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Mercato immobiliare: Duff & Phelps, ci sono potenzialità

Pubblicato il 01/05/2020

Aggiornato il 01/06/2020

Mercato immobiliare: Duff & Phelps, ci sono potenzialità

La pandemia da coronavirus sta avendo un impatto significativo su tutte le tipologie di classe del mercato immobiliare italiano, seppur in modo differenziato: ci sono settori che sono risultati più vulnerabili alla crisi e altri che invece mostrano una più spiccata resistenza e maggiori margini di ripresa. In questo scenario, secondo quanto emerso dalla tavola rotonda “COVID-19 and Italy Real Estate: Asset resilience and price valuations”, anche l’andamento degli investimenti e le relazioni tra proprietari, affittuari e investitori hanno registrato cambiamenti profondi rispetto al periodo precedente all’emergenza sanitaria. 

C’è incertezza sulla durata della crisi

Durante l’incontro, cui hanno partecipato i maggiori esponenti italiani del settore, la moderatrice Paola Ricciardi, country managing director di Duff & Phelps in Italia, ha affermato che “da più di una settimana siamo entrati nella fase 2, ma non conosciamo purtroppo la durata di questa situazione di incertezza e di instabilità. Risulta quindi difficile fare delle previsioni sul mercato immobiliare in Italia, ma l’incontro virtuale con i vari player del settore ha permesso di focalizzare l’attenzione su quelle asset class percepite come più resilienti, tra le quali emergono il residenziale, la logistica e gli uffici.

La correzione del residenziale sarà temporanea

Secondo gli addetti ai lavori, in particolare, nell’immediato il residenziale potrebbe registrare una contrazione della domanda, con conseguente calo delle transazioni. La correzione dovrebbe essere però solo provvisoria poiché, sul lungo periodo, lo stesso comparto potrebbe rivelarsi molto interessante per gli investitori internazionali, pronti a intercettare una nuova sfida nel mercato immobiliare italiano, alla ricerca di spazi abitabili più ampi e di nuova concezione rispetto al periodo pre-pandemia soprattutto nelle aree suburbane. Questo cambiamento, delle preferenze degli italiani, è stato per altro già rilevato in altri recenti studi.

Retail il più penalizzato ma con potenzialità d’investimento

In futuro, suggeriscono gli esperti, sarà utile considerare anche l’evoluzione del settore ‘Rent Residential’, con un probabile incremento nella richiesta di servizi sempre più efficienti e su misura e con le città di Milano e di Roma che continueranno a essere i poli di attrazione per gli investitori internazionali, corporate e private. Infine, il ‘Senior Living’ e lo ‘Student Housing’ rappresenteranno due asset class che, seppur ripensate, rimarranno al centro dell’attenzione. Insieme all’’Hospitality & Leisure’, il ‘Retail’ è invece il più provato dalla crisi ma ha anche potenziali opportunità d’investimento a valore aggiunto. 

La sostenibilità sarà uno dei temi del futuro

Per questo motivo “diviene fondamentale puntare a creare delle relazioni di partnership tra landlord e tenant (proprietari-affittuari), in modo da identificare soluzioni condivise per gestire l’attuale situazione e definire strategie di recupero per il futuro”. Lo ha stimato Ricciardi, la quale anticipa che in futuro ci sarà una maggiore attenzione alle politiche ESG (Environmental, Social and Governance) che interesseranno tutte le asset class del mercato immobiliare. La crisi da coronavirus, come rilevato da molti analisti, ha in effetti fatto scoprire la vena della ‘sostenibilità’ dei cittadini nella vita quotidiana.

Il rimbalzo nell’arco dei prossimi 12-18 mesi

In questo scenario, secondo la mamanger di Duff & Phelps, assume grande rilevanza il ruolo del nuovo decreto emesso dal Governo, anche se non sono ancora chiare linee e misure che saranno adottate per supportare l’attività immobiliare. “L’auspicio – aggiunge - è che vengano considerati interventi di stimolo fiscale e per la valorizzazione del patrimonio immobiliare. L’Italia è l’ottava economia nel mondo e una recessione del nostro Paese avrebbe effetti su tutta l’Europa”. Durante l’incontro, i partecipanti hanno comunque espresso fiducia in una ripresa, seppure non immediata, ma probabile nei prossimi 12/18 mesi. 

Meglio aspettare alcuni mesi per tirare le somme

“Infine – sempre secondo Ricciardi - per quanto riguarda il tema della valutazione immobiliare, che ci coinvolge in prima linea in qualità di società di advisory, sarà necessario contestualizzare la stima dei valori in funzione dell’attuale crisi e di oggettivi fattori chiave”. Dato che nell’immediato non è possibile quantificare in modo certo l’impatto negativo del Covid-19, “il rischio – sottolinea - è quello di penalizzare in modo eccessivo alcuni indicatori, di fatto poco influenti nel caso di contratti pluriennali, oppure di non considerarne altri. Un reale repricing sarà quindi probabilmente apprezzabile solo a dicembre”.

Il mercato immobiliare, nonostante la crisi del Covid-19, presenta dunque opportunità dal punto di vista delle quotazioni. Chi fosse intenzionato a cogliere l’occasione, anche per sfruttare i tassi di interesse ai minimi, può verificare la fattibilità di un finanziamento tramite MutuiOnline.it. Il sito mette a disposizione strumenti utili, come quello per calcolare la rata, guide specifiche sui mutui e la possibilità di comparare le proposte di ben 37 banche.

A cura di: Fernando Mancini

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