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Effetto Coronavirus: i mutui a tasso fisso mai così bassi

Pubblicato il 05/03/2020

Aggiornato il 06/03/2020

Effetto Coronavirus: i mutui a tasso fisso mai così bassi

La crisi che si sta portando dietro l’epidemia di Coronavirus non ha risparmiato il mondo finanziario. Uno scossone che è costato caro ai mercati, perché sui tabelloni di Piazza Affari l’indice della borsa di Milano ha fatto segnare il risultato peggiore dal 2008, perdendo l’11,2% in una sola settimana.

A risentire della volatilità delle borse, anche gli indici Eurirs, i tassi bancari di riferimento che determinano, insieme allo spread, i tassi fissi dei mutui.

L’Eurirs, letteralmente Euro Interest Rate Swap, è il tasso di interesse medio al quale i principali istituti di credito europei stipulano swap a copertura del rischio di interesse: le banche lo utilizzano per assicurarsi dalle possibili perdite dovute ai movimenti del mercato. L’indice viene calcolato su base quotidiana, comunicato dalla Federazione Bancaria Europea e costituisce una stima dell’andamento dei tassi di interesse europei nel medio-lungo periodo e del costo del denaro più in generale.

Il calo degli indici Eurirs: l’impatto positivo sui mutui

La conseguenza di quanto sta accadendo sui mercati finanziari è critica per l’economia, ma diventa paradossalmente un’opportunità per chi in questo momento sta cercando un mutuo.
In generale, da fine 2019, gli stessi indici ai quali si agganciano i nostri mutui a tasso fisso hanno rilevato un calo di 20 fino a 30 punti base.

Questo vuol dire che l’indice Eurirs riferito ai periodi più brevi (5 e 10 anni) segna un valore negativo (-0,16% il 2 marzo), mentre per i periodi più lunghi (30 anni) si arriva a 0,15%.

Il tasso fisso adesso costa quanto il tasso variabile

È proprio così, per la prima volta nella storia dei mutui, non c’è alcuna differenza di costo, se non di qualche euro, tra un mutuo a tasso fisso e uno a tasso variabile. E per il futuro, se la curva dell’Eurirs continuerà a scendere, la situazione potrebbe invertirsi, fino a definire una convenienza maggiore dei mutui a tasso fisso.

La ragione tecnica di questo fenomeno è che l’andamento degli indici Eurirs segue il corso del Bund tedesco, che, in quanto bene rifugio, in periodi critici come questo segna rendimenti decrescenti. Ma vediamo con un esempio quanto costa oggi scegliere un mutuo a tasso fisso.

La simulazione

Valutiamo il costo di due situazioni di lungo e breve periodo per un mutuo con loan-to-value 50% e durata rispettivamente di 30 e 15 anni.

La richiesta che arriva da un quarantenne residente a Milano è di 100.000 euro per un valore di 200.000 euro dell’immobile. La simulazione è effettuata il 5 marzo sul comparatore MutuiOnline.it, che dispone di promozioni esclusive su alcuni prodotti proposti dalle banche.

Miglior mutuo 30 anni a tasso fisso

La scelta più conveniente per chi sceglie la rata più leggera e un periodo di ammortamento lungo, è Mutuo Domus Fisso di Intesa Sanpaolo. Costa 308,05 euro al mese, Tasso Fisso 0,70%, Taeg 0,94%. Le spese di istruttoria sono 650,00 euro, la perizia è 320,00 euro. Nessuna penale è prevista per l'eventuale estinzione anticipata parziale o totale.

Miglior mutuo 15 anni a tasso fisso

Sui periodi brevi il tasso fisso diventa veramente un affare. A vincere in convenienza c’è Mutuo a Tasso Fisso IWBank, al costo di 576,76 euro al mese, Tasso Fisso 0,50% (IRS + 0,35%), Taeg 0,65%. Il vantaggio di questo mutuo, che si gestisce comodamente online, è la perizia gratuita. E spese di istruttoria ammontano invece a 600 euro.

Miglior mutuo 30 anni a tasso variabile

Ancora un primo posto per il prodotto questa volta a tasso variabile di IWBank. Mutuo a Tasso Variabile Semprelight ha una rata mensile di 310,29 euro, Tasso Variabile 0,75% e Taeg 0,73%. Anche in questo caso la perizia è gratuita, insieme agli altri costi di gestione, mentre il costo dell’istruttoria è 600,00 euro.

Miglior mutuo 15 anni tasso variabile

Fino a qualche settimana fa era la scelta migliore su un periodo breve, ma oggi un tasso variabile ha un costo praticamente uguale a un tasso fisso. Quello più conveniente secondo MutuiOnline.it ha una rata di 568,22 euro al mese ed è Mutuo Domus Variabile di Intesa Sanpaolo, Tasso variabile 0,30% (Euribor 1M+0,75%), Taeg 0,62%. Le spese iniziali sono di 650,00 euro per l’istruttoria e 320,00 euro per la perizia. La Banca offre la soluzione “mutuo in tasca”, che approva la concessione del finanziamento prima ancora di aver individuato l’immobile.

Occhio agli spread e ai tempi della stipula

Adesso è il momento giusto per cercare di aggiudicarsi il mutuo migliore a tasso fisso, ma bisogna fare attenzione a due piccole minacce. La prima è che per contrastare la discesa dell’Eurirs così repentina e soprattutto, su un territorio negativo, le banche potrebbero presto reagire alzando i loro spread.

L’altra cosa di cui tener conto sono i tempi della stipula, perché mediamente dalla richiesta del mutuo al rogito passano anche 60-90 giorni: in questo tempo gli indici Eurirs possono variare anche di molto, considerato il periodo delicato che attraversano i mercati. Alcune banche calcolano l’Eurirs nel momento stesso in cui viene stipulato il mutuo, altre contemporaneamente all’istruttoria, in altri casi si può contrattare con l’istituto di credito di bloccare l’Eurirs al giorno in cui viene effettuata la domanda. Sarebbe auspicabile farlo in questo momento, perché difficilmente in futuro si vedranno condizioni altrettanto favorevoli per i nostri mutui.

A cura di: Paola Campanelli

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