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Crisi post Covid: il 50 per cento delle famiglie vive con la metà del reddito
Non è un quadro confortante quello che emerge dalla recente Indagine Straordinaria sulle Famiglie italiane di Bankitalia per misurare le condizioni economiche delle famiglie in seguito all’epidemia di Covid-19.
Una ricerca condotta a cavallo dei mesi di aprile e maggio su un campione di oltre 3.000 individui e dalla quale emergono crepe importanti lasciate nelle casse degli italiani, e aspettative per il futuro tutt’altro che rosee.
Le evidenze della ricerca
Sono preoccupanti i numeri che emergono dal campione oggetto di indagine, che riguardano gli impegni in corso delle famiglie, i redditi e le spese da sostenere. Ecco cosa ha dichiarato il campione di individui preso in esame.
- Durante il periodo di lockdown, con l'introduzione delle misure di contenimento del virus, oltre la metà del campione dichiara di aver subito una riduzione del reddito, pur avendo usufruito degli strumenti di sostegno al lavoro messi a disposizione dei lavoratori dal Governo;
- il 15% del campione sopra rilevato ha visto il reddito ridursi di oltre la metà, un dato che riguarda soprattutto i lavoratori autonomi, colpiti nell’80% dei casi da un brusco calo delle entrate;
- quasi un quinto dei lavoratori indipendenti e dei lavoratori con contratto a termine ha subito una riduzione di oltre il 50 per cento del reddito familiare nei primi due mesi del diffondersi del virus;
- circa la metà degli individui si aspetta che il calo del reddito continuerà anche nei prossimi 12 mesi, seppur in maniera ridotta rispetto agli ultimi due mesi;
- solo il 15% di chi ha subito una riduzione delle entrate si aspetta un rientro del livello di reddito alla fine dell’emergenza sanitaria;
- quasi il 40% è in difficoltà con il pagamento delle rate del finanziamento per la casa e di questa percentuale, solo un terzo ha richiesto o intende richiedere la sospensione del mutuo. Il fenomeno è più marcato nel centro e nel sud Italia;
- il 34% di chi ha un finanziamento in corso per credito al consumo è in difficoltà con il pagamento delle rate;
- quasi la metà degli intervistati sostiene che arrivava con difficoltà a fine mese ancora prima dell’arrivo della pandemia. La percentuale è più alta tra i lavoratori con un contratto a termine e i disoccupati;
- un terzo del campione dispone, in assenza di entrate, di liquidità sufficiente per far fronte alle spese essenziali per meno 3 mesi.
Le aspettative di spesa degli italiani
In clima estivo, uno dei dati rilevanti dell’indagine condotta da Bankitalia è che il 30% degli italiani dichiara che non farà le vacanze e ben il 60% valuta che anche alla fine dell’emergenza, non potrà permettersi di fare vacanze o andare al ristorante, al cinema o al teatro.
Perché le attese, per la maggior parte di coloro che denunciano un calo del reddito di oltre il 50%, sono di una sola riduzione del reddito, mentre la percentuale di chi si aspetta un ritorno al reddito che percepiva pre-Covid-19 è molto bassa, solo il 15%.
Gli strumenti per richiedere la sospensione dei finanziamenti in corso
Sono diversi gli strumenti a disposizione delle famiglie che si trovano impossibilitate a sostenere con serenità i pagamenti delle rate di finanziamenti o di mutui. Per i primi, e per il credito al consumo, la moratoria è stata messa a punto da Assofin, seguendo le disposizioni della European Banking Authority, e in seguito anche da ABI.
Per i mutui, il decreto Legge “Cura Italia” n.9 del 2 marzo 2020 prima e il decreto Legge “Cura Italia” n. 18 del 17 marzo 2020 hanno messo a punto una moratoria rivolta a lavoratori dipendenti che avessero subito la perdita del lavoro o una riduzione dell’orario di lavoro, ma anche liberi professionisti e autonomi che si trovassero nella stessa condizione.
Per conoscere tutti i requisiti necessari a beneficirne e il procedimento per attivare la domanda di sospensione, basta dare uno sguardo alla guida di MutuiOnline.it “Chi può richiedere la sospensione del mutuo nel 2020?”, dove è possibile prendere visione delle condizioni, dei limiti stabiliti per legge e dei documenti necessari per inoltrare la domanda alla banca che ha concesso il finanziamento.