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Cessione del quinto
Con il termine cessione del quinto si indica un particolare tipo di prestito piuttosto diffuso nel nostro paese, che prevede rate non superiori a 1/5 dell'ammontare dello stipendio. Facciamo un esempio: una persona che guadagna 1500 euro al mese richiede un prestito con questa formula. La rata sarà equivalente a 1/5 (cioè il 20%) del suo stipendio, vale a dire 300 euro al mese.
Ad introdurre questa tipologia di prestito è stato il D.P.R. n. 180 del 5 gennaio 1950, ed è quindi un istituto dalla lunga storia in Italia, e per questo è ancora molto comune. Vediamo ora quali sono le caratteristiche della cessione del quinto:
- Come dicevamo, la rata non può superare il quinto dello stipendio.
- La durata massima è di 120 mesi, cioè 10 anni.
- Possono usufruirne tutti i lavoratori dipendenti (sia del settore pubblico che privato) e, dal 2005, anche i pensionati.
- Per i lavoratori, il prestito va restituito prima del termine del rapporto di lavoro (ad esempio per pensionamento).
- I dipendenti pubblici hanno però la possibilità di trasferire il debito sulla pensione.
- Anche i pensionati possono accedere a questo prestito, anche se di norma l'estinzione deve avvenire entro l'85° anno d'età.
- Al momento dell'accensione del prestito, bisogna stipulare anche un'assicurazione sulla vita e sull'impiego.
- Il rimborso della rata avviene trattenendola direttamente dalla busta paga. In questo modo gli istituti di credito si garantiscono contro il rischio di insolvenza volontaria del debitore. In pratica, è il datore di lavoro a pagare la rata, trattenendone l'importo dallo stipendio del dipendente.
- In caso in cui il dipendente perda il lavoro, l'assicurazione entra in campo e ha diritto di rivalersi sul dipendente, ma solo nei limiti del TFR.
In genere, la cessione del quinto è un tipo di prestito piuttosto oneroso, in confronto ad esempio al prestito personale. È anche però relativamente più semplice da ottenere. Come sempre, prima di accendere un prestito di questo o di qualunque altro tipo, bisogna controllare bene il TAEG e assicurarsi che sia conveniente.
Ultimo aggiornamento settembre 2019
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