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Giù le compravendite durante il lockdown

Compravendite residenziali, nel secondo trimestre del 2020 è stata registrata ancora una contrazione dei volumi per effetto del lockdown. I volumi sono diminuiti del 27,2 per cento con un peggioramento rispetto al primo trimestre dell'anno.

21/09/2020
Giù le compravendite durante il lockdown

Gli effetti dell’emergenza coronavirus e del lockdown si sono fatti sentire in maniera chiara ed evidente anche nel secondo trimestre 2020 sul fronte delle compravendite immobiliari. Registrata una contrazione del 27,2% rispetto al primo trimestre dell’anno.

Un risultato, sicuramente, non inaspettato dal momento che nel mese di aprile si era in pieno lockdown: milioni di italiani sono stati costretti a restare chiusi tra le proprie quattro mura per scongiurare nuovi casi di contagi da coronavirus. A maggio si è partiti, ma col piede sul freno; solo a giugno il mercato ha dato un segnale di ripresa.

Il calo dei volumi delle compravendite ha presentato come sfondo anche le grandi città. Nel secondo trimestre dell’anno in questi territori la contrazione è stata pari al 26,3%, in linea con il dato nazionale. È quanto emerge dall’analisi dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa.

In prima posizione si piazza Napoli (-35,8 %), seguita da Palermo (-34,2%). Nel capoluogo campano si è passati da 2069 compravendite nel secondo trimestre 2019 a 1328 transazioni nel secondo trimestre 2020. A Palermo, a distanza di un anno, si è passati da 1477 compravendite immobiliari residenziali a 972. E poi ancora c’è Bologna (-28,1%) che ha registrato 1259 compravendite nel secondo trimestre del 2020. Un anno prima le transazioni erano pari a 1750. Sulla stessa lunghezza d’onda c’è anche Torino (-27,5%): si è passati dalle 3698 compravendite effettuate nel secondo trimestre del 2019 a 2680 compravendite effettuate nel secondo trimestre di quest’anno.

C’è poi Milano (-26,5%) dove si è passati da 7080 compravendite nel secondo trimestre 2019 a 5202 nel secondo trimestre di quest’anno. E ancora Roma (-23,4%) e Firenze (-23,3%)

È Genova, invece, la città in cui è stato registrato un calo minore di compravendite (-19,9%). Nel capoluogo ligure si è passati da 1857 compravendite immobiliari residenziali effettuate nel secondo trimestre del 2019 a 1488 nello stesso periodo di quest’anno.

Boom di acquisti prima casa, in stand by gli investitori

Dall’indagine effettuata dal gruppo Tecnocasa, mediante le sue agenzie operative sul territorio nazionale, è venuto fuori che nel secondo trimestre del 2020 il 78% ha acquistato un immobile come prima casa, il 5,5% come casa vacanza ed il 16,5% per investimento. 

I casi di acquisto di prima casa risultano in crescita, mentre sono in leggero calo gli investimenti immobiliari. Anche in questo caso il risultato non risulta casuale: si tratta di una diretta conseguenza dell’emergenza coronavirus che ha messo un freno agli investitori, incoraggiando, invece, gli acquisti della casa principale. 

Ancora una volta dagli studi effettuati sul compravenduto viene fuori l’amore degli italiani per il “mattone”. L’acquisto di una casa resta una priorità per chi vive nel nostro Paese. E a promuovere ulteriormente questo trend sono sicuramente i mutui casa che oggi sono molto convenienti grazie ai tassi di interesse ai minimi storici.

I mutui più vantaggiosi rappresentano sicuramente la spinta giusta per acquistare casa, anche se l’incertezza economica si respira ancora forte nel Belpaese. Dai dati dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa emerge un ridimensionamento dei volumi di circa 100mila compravendite rispetto alla chiusura del 2019. I prezzi potrebbero oscillare tra -3% e 0%.

Con MutuiOnline.it puoi confrontare i migliori mutui prima casa del giorno e scegliere la soluzione più adatta alle tue necessità. Le banche, nella maggior parte dei casi, arrivano a offrire fino all’80% del valore dell’immobile. Va poi fatta una scelta tra tasso fisso, variabile e misto. Nel primo caso il tasso viene stabilito nel momento in cui viene sottoscritto il contratto: le rate restano costanti nel tempo. Un mutuo a tasso variabile prevede, invece, un risparmio rispetto a quello fisso ma è soggetto alle oscillazioni dei mercati finanziari. Chi sceglie il tasso misto può cambiare durante il piano di ammortamento e passare da fisso a variabile o viceversa.

Inoltre per essere sicuri del prodotto finanziario scelto e per orientarsi verso il mutuo casa più idoneo alle proprie esigenze, si può approfondire la questione, leggendo la guida “Come scegliere il mutuo?

A cura di: Tiziana Casciaro

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