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Si avvicina la scadenza dell’IMU: a chi tocca pagare e quanto

Il 16 dicembre è il termine ultimo per pagare l'IMU. L'imposta è dovuta da proprietari di immobili, fabbricati, aree fabbricabili e terreni, a eccezione dell’abitazione principale, che è esente in gran parte dei casi. La scadenza di metà dicembre riguarda tutti coloro che già a giugno hanno versato la prima rata.

08/11/2024
scritta imu si proietta nell'immagine di una casa
Scadenze IMU a dicembre 2024, tutte le informazioni

La data da cerchiare in rosso sul calendario è il 16 dicembre. Entro quel giorno, infatti, occorrerà versare l’IMU, l’imposta municipale propria dovuta da chi possiede un immobile, introdotta dal governo Monti nel 2011, nel pieno della tempesta finanziaria che aveva travolto il debito pubblico italiano. Rispetto all’ICI, dalla quale ha raccolto il testimone, amplia le aliquote e i moltiplicatori per il calcolo della base imponibile, concedendo maggiore autonomia ai Comuni per determinare le specifiche aliquote in base alle loro esigenze finanziarie.

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Cosa si paga a dicembre dell'IMU

L’imposta è dovuta da proprietari di immobili, fabbricati, aree fabbricabili e terreni, ad eccezione dell’abitazione principale, che è esente in gran parte dei casi. La scadenza di metà dicembre riguarda tutti coloro che già a giugno hanno versato la prima rata e devono ora completare il saldo. Chi non è riuscito a pagare entro il termine di giugno, può regolarizzare la propria posizione a dicembre, ma a patto di versare anche le sanzioni per il ritardo.

L’importo da corrispondere dipende in primo luogo dalla base imponibile, che si ottiene moltiplicando la rendita catastale dell’immobile (reperibile nella visura catastale) per il 5% e poi per un moltiplicatore che varia a seconda della categoria catastale (più alta per le abitazioni di lusso rispetto alle altre). Una volta ottenuto il risultato, va rapportato all’aliquota decisa dal comune in cui è ubicato l’immobile, che la facoltà di decidere in un range compreso tra 0,76% e 1,06%. Per l’abitazione principale, se soggetta a IMU, esiste un’aliquota ridotta e una detrazione base di 200 euro, con possibili ulteriori detrazioni per figli a carico sotto i 26 anni, se conviventi.

Abbiamo fatto questa precisazione in quanto in linea di massima l’IMU è obbligatoria per i proprietari di seconde case, terreni agricoli non coltivati, fabbricati commerciali e aree edificabili. Sono inclusi nell’obbligo di pagamento anche gli immobili concessi in uso gratuito ai parenti, a meno che non si rispetti il requisito di residenza stabilito dai singoli Comuni. Le abitazioni principali vi rientrano solo se appartengono alle categorie catastali A1, A8 o A9 (immobili di lusso) sono soggette all’IMU, mentre tutte le altri sono esenti.

Le modalità di pagamento dell'IMU

Gli interessati possono scegliere tra diverse opzioni di pagamento. Quella più comune è il Modello F24, utilizzabile tramite modulo online, nonché allo sportello bancario o postale. Vi è poi il bollettino postale specifico, compilando tutti i dati relativi al codice catastale del Comune e alla tipologia di immobile. Un’altra opzione consentita da molti comuni è PagoPA, piattaforma digitale alla quale si può avere accesso attraverso i medesimi canali già visti.

Come pagare l'IMU se si vive all'estero

Cosa fare se si vive all’estero? I cittadini italiani iscritti all’AIRE (Anagrafe Italiani residenti all'estero) e residenti all’estero sono tenuti a pagare l’IMU sugli immobili posseduti in Italia, con alcune eccezioni e riduzioni specifiche. In particolare, coloro che percepiscono una pensione maturata in convenzione internazionale con l’Italia possono ottenere una riduzione del 50% dell’IMU su un unico immobile, a condizione che quest’ultimo non sia affittato o dato in comodato d’uso. Quanto ai non pensionati, non sono previste agevolazioni specifiche e l’imposta è dovuta interamente sugli immobili posseduti in Italia.

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A cura di: Luigi Dell'Olio

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