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L’anno d’oro dei mutui nonostante la pandemia

Secondo la Banca d’Italia nei primi sei mesi dell’anno l’erogazione dei mutui è cresciuta rispetto allo stesso periodo del 2019 del 9,8 per cento, per un volume totale di 25,2 miliardi di euro concessi. Le condizioni vantaggiose dei mutui hanno fatto schizzare le surroghe del 243 per cento.

30/12/2020
L’anno d’oro dei mutui nonostante la pandemia

Quando tutto intorno è incerto, la tendenza è tenersi stretta ogni certezza. Si potrebbe dire che la casa sia una delle poche che questo difficile anno ci ha portato, con la netta presa di coscienza che  possederne una sia la cosa migliore che si possa fare in questo momento.

Gli italiani sembrano averlo capito e a dimostrarlo ci sono i dati della prima parte di quest’anno: un semestre inaspettatamente fortunato per i mutui e sopra ogni aspettativa.

Secondo il report “Banche e Istituzioni finanziarie” della Banca d’Italia nei primi sei mesi dell’anno l’erogazione dei mutui è cresciuta rispetto allo stesso periodo del 2019 del 9,8%, per un volume totale di 25,2 miliardi di euro concessi.

Ancora importanti le surroghe

Le condizioni vantaggiose dei mutui non lasciano indifferenti i proprietari di case, che hanno usufruito della surroga determinando una crescita del comparto del 243% nel secondo trimestre dell’anno rispetto allo stesso trimestre del 2019. A spopolare è il tasso fisso, che raccoglie oltre 8 consensi su 10, passando dal 61% all’83,4% nel primo semestre.

Importo medio e durata dei mutui

Sempre in riferimento al primo semestre di questo anomalo anno, le banche hanno erogato principalmente somme poco sopra i 100.000 euro, con una media di 113.902 euro.

La durata media dei mutui è stata di 24,7 anni, con il 71,9% degli ammortamenti compresi tra i 21 e i 30 anni.

Le banche hanno concesso finanziamenti per l’acquisto della casa a mutuatari con un’età media di 40 anni, mentre il 58,8% di chi ha ricevuto un mutuo aveva nel primo semestre dell’anno tra i 18 e i 44 anni.

Cosa accadrà ai tassi di interesse

Il trend al ribasso dei tassi è probabilmente arrivato al suo minimo storico, ma non è detto che la situazione non possa rimanere favorevole ancora per qualche tempo. L’iniezione di liquidità della Bce come supporto alle banche in questo momento molto critico e la manovra al ribasso dei tassi da parte delle banche centrali si è tradotta in un’opportunità preziosa per le famiglie, per accendere un mutuo e farlo alle migliori condizioni.

Chi poi ha avuto l’accortezza di fare un lavoro di comparazione delle offerte sul mercato, ha potuto realmente accedere a condizioni che rappresentano in questo periodo storico un vero vantaggio.

Se si dà uno sguardo ad esempio a cosa propone il comparatore MutuiOnline.it il 30 dicembre si potrà constatare che tra le migliori occasioni di mutuo è possibile trovare un Tan fisso dello 0,75% e Taeg 0,87%, quindi un costo complessivo largamente inferiore all’1% (Mutuo di UniCredit per un impiegato di 35 anni, residente a Milano. Importo mutuo 100.000 euro, valore immobile 200.000 euro, durata mutuo 30 anni).

Cosa bisogna valutare quando si sceglie il mutuo

La sostenibilità della rata deve essere la variabile di partenza, dalla quale poi risalire alla somma da richiedere e, di conseguenza, al valore dell’immobile. Tendenzialmente i mutui migliori sono per un loan-to-value entro il 50%, vale a dire l’ammontare del mutuo non superiore al 50% del valore dell’immobile: entro questa percentuale i tassi sono in assoluto più convenienti e consentono di portarsi a casa un finanziamento a lungo termine per la casa con interessi veramente minimi. Un vero e proprio affare.

A cura di: Paola Campanelli

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