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Comprare casa su carta: opportunità e rischi

Da una parte la possibilità di ottenere uno sconto importante rispetto ai prezzi di mercato e di acquistare il nuovo, anche nei periodi in cui la caccia su questo fronte è molto ardua. Oltre alla facoltà di personalizzare la casa secondo i propri gusti e di pagare la somma pattuita nel tempo.

02/11/2021
palazzi in costruzione con gru
Opportunità e rischi dell'acquisto immobiliare su carta

Da una parte la possibilità di ottenere uno sconto importante rispetto ai prezzi di mercato e di acquistare il nuovo, anche nei periodi in cui la caccia su questo fronte è molto ardua. Oltre alla facoltà di personalizzare la casa secondo i propri gusti e di pagare la somma pattuita dilazionandola nel tempo.

Dall’altra i rischi legati ai destini dell’imprenditore e di lasciarsi conquistare da un disegno, che poi si potrebbe rivelare molto diverso una volta realizzato. Acquistare un immobile su carta comporta dei pro e dei contro che è bene soppesare con grande attenzione prima di decidere.

Le principali condizioni

Acquistare su carta significa diventare proprietari di un immobile che è a livello di progettazione o ancora in una fase di costruzione. Questo significa che il locale non può essere visitato prima di formulare l’offerta, né si potrà immaginare di entrarvi in possesso subito dopo aver versato la somma pattuita.

Di solito, una volta visionato il rendering, all’acquirente viene chiesto di versare una caparra pari al 10% del prezzo finale in modo da “bloccare” l’appartamento. Le rate successive saranno legate al cosiddetto Sal (stato di avanzamento dei lavori), cioè man mano che vengono completati i lavori prefissati. Infine si passa al rogito, che comporta il saldo dell’importo, di solito intorno al 20-25%.

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I vantaggi

Il fatto di non dover pagare tutto assieme, né nell’arco di pochi mesi, è un grande vantaggio dato che si parla di una spesa ingente, di solito la più grande che una famiglia debba fronteggiare.

Acquistare su carta consente inoltre un certo grado di personalizzazione, con la possibilità di effettuare modifiche rispetto al piano originario affinché l’immobile sia corrispondente ai propri gusti ed esigenze. Senza dimenticare altri aspetti: spesso comprare su carta è l’unico modo per ottenere un’abitazione di nuova costruzione, dato che il costruttore ha bisogno di finanziare i lavori. Al di là degli aspetti estetici, entrare in possesso di una casa nuova significa poter contare da subito su buoni livelli di efficienza energetici, con riflessi positivi in bolletta.

E poi c’è la questione del prezzo, di solito a sconto del 25-30% rispetto a quello di mercato, pagato cioè da chi compra un immobile già ultimato. Oltre al vantaggio di non dover affrontare costi di ristrutturazione per diversi anni.

Gli aspetti da monitorare

Dal primo versamento al momento in cui si può entrare in casa per abitarvi passano di solito diversi anni. Proprio il tempo è uno dei principali fattori di rischio da considerare, dato nell’arco di tempo necessario per la realizzazione e la consegna può capitare che il costruttore fallisca, così come può succedere che il completamento avvenga in ritardo rispetto alle tempistiche previste inizialmente.

A questo proposito, occorre ricordarsi che per legge il costruttore è tenuto a rilasciare all’acquirente sin una fideiussione bancaria o assicurativa, che va inserita nel preliminare a tutela delle somme versate o da versare sino al rogito. Il costruttore è tenuto anche a rilasciare all’acquirente una polizza assicurativa che per dieci anni tuteli quest’ultimo in caso di danneggiamenti totali o parziali all’edificio o di gravi difetti dovuti alla costruzione.

Le tutele

In caso di fallimento dell’azienda di costruzioni e successiva vendita all’asta dell’immobile, l’acquirente avrà il diritto di prelazione se l’immobile è adibito ad abitazione principale. In concreto, una volta determinato il prezzo all’asta, quest’ultimo viene comunicato all’acquirente che può decidere se farlo proprio versando il medesimo prezzo o rinunciare alla prelazione.

Inoltre, con il decreto legislativo 122/2005 è stato istituito un Fondo di solidarietà presso il ministero dell’Economia e delle Finanze per coloro che sono risultati vittime del fallimento di un costruttore. Questo fondo è alimentato da una quota delle fideiussioni stipulate dalle imprese e serve a coprire – almeno parzialmente gli acquirenti su carta danneggiati.

A cura di: Luigi dell'Olio

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