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Perché e come scegliere un mutuo green
Seppur a ritmo lento, i mutui green si fanno strada anche nel mercato italiano. Non è solo una questione di sensibilità, ma anche (se non soprattutto) di tassi, che sono mediamente più bassi rispetto alla media del mercato. Cerchiamo di capire il perché.

Non solo tassi ridotti al momento della sottoscrizione, ma anche un risparmio in bolletta che cresce nel tempo. I mutui green sono un’opportunità da considerare con grande attenzione alla luce del mix attuale tra condizioni di prezzo, normative e disponibilità degli istituti di credito in questa direzione. A maggior ragione in una fase di miglioramento delle condizioni d’accesso, come emerge dall’ultimo Osservatorio mensile di MutuiOnline.it.
Prosegue la discesa dei tassi, in attesa della Bce
La Banca centrale europea ha raffreddato gli entusiasmi di chi si attendeva a breve un primo taglio dei tassi di interesse e questo ha un po’ pesato sui prezzi del mutuo a tasso variabile, anche se la tendenza di medio periodo al ribasso è confermata.
Guardando alle richieste di finanziamento a 20 e 30 anni, a marzo il costo medio del fisso è al 3,22% contro il 5,13% del variabile e questo spiega perché la prima opzione sia arrivata a cubare il 98,1% di tutte le richieste.
Il differenziale così ampio spiega anche la forte crescita delle surroghe, che nel primo trimestre del 2024 sono arrivate a valere il 34,3% di tutte le richieste, quasi dodici punti percentuali in più rispetto al quarto trimestre dello scorso anno.
In sostanza, chi aveva sottoscritto finanziamenti a tasso variabile, in molti casi ha trovato condizioni migliori con il tasso fisso.
L’acquisto prima casa resta la finalità preponderante, ma il 56,6% del totale indica quasi undici punti percentuali in meno da un trimestre all’altro. Mentre perde un solo punto percentuale – attestandosi al 6,1% del mix - l’acquisto seconda casa.
Durata costante e importo medio in crescita
La durata media richiesta si attesta sui 24,1 anni, un livello rimasto sostanzialmente stabile nel corso degli ultimi due anni. Mentre cresce sensibilmente (+8,6% rispetto all’ultimo quarter 2023) l’importo medio richiesto, arrivando a 142.585 euro, che è anche il più alto dall’inizio delle rilevazioni (2020-2024).
Considerato che nell’ultimo periodo non vi è stato un balzo in avanti delle quotazioni immobiliari, questo dato può essere letto con la ricerca di immobili un po’ più grandi rispetto al passato. A questo proposito sarà utile monitorare le prossime rilevazioni per verificare se il trend proseguirà o meno.
L’Osservatorio di MutuiOnline.it segnala che quasi un italiano su due (per la precisione il 45,9%) richiede il mutuo appena individuato l’immobile da acquistare, un livello che non si vedeva da quasi quattro anni. Meno di uno su dieci lo fa mentre è ancora alla ricerca della casa, uno su quattro dopo la proposta d’acquisto e poco più di uno su sei dopo la firma del compromesso.
Il traino dei mutui green
Intanto sul mercato cresce l’attenzione verso i mutui green, con una nuova accelerata dopo che il Parlamento UE ha approvato la direttiva per ridurre drasticamente le emissioni inquinanti da parte degli edifici privati.
Con un mutuo di questo tipo, segnala MutuiOnline.it, è possibile risparmiare fino al 25% sugli interessi.
In particolare, con un finanziamento ventennale a tasso fisso da 150 mila euro, richiesto da un 37enne a Milano, la differenza di Tan è di 60 punti base (1,99% vs 2,59%) a favore del green, che si ripercuote sulla rata, di 43 euro al mese inferiore rispetto al prodotto non green (758 contro 801 euro). Anche se il vero risparmio arriva dalle bollette, dato che si accumula negli anni.
Tuttavia, da un recente sondaggio di YouGov commissionato da MutuiOnline.it emerge che solo il 28% degli italiani sa cos’è un finanziamento green (con il 5% che l’ha sottoscritto), il 37% ne ha solo sentito parlare, mentre il 29% non lo conosce affatto.
“Ci aspettiamo che il settore bancario, e i comparatori, siano protagonisti nel processo di ringiovanimento del nostro patrimonio immobiliare per rispettare le scadenze dell’UE”, commenta Matteo Favaro, portavoce di MutuiOnline.it. “Ad oggi la domanda è ancora bassa: nel 2023 solo il 5% dei mutui acquisto richiesti su MutuiOnline.it sono stati verdi e le erogazioni non hanno raggiunto il 10%; anche per gli immobili di nuova costruzione la finalità green nel 2023 non è arrivata al 50% delle richieste. Per arrivare a zero emissioni entro il 2050 sarà necessario creare consapevolezza nei consumatori di questo prodotto, soprattutto incentivando le ristrutturazioni o l’acquisto con ristrutturazione con sconti adeguati nei finanziamenti”.
Le offerte di mutuo green a tasso fisso oggi:
Banca | Tasso | Rata | Taeg |
---|---|---|---|
Crédit Agricole Italia | 2,65% | € 729,93 | 2,84% |
Intesa Sanpaolo | 2,75% | € 738,10 | 2,86% |
Banco di Desio e della Brianza | 2,75% | € 738,10 | 2,88% |
Banca Sella | 2,80% | € 742,20 | 2,93% |
BPER Banca | 2,75% | € 738,10 | 2,93% |
BNL - Gruppo BNP Paribas | 2,70% | € 734,01 | 3,01% |
Webank | 3,05% | € 762,91 | 3,14% |
Banco BPM | 2,95% | € 754,58 | 3,15% |
Credem | 2,99% | € 757,91 | 3,20% |