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Mutui e aste immobiliari: giro d’affari da 19,6 miliardi di euro nel 2024
Il miglior tasso fisso è sceso al 2,39%, il miglior variabile al 3,49%: gli interessi continuano a diminuire. I mutui sono più convenienti. Un vantaggio che, abbinato agli sconti previsti dalle aste immobiliari, permette di acquistare una casa a prezzi più bassi rispetto ai listini del mercato standard.

I mutui più vantaggiosi, per i tassi di interesse meno cari, possono essere una leva per ridare slancio al settore delle aste immobiliari, dove si possono acquistare case a prezzo più basso rispetto ai listini del mercato standard.
I tassi sui mutui casa sono scesi nel corso di tutto il 2024. Comprare un’abitazione o procedere con una surroga è più vantaggioso. Sia il TAN fisso che il TAN variabile sono diminuiti progressivamente negli ultimi dodici mesi.
L’Osservatorio di MutuiOnline.it, a dicembre, ha rilevato che il miglior tasso fisso è arrivato al 2,39% dal 2,70% registrato a gennaio dell’anno scorso, mentre il miglior tasso variabile si è attestato al 3,49% a dicembre dopo essere volato al 4,53% nel gennaio passato.
Una parabola discendente parallela e seguita anche dal TAN fisso medio, passato in un anno dal 3,17% al 2,75%, e dal TAN variabile medio, calato dal 4,94% al 3,93%.
Confronta le offerte di mutuo a tasso fisso:
MUTUO BBVA | |
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TAN: | 3,05% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 150,00 Perizia: € 200,00 |
TAEG: | 3,24% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 424,31 (mensile) |
MUTUO SPENSIERATO PLUS EDITION | |
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TAN: | 2,90% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 1.000,00 Perizia: € 350,00 |
TAEG: | 3,35% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 416,23 (mensile) |
MUTUO TASSO FISSO | |
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TAN: | 3,00% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 1.200,00 Perizia: € 300,00 |
TAEG: | 3,38% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 421,60 (mensile) |
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Aste immobiliari: valore complessivo di 19,6 miliardi
I mutui più convenienti sono una ventata di aria fresca per il comparto delle aste immobiliari che ha vissuto un 2024 in chiaroscuro. Lo conferma l’Osservatorio Brick, realizzato dalla società Berry, che monitora l’andamento del mercato immobiliare e delle aste in Italia utilizzando per la ricerca algoritmi di intelligenza artificiale specificatamente “allenati” nell’individuare dati relativi al settore, avendo come fonte primaria il Portale delle vendite pubbliche.
Dal rapporto annuale dell’Osservatorio Brick sulle aste relative agli immobili divisi nelle categorie “residenziale”, “commerciale”, “industriale”, emerge che, negli ultimi dodici mesi, sono state 114.746 nel complesso le aste pubblicate in Italia (rispetto alle 149.474 del 2023, -23%), per un valore complessivo dell’offerta minima di partenza pari a circa 19,6 miliardi di euro (-20% rispetto ai 24,6 miliardi di euro al 31 dicembre 2023).
Immobili all’asta: l’andamento del mercato in Italia
“Il 2024 conferma la complessità e la dinamicità del mercato delle aste immobiliari in Italia”, commenta Chai Botta, responsabile dell’Osservatorio Brick di Berry.
È vero, da un lato, che a livello nazionale, il numero di aste pubblicate è diminuito, ma dall’altro lato è vero che “il valore medio degli immobili all’asta ha registrato un incremento del 4%, confermando la rilevanza e tenuta del mercato del mattone nel nostro Paese”.
L’andamento del mercato delle aste immobiliari si differenzia molto in base alle aree geografiche della Penisola, delle grandi città e delle tipologie immobiliari.
Le aste immobiliari nelle grandi città evidenziano andamenti contrastanti.
Per esempio:
- a Roma si registra un aumento del 14%, ma con un calo significativo del valore medio delle basi d’asta del 22%;
- Milano si distingue per l’incremento più marcato delle aste, +94%, ma accompagnato da una leggera crescita del valore medio del 2%.
Per quanto riguarda i dati del numero totale di pubblicazioni censite nel 2024 risulta che:
- il 53% sono immobili residenziali;
- il 19% sono spazi a uso commerciale;
- il 3% sono edifici a uso industriale;
- il 24% è composto da “altre categorie immobiliari”.
A proposito delle regioni, il 13% del totale delle aste pubblicate è in Lombardia, l’11% nel Lazio e altrettanto in Sicilia, mentre fanalino di coda è la Valle d’Aosta con soli 112 aste pubblicate.
Tra le grandi città, invece, Roma si conferma la prima in Italia per numero di aste censite (4.643, +14% sul 2023), seguita da:
- Milano (1.456, +94%),
- Palermo (1.018, +15%);
- Napoli (923, -14%);
- Genova (914, +1%).
A livello provinciale, infine, Roma guida la classifica con 9.009 aste pubblicate (pari all'8% del totale nazionale), seguita a distanza dalle province di Milano, Perugia e Cosenza (rispettivamente con 3.389, 3.289 e 3.009).