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Mutui e tassi: Bce e Fed si marcano stretto sui prossimi tagli
Fed cauta sui prossimi tagli dei tassi. Anche la Bce rimane prudente in vista della riunione di dicembre. Il governatore di Bankitalia Panetta afferma che, con l’inflazione vicina al 2%, la politica restrittiva di Francoforte non è più necessaria. Intanto i tassi continuano a calare, sia il fisso che il variabile.

La presidente della Bce, Christine Lagarde, pesa con il bilancino le parole di Jerome Powell. Intervenendo a Dallas (Texas), il numero uno dell’americana Fed ha detto che non è necessario che la Federal Reserve si affretti a tagliare i tassi nelle prossime riunioni.
Siccome Fed e Bce procedono in parallelo nelle decisioni di politica monetaria, l’eco dell’affermazione di Powell è arrivato fino a Francoforte. Nella città sul Meno, la Banca centrale europea sta valutando l’ipotesi di un nuovo taglio dei tassi di interesse nella riunione del prossimo 12 dicembre. E, soprattutto, si interroga sull’entità dell’eventuale riduzione: un quarto di punto, come a giugno e settembre, o mezzo punto come a ottobre?
La Fed sta alla finestra aspettando l’insediamento di Trump
La cautela di Powell su una nuova sforbiciata al costo del denaro è dettata dalla crescita economica in corso negli Stati Uniti, dal consolidamento del mercato del lavoro e da un’inflazione che rimane al di sopra dell’obiettivo del 2%. Il presidente della Fed ha rimarcato che l’inflazione è ancora “su un percorso sostenibile verso il 2%” che consentirà alla banca centrale statunitense di spostare la politica monetaria “nel tempo verso un’impostazione più neutrale” che rallenti l’economia.
Ma quale possa essere questo tasso neutro nell’attuale contesto e quanto velocemente la Fed possa cercare di raggiungerlo, Powell non lo ha fatto sapere. Uno scenario in sospeso, considerato che i banchieri centrali monitorano sia l’attuale forza dell’economia a stelle e strisce, sia l’impatto che le politiche della prossima amministrazione Trump, dall’aumento dei dazi alla riduzione del lavoro degli immigrati, possano avere sulla crescita economica e sull’inflazione.
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Bankitalia alla Bce: “La politica restrittiva non è più necessaria”
L’inflazione rimane un osservato speciale anche al di qua dell’Atlantico. Tuttavia, nell’intervento all’Università Bocconi di Milano, il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha sostenuto che l’inflazione nell’Eurozona è vicina all’obiettivo Bce del 2%, ragion per cui l’Istituto di Francoforte dovrebbe cambiare rotta e indicare un percorso di riduzione dei tassi sicché famiglie e imprese abbiano maggiori certezze. Per Panetta, non ci sono segnali di ripresa nell’attività economica ed è quindi necessario che l’orientamento della politica monetaria si sposti in territorio neutrale.
Secondo Panetta, la Bce dovrebbe essere pronta, se necessario, a una politica addirittura espansiva: “Dopo tre tagli dei tassi, con un’inflazione intorno all’obiettivo e un’attività economica stagnante, l’orientamento restrittivo non è più necessario. Inoltre, l’enfasi sulle decisioni ‘riunione-per-riunione, in funzione dei dati’ non si adatta bene alla rinnovata attenzione per un approccio lungimirante”.
Con “una nuova fase di minore volatilità e inflazione più bassa”, il governatore di Bankitalia si è augurato “un rapido ritorno a tassi neutrali”, una politica monetaria essenziale per stimolare la domanda interna e favorire la crescita economica finora trainata dall’export.
Mutui e migliori tassi: il variabile al 3,68%, il fisso al 2,55%
Qualunque siano le mosse dell’Eurotower da dicembre in avanti, avranno una ricaduta sui mutui casa e sulla surroga del mutuo. A maggior ragione in un periodo di tassi di interesse in discesa.
L’Osservatorio di MutuiOnline.it conferma il calo: a ottobre 2024, per un mutuo a 20 e a 30 anni, il miglior tasso variabile è stato del 3,68%, quasi un punto percentuale (lo 0,96%) più basso rispetto al 4,64% registrato a novembre 2023. Sulla stessa lunghezza d’onda si è mosso il miglior tasso fisso sceso al 2,55% rispetto al picco del 3,05% di un anno fa.
I migliori mutui a tasso fisso oggi:
Banca | Tasso | Rata | Taeg |
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BBVA | 3,05% | € 424,31 | 3,24% |
BNL - Gruppo BNP Paribas | 2,90% | € 416,23 | 3,35% |
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Intesa Sanpaolo | 3,21% | € 433,01 | 3,40% |
Webank | 3,32% | € 439,06 | 3,43% |
Crédit Agricole Italia | 3,12% | € 428,10 | 3,46% |
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Banca Monte dei Paschi di Siena | 3,27% | € 436,30 | 3,58% |
Banco di Desio e della Brianza | 3,41% | € 444,04 | 3,63% |
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