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Quasi la metà degli italiani ha un credito attivo
Mercato immobiliare e mutui: tra i protagonisti ci sono senza alcun dubbio gli under 36, aiutati dalle agevolazioni statali, oltre che dalle condizioni contrattuali più vantaggiose. I tassi di interesse ai minimi storici rappresentano una spinta importante per la stipula di un mutuo.
In Italia il 42,7% della popolazione maggiorenne ha un mutuo o un prestito attivo. Lo rivela il sistema di informazioni creditizie gestito da Crif, che sottolinea anche un calo della rata media rispetto al passato. Nel primo semestre del 2021 l’importo è di 320 euro, in discesa del 3,9% rispetto allo scorso anno.
Un dato possibile grazie ai tassi di interesse ai minimi storici. Quello che stiamo vivendo è infatti il periodo più favorevole per sottoscrivere un mutuo casa. Un altro elemento importante e tipico di questa fase è la scelta di un piano di rimborso più lungo rispetto al passato.
Durante la prima parte dell’anno, complici i tassi favorevoli e l’allentamento delle misure restrittive imposte dal Governo per far fronte alla pandemia da coronavirus, abbiamo assistito a una crescita delle erogazioni dei mutui. I più vivaci in questo comparto sono stati sicuramente gli under 36, spinti dalle agevolazioni statali oltre che dalle condizioni contrattuali più vantaggiose. Determinante in tal senso anche il costo più basso delle abitazioni.
Mutui casa: giovani sempre più attivi
Sempre più giovani ormai sognano l’indipendenza abitativa e grazie al Decreto Sostegni bis questo traguardo sembra essere più concreto per tanti di loro. Il pacchetto, indirizzato a chi ancora deve spegnere le 36 candeline e ha un Isee inferiore ai 40mila euro, prevede l’estensione del Fondo di Garanzia Mutui Prima Casa all’80% della quota capitale dei mutui. Le domande per ottenere questa agevolazione possono essere presentate fino al 30 giugno 2022.
Ma non è la sola e unica agevolazione per un giovane che non ha ancora compiuto 36 anni e desidera una casa tutta per sé. I mutuatari vengono, infatti, esentati dal pagamento dell’imposta di registro e delle imposte ipotecarie e catastali. Uno dei requisiti per accedere al Fondo è quello di essere italiani o stranieri con permesso di soggiorno in Italia. L’immobile va sempre adibito a prima casa e il mutuo non può presentare un importo superiore ai 250mila euro. Non vanno scelti, inoltre, immobili di lusso: l’agevolazione non copre le categorie A1, A8 e A9.
I mutui prima casa giovani sono sicuramente un comparto importante per il rilancio del settore immobiliare grazie alla vivacità dei richiedenti cui si assiste negli ultimi tempi. Su MutuiOnline.it occorrono soltanto pochi istanti per confrontare i migliori mutui per giovani under 36 e scegliere la soluzione che più si addice alle rispettive esigenze. Tra i principali partner c’è Intesa Sanpaolo che propone Mutuo Giovani Fondo di Garanzia Acquisto Prima Casa con tassi in promozione e spese di istruttoria, di incasso rata e gestione pratica gratuite.
I dati delle regioni in Italia
Secondo quanto emerge dall’analisi di Crif è la Toscana a trovarsi in prima posizione in Italia per la quota più alta di crediti attivi. La percentuale è del 48%. A seguire ci sono Lazio (46,5%), Valle d’Aosta (46,1%), Piemonte (45,9%), Friuli-Venezia Giulia (45,8%).
Sulla lunghezza d’onda opposta c’è, invece, il Trentino Alto Adige dove solo il 24,5% della popolazione ha un rapporto di credito attivo. In Basilicata il dato è del 33,7%, mentre in Campania è pari al 36,2%.
L’analisi di Crif, relativa al primo semestre del 2021, vede il Trentino Alto Adige rimborsare la rata media più alta con 392 euro. A seguire ci sono la Lombardia con 364 euro e il Veneto con 359 euro. Si piazzano poco più giù in classifica l’Emilia-Romagna e la Toscana, rispettivamente con 347 e 336 Euro.
Al Sud e nelle isole vengono, invece, pagate rate meno ‘salate’: in Calabria l’importo medio di una rata è di 267 euro. A seguire ci sono la Sardegna (271 euro) e il Molise (278 euro).