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Ogni giorno vanno all’asta oltre 300 immobili

Acquistare un immobile all'asta significa spuntare un prezzo che può essere anche del 30-40% inferiore rispetto a quello del mercato. Anche se in pochi prendono parte a questo mercato, che presenta qualche complessità, ma solo in apparenza. Ecco le caratteristiche.

30/01/2023
battitore asta casa
Come funzionano le aste immobiliari

Ogni giorno in Italia vanno all’asta oltre 300 immobili, di cui la metà relativi al comparto residenziale. Un’opportunità da prendere in considerazione per chi è alla ricerca di una casa o di un investimento, anche se è importante stare attenti ad alcuni parametri per evitare rischi eccessivi.

Come funzionano le aste

Le aste impresse nell’immaginario collettivo sono quelle con incanto, caratterizzate dalla presenza di tutti gli interessati, che si sfidano a colpi di rilanci. In realtà questa modalità, se si esclude il settore dell’arte, è diventata del tutto marginale. In campo immobiliare si procede con aste senza incanto, confrontando le buste presentate dagli interessati all’acquisto. L’offerta va consegnata in busta chiusa alla cancelleria delle esecuzioni immobiliari del Tribunale o presso la Cancelleria fallimentare in caso di fallimenti, indicando, oltre all’importo dell’offerta, anche i dati anagrafici e di contatto dell’offerente. Il tutto accompagnato da un assegno a titolo di cauzione non inferiore al 10% dell’offerta, che il proponente si vedrà restituire qualora non risultasse vincitore.

Nella data indicata nell’ordinanza di vendita emessa dal giudice delle esecuzioni si svolge l’udienza in presenza di tutti i partecipanti e si procede a vagliare le diverse offerte, che non sono revocabili. In realtà negli ultimi anni hanno sempre più preso piede le aste telematiche, che ormai costituiscono la norma, a meno che le stesse non emergano pregiudizievoli per la procedura e per i creditori. La partecipazione può avvenire attraverso il Portale delle vendite pubbliche del ministero della Giustizia, a fronte della registrazione.

A prescindere dalle modalità di aggiudicazione, è bene arrivare alla formulazione dell’offerta dopo aver visionato la perizia giudiziale, che contiene le informazioni utili a descrivere le caratteristiche e lo stato di fatto dell’immobile, la visura e la planimetria catastale. È sempre consigliabile anche fare un sopralluogo per rendersi conto di persona dello stato dei luoghi. Questo è importante perché se da una parte l’acquisto all’asta consente di risparmiare anche il 30 o 40% rispetto al valore reale dell’immobile, dall'altro le condizioni dell’immobile potrebbero richiedere costi aggiuntivi.

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I numeri

Quanto ai numeri, secondo il “Report Aste 2022” curato dal Centro studi AstaSy Analytics di NPLs RE_Solutions, lo scorso anno gli immobili messi all’asta sono stati 113.056, vale a dire 309 al giorno, ben 13 ogni ora.

Dati inferiori del 10,33% rispetto all’anno precedente. La statistica su base regionale vede al primo posto la Lombardia, con il 15,22% delle aste nazionali, seguita dalla Sicilia (11,15%), dal Lazio (8,82%), dalla Campania (7%) e dalla Toscana (6,96%). Quanto alle province, spicca Roma davanti a Milano, rispettivamente con il 5,35% e il 3,53%. Quindi è la volta di Napoli (3,18%), davanti a Catania (2,77%), Perugia (2,64%), Brescia (2,36%), Bergamo (2,12%) e Cosenza (2,07%), con Macerata (1,93%) e Palermo (1,92%) a chiudere la top ten.

Mentre in merito alla tipologia di immobili, quelli residenziali (categoria che comprende appartamenti, monolocali, mansarde, attici, ville e villette) costituiscono il 57,45% del totale, con i locali commerciali (come negozi e uffici) secondi al 12,28% e box e posti auto al terzo con il 10,62%.

Il valore medio

In media il prezzo della base d’asta nel 2022 è stato di 66.795 euro, il che significa che gli immobili stati aggiudicati a valori notevolmente inferiori ai reali valori di mercato, lontano da zone di appetibilità immobiliare importante.

A cura di: Luigi dell'Olio

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