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Superbonus 110 per preservare il valore degli immobili

Gli immobili da ristrutturare costano meno e, grazie agli incentivi dello Stato, sono al centro di un rinnovato interesse da parte degli acquirenti. In questo senso s’inquadra l’intesa stretta tra Confedilizia e ADSI per salvaguardare gli immobili e i borghi storici del Paese.

08/01/2021
Superbonus 110 per preservare il valore degli immobili

Il superbonus ristrutturazione 110%, messo in campo dal Governo per ridare slancio a uno dei settori più penalizzati dalla pandemia, ricopre anche un importante ruolo nel preservare il valore culturale ed economico di immobili e di borghi storici.

L’iniziativa, che si affianca ad altri tipi di incentivi a favore del settore immobiliare, è stata infatti la miccia per accendere sia la domanda dei privati per le abitazioni bisognose di una ristrutturazione, segmento alquanto trascurato nel recente passato, sia l’attenzione di associazioni che gravitano nel mercato immobiliare, seppur con interessi e competenze differenti.

Intesa tra Confedilizia e ADSI

È questo il caso di Confedilizia (Confederazione italiana della proprietà edilizia) e ADSI (Associazione Dimore Storiche Italiane), che hanno sottoscritto un importante accordo di collaborazione con l’obiettivo è di valorizzare il patrimonio immobiliare del Paese.

Il 2021 e gli anni successivi, riporta una nota ufficiale, saranno infatti molto importanti per il settore immobiliare: il superbonus e gli altri incentivi fiscali per gli interventi sugli immobili saranno essenziali per accrescere (o, in alcuni casi, conservare) il valore culturale ed economico del patrimonio dell’intero settore immobiliare italiano.

Superbonus 110% prorogato al 2022

A fare gola è soprattutto il superbonus 110%: una misura che potrebbe diventare anche strutturale, al fine di dare più linfa a un settore il cui indotto abbraccia molte altre componenti del motore economico (dall’ingegneria all’industria dei mobili, dalla finanza alle costruzioni, per citarne alcune).

Per ora nella Legge di Bilancio 2021 è prevista una proroga, fino al 2022, ma l’Esecutivo sta studiando il modo di prorogarlo almeno fino al 2023, attingendo ai fondi europei del Recovery Fund. La detrazione al 110% riguarda, in particolare, gli interventi di efficientamento energetico e antisismico.

È l’occasione per attrarre capitali

L’azione d’insieme di Confedilizia e ADSI, secondo un comunicato congiunto, ha lo scopo di ridare ‘vita’ a immobili e borghi che si stanno a poco a poco desertificando con un’idea di fondo: attrarre capitali privati e capitali umani.

Per farlo, puntano da un lato a dotare le abitazioni in oggetto di collegamenti più efficienti, cablatura generalizzata, eliminazione dell’Imu, incentivi per il turismo e, appunto, alla riqualificazione degli immobili da un punto di vista sia energetico sia sismico.

E, dall’altro lato, intendono promuovere la stipula di convenzioni per il rilascio delle attestazioni di rispondenza relative ai contratti di locazione, per lo svolgimento degli adempimenti relativi al superbonus 110% e alle altre detrazioni fiscali sugli immobili, nonché per ogni assistenza connessa alla proprietà immobiliare.

Tax credit per spese di manutenzione degli immobili storici

Quello delle ristrutturazioni è un mercato ritenuto secondario per la migliore qualità (e risparmio) offerta dalle nuove costruzioni, ma che potrebbe presto ritrovare brillantezza proprio grazie ai molti incentivi messi in campo dal Governo.

Chi si affaccia in questo segmento potrebbe beneficiare infatti dei risultati dello sforzo congiunto Confedilizia-ADSI che, oltre a un allargamento del tax credit sulle spese di manutenzione e restauro degli immobili storici, promuovono iniziative che riconoscano l’importanza degli edifici d’interesse storico-culturale e per continuare un dialogo con le istituzioni allo scopo di tutelare investimenti che i privati compiono per preservare tali immobili.

A cura di: Fernando Mancini

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