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Superbonus definitivo: i lavori in casa a costo zero

Pubblicato il 22/05/2020

Aggiornato il 05/06/2020

Superbonus definitivo: i lavori in casa a costo zero

Tra gli incentivi che hanno subito un potenziamento negli ultimi mesi, il Superbonus rappresenta certamente una delle occasioni più interessanti da valutare per chi avesse intenzione di effettuare lavori in casa.

Un credito di imposta del 110% sugli interventi di efficientamento energetico e sulla messa in sicurezza antisismica: in pratica, coloro che effettueranno le spese, non solo saranno completamente rimborsati, ma riceveranno anche un credito di imposta del 10%.

Il Decreto Rilancio, messo a punto in questi giorni dopo una lunga gestazione, fa finalmente chiarezza su tutti i criteri da rispettare per accedere al Superbonus e disciplina il nuovo sconto in fattura, che avrà un meccanismo diverso rispetto a quello contenuto dal decreto Crescita (D.L. n. 34/2019).

Altra novità riguarda la cessione del credito, di cui adesso ci si potrà avvalere per un numero illimitato di volte.

Come beneficiare del Superbonus

A partire dal prossimo 1 luglio e fino al 31 dicembre 2021, EcobonusSismabonus saranno potenziati entrambi al 110% e riguarderanno principalmente i seguenti lavori:

  • isolamento termico dell’involucro dell’edificio, unifamiliare o condominiale, con un’incidenza superiore al 25% della superficie dell’immobile;
  • sostituzione della vecchia caldaia con una a condensazione o con pompa di calore, inclusi gli impianti ibridi e geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici;
  • sostituzione nelle parti comuni degli edifici degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati di riscaldamento e raffrescamento di classe energetica almeno pari ad A, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici o di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.

La detrazione fiscale riguarderà anche lavori minori, come la sostituzione di finestre e infissi, il restauro delle facciate o l’installazione di pannelli solari, ma sempre se realizzati contestualmente agli interventi strutturali trainanti.

Le condizioni da rispettare per ricevere lo sconto

Dopo la prima stesura della normativa che prevedeva criteri rigidi di ammissione, la versione definitiva allarga la platea dei beneficiari allentando le condizioni.

Per beneficiare del Superbonus occorrerà allora che si rispettino i seguenti requisiti tecnici:

  • passaggio dell’immobile ad almeno una classe energetica superiore (non più due classi come previsto in un primo tempo);
  • asseverazione del salto energetico da parte di un professionista o di un tecnico, pena l’applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie;
  • utilizzo per il cappotto termico, attestato da un professionista, di materiali isolanti che rispettino i Criteri ambientali minimi definiti dal ministero dell’Ambiente;
  • nel caso del Sismabonus, l’edificio deve trovarsi in zona 1, 2 oppure 3 (quest’ultima precedentemente non inserita)

Decade inoltre l’obbligo di stipulare insieme ai lavori antisismici una polizza anticalamità.

Di fatto, la conquista di una classe energetica superiore da dimostrare mediante l’Ape, Attestato di Prestazione Energetica, non sembra essere così difficile, considerato che gran parte dei nostri edifici sono di classe energetica G, F ed E. Un intervento di quelli previsti per accedere al Superbonus consente senza problemi il passaggio ad almeno una classe superiore.

I massimali di spesa

L’agevolazione fiscale riguarderà lavori la cui spesa ammonta:

  • fino a 60 mila euro per unità immobiliare per interventi di isolamento termico;
  • fino a 30 mila euro per unità immobiliare per interventi sulle parti comuni degli edifici e sulla climatizzazione;
  • fino a 10 mila euro per unità immobiliare per interventi sulle caldaie a gasolio (classe minima A);
  • fino a 48 mila euro, o 2.400 euro per Kwh di potenza nominale, per gli impianti fotovoltaici

Come funziona adesso lo sconto in fattura: la cessione del bonus

Dopo che la legge di Bilancio 2020 aveva limitato l’opzione dello sconto immediato in fattura agli interventi di ristrutturazione importante di primo livello, eseguiti sulle parti comuni degli edifici condominiali e di importo pari o superiore a 200mila euro, il nuovo Decreto stabilisce nuove regole.

I contribuenti che sostengono la spesa dei lavori possono scegliere di abbattere l’imponibile delle tasse del 110% della spesa sostenuta in 5 anni, oppure, ed è questa la novità introdotta, cedere la detrazione fiscale ricevendo uno sconto in fattura pari al 100% del costo dei lavori da parte dell’impresa che li ha effettuati. In questo caso, non si dovrà sostenere alcuna spesa per gli interventi.

Il bonus potrà essere a sua volta ceduto ad altri soggetti, anche a banche e intermediari finanziari.

Per chi scegliesse l’opzione del credito d’imposta e avesse intenzione di finanziare una spesa importante di efficientamento energetico o antisismico, con MutuiOnline.it è possibile ottenere un preventivo per il miglior mutuo ristrutturazione, basteranno pochi minuti. Il servizio è completamente gratuito e consente di accedere alle migliori occasioni del mese.

A cura di: Paola Campanelli

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