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Mutui giovani al rilancio
Un aggiustamento alla normativa per consentire nuovamente agli under 36 di accedere alle facilitazioni del mutuo giovani. È una delle ultime novità approvate alla Camera con l'obiettivo di sanare la situazione che si era venuta a creare con il rialzo dei tassi.
Si punta al rilancio dei mutui giovani, considerato che le misure varate dal governo Draghi avevano registrato un grande riscontro, salvo poi perdere di efficacia dinanzi al rialzo dei tassi provocato dalla stretta monetaria decisa dalla Bce.
Di cosa si tratta
Con il Decreto Sostegni Bis, il vecchio esecutivo ha elevato dal 50 all’80% la garanzia pubblica per gli under 36 con Isee sotto 40mila euro e questo ha spinto gli istituti di credito a mostrarsi più aperti verso le richieste dei giovani, che in passato spesso si vedevano respingere la richiesta di finanziamento per la mancanza di spalle abbastanza solide da far dormire sonni tranquilli agli istituti. In sostanza, si è visto un fiorire di finanziamenti fino al 100% del valore dell’immobile.
La garanzia pubblica viene concessa a patto che il tasso applicato dalla banca sia calmierato e – come ulteriori facilitazioni – vengono abolite delle imposte relative ad acquisto immobile e stipula del mutuo, lasciando come unico onere le spese di agenzia e di notaio.
Il problema è che la rapida risalita dei tassi di mercato ha reso per molti impraticabile questa strada, annacquando così l’efficacia della norma. Infatti, il tasso applicabile dalle banche non può esser superiore a quello effettivo globale medio (Tegm) che è pubblicato trimestralmente dal Tesoro e con una latenza di circa un semestre rispetto all’evoluzione del mercato. Ma la rapidissima risalita dei tassi ha portato le banche a fare offerte a tasso fisso superiori al Tegm per non andare a lavorare in perdita.
Cosa cambia
Con un emendamento al decreto Aiuti ter cambia il parametro di riferimento entro il quale le banche devono contenere i tassi offerti a chi chiede un finanziamento. Ma occorre affrettarsi, dato che la misura varrà solo dal 1° al 31 dicembre e – come sempre – attivarsi tempestivamente consente di evitare code e di completare per tempo la procedura. Anche perché, tra la richiesta e la concessione, solitamente trascorrono diverse settimane.
Il consiglio, dunque, è di iniziare a informarsi, a confrontare le diverse offerte di mutuo presenti sul mercato e quindi attivarsi con l’istituto prescelto.
Condizioni favorevoli
Di certo c’è che la stretta monetaria decisa dalla Bce (il tasso ufficiale è stato portato da zero al 2% nell’arco di quattro mesi e la presidente Christine Lagarde ha annunciato di voler proseguire su questa strada) non sta soffocando il mercato dei mutui.
Merito sia dell’offerta, con le banche che continuano a credere in questo business a fronte di tassi di insolvenza particolarmente contenuti, sia della domanda, con l’elevata inflazione e il rallentamento della crescita economica che spingono tanti italiani a rifugiarsi nel mattone.
Quanto al futuro, MutuiOnline.it non si attende un impatto significativo dall’ultimo rialzo dei tassi.
“L'effetto dei due aumenti precedenti è stato infatti sostanzialmente neutro”, racconta il direttore generale Alessio Santarelli. “Nel terzo trimestre i finanziamenti erogati per acquisto, secondo i dati di Assofin, sono leggermente calati del 4% rispetto all'anno precedente, ma rimangono in aumento del 26% rispetto al 2019, prima della pandemia L'aumento dei tassi non ha grande impatto sul merito di credito e sulla bancabilità dei potenziali acquirenti e li spinge ad accelerare il processo di acquisto per accaparrarsi buone offerte per il timore che salgano ancora i tassi”.
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