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Gabetti: mutui in crescita già a maggio

Nei primi 3 mesi del 2020, secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, si sono realizzate 117.047 transazioni residenziali, ovvero il 15,5% in meno rispetto alle 138.525 compravendite registrate nello stesso periodo del 2019. “Tali dati riflettono gli effetti dell’emergenza sanitaria e del conseguente lockdown, registrando una flessione temporanea dovuta principalmente alla ridotta possibilità di portare a termine i rogiti nel corso del trimestre”. È quanto emerge da un’analisi dell’ufficio studi Gabetti e Patrigest (società di consulenza del gruppo specializzata nella valuation & advisory).
Lo studio ha analizzato il mercato immobiliare indicando (settore per settore) quelli che saranno gli impatti e i trend futuri all’indomani dell’emergenza coronavirus. Ha evidenziato inoltre che, nell’ambito del credito, “le richieste di mutuo per l’acquisto abitazione hanno visto una riduzione, ma già alla metà di maggio si è registrata una lenta ma significativa ripresa”. In questo senso trova conferma la vivace ricerca di fattibilità di un finanziamento riscontrata in questa fase su MutuiOnline.it, sito che permette di comparare le proposte di 37 banche e trovare quella più conveniente per le caratteristiche personali.
Chi aveva intenzione di compare casa ha continuato a cercarla
Secondo lo studio, al netto di situazioni di scarsa liquidità imprevista, “chi aveva intenzione di comprare casa ha continuato a cercarla”. La ripartenza delle attività delle agenzie a partire da maggio è avvenuta in modalità nuove, che prevedono un crescente ricorso a tecnologie digitali e, attraverso questi strumenti, si potrebbe nei prossimi mesi portare a termine l’attività di compravendita in modo da ridurre l’impatto del calo dei mesi di lockdown. Un importante catalizzatore, stando all’analisi, sarà l’innalzamento delle detrazioni Ecobonus e Sismabonus al 110% a partire dal primo luglio 2020 “che potrebbe determinare un aumento della richiesta di immobili da ristrutturare”.
I nuovi trend, dimensioni più ampie e spazi modulabili
I nuovi trend per il residenziale saranno una casa polifunzionale, di dimensioni più ampie e con spazi modulabili. Il fenomeno dello smart working ha accresciuto anche l’esigenza di avere uno spazio dedicato anche a questa funzione, mentre l’obbligo di condivisione della casa durante il lockdown ha alimentato il desiderio di avere uno spazio esterno (ritenuto sempre più come indispensabile). Il telelavoro, inoltre, potrebbe favorire lo sviluppo del mercato delle seconde case. Per quanto riguarda i prezzi, la contrazione dei valori sarà visibile nell’immediato solo in casi specifici (prodotti usati o non aderenti alla domanda), in situazioni già sofferenti o in zone periferiche per prodotti che già presentavano una bassa liquidità. In generale, secondo la ricerca Gabetti-Patrigest, “per gli appartamenti di buon livello qualitativo o prodotti nuovi, nelle medie e grandi città, si avrà una contrazione degli assorbimenti ma non dei valori, a meno che il perdurare della discesa delle transazioni non divenga sistemica”.
Lo smart working e gli aspetti igienici cambieranno il mercato
L’analisi rileva un quadro interessato da molte incertezze per il settore uffici, con le difficoltà economiche incontrate dalle aziende che potrebbero tradursi in situazioni di morosità o inesigibilità dei canoni. La diffusione dello smart working, inoltre, potrebbe spingere sul lungo periodo l’esigenza di soluzioni flessibili (tipo locazioni temporanee o chiavi in mano). Gli stessi aspetti ingenico-sanitari che interesseranno gli uffici, riguarderanno anche il settore retail. Quest’ultimo, da parte sua, dovrà confrontarsi con il maggiore sviluppo della App (con le catene che favoriranno la spesa online) e la crescente adozione delle modalità cashless (con i cittadini sempre più sensibili ai rischi sanitari connessi all’utilizzo del contante).
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