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Case: chi acquista per investimento
Nel primo semestre il 16,3 per cento degli acquisti immobiliari è stato realizzato per investimento, percentuale stabile rispetto all’anno scorso. È quanto emerge da una ricerca, secondo cui è Napoli la città con la percentuale più alta per questo tipo di acquisti: 35 per cento.

L’attività sul mercato immobiliare italiano si conferma vivace, alimentata da un mercato del credito che continua a presentare tassi d’interesse molto bassi e da quotazioni (alimentate proprio dalla domanda) che tendono sempre più chiaramente al rialzo.
Ad alimentare le compravendite sono soprattutto gli acquisti di abitazione principale e, subito dietro, di casa vacanza. Le operazioni che hanno puro carattere di investimento crescono invece con un ritmo più moderato. Il riacutizzarsi dei contagi nel corso dell’anno ha infatti ‘consigliato’ ai potenziali investitori una maggiore prudenza rispetto all’enfasi che aveva caratterizzato questo segmento di mercato nel recente passato.
Nelle città la percentuale di acquisti più alta
È quanto emerge da una ricerca dell’ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, secondo la quale nel primo semestre del 2021 il 16,3% degli acquisti è stato realizzato per investimento, percentuale sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo del 2020 ma in calo rispetto al 2019 quando si attestava al 17,9%.
Il trend non è tuttavia uniforme. Se si prende in considerazione solo le grandi città italiane, la quota media di acquisti per investimento è infatti più alta e si attesta al 23,2%, ma anche in questo caso si registra un calo rispetto al 2019 – l’anno che ha preceduto la pandemia da coronavirus - quando si arrivava al 25-26%.
Il mattone valido motivo d’investimento
La chiave di lettura è che gli investitori si dimostrano più cauti rispetto al passato, anche se le compravendite in questo segmento compongono tutt’ora un’importante fetta del mercato immobiliare nazionale.
La casa, infatti, continua a essere un valido investimento per gli italiani per diversi motivi: rappresenta un porto sicuro rispetto alla volatilità dei mercati finanziari, ‘paga’ un rendimento superiore e di lunga durata (anche rispetto ai titoli di Stato) e offre una valida protezione nei confronti dell’inflazione. La vivacità registrata dalle richieste di mutuo, stimolata oltre che dai bassi tassi anche dai bonus messi in campo dal Governo (soprattutto quelli a favore dei giovani), prova il forte interesse degli italiani ad avere la casa di proprietà.
A Napoli l’attività di compravendita più dinamica
Tornando al report, tra le grandi città è Napoli quella che nel primo semestre detiene la percentuale più alta di acquisti per investimento: 35% sul totale delle compravendite. A seguire ci sono Palermo e Bologna con percentuali tra il 30 e il 31%. A Milano gli acquisti per investimento coprono circa un quarto delle transazioni (23%), come a Bari (25%) e Verona (23,2%). Percentuali più contenute, tra il 17 ed il 19%, si registrano a Firenze, Genova, Roma e Torino.
In generale nel Paese la fascia di età più attiva sul mercato dell’investimento è quella tra 45 e 54 anni e compone il 30,2% del totale. Rispetto al 2019 si registra un calo di acquisti per investimento degli over 65 (dal 14,8% al 13%).
Il bilocale il più ricercato
Nel primo semestre la tipologia più trattata per investimento si conferma il bilocale con il 33,5%, seguita dal trilocale che arriva al 26%. Quote simili, ricorda la ricerca, si registravano anche nel 2019 e nel 2020.
Spicca in modo particolare la tendenza delle soluzioni indipendenti e semindipendenti, che evidenzia (sulla scorta dell’esperienza avuta dagli italiani durante le varie fasi di lockdown) un deciso aumento delle preferenze, passando dall’11,7% del 2019 all’attuale 16%. Ad acquistare per investimento sono soprattutto coppie e famiglie che compongono il 73,1% del totale, mentre è single (in lieve aumento rispetto all’anno precedente) il 26,9% degli investitori.
Cresce il ricorso al mutuo
La maggior parte degli acquisti per investimento avviene in contanti (81,3%), mentre il 18,7% degli investitori ricorre al credito bancario. Quest’ultima percentuale, tuttavia, registra un marcato aumento: rispetto al 2019, infatti, cresce la quota di acquisti finanziati con mutuo, che secondo l’ultima ricerca è passata infatti dal 15,7% di due anni fa al 18,7% registrato nel corso del primo semestre del 2021.
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