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Bonus casa: sono detraibili anche le spese per le asseverazioni

Non solo i costi vivi necessari per i lavori di ristrutturazione, ma anche quelli sostenuti per le asseverazioni realizzate dai tecnici. L'Agenzia delle Entrate ha offerto un'interpretazione estensiva in merito alle detrazioni fiscali legate ai bonus casa.

15/03/2022
quaderno con disegni e scritta bonus
Bonus casa: detrarre le spese per asseverazioni

Si avvicinano le scadenze delle imposte sul reddito ed è quindi il momento di raccogliere tutta la documentazione utile a ottenere qualche risparmio. Tra cui quella riguardante i bonus casa.

Come funzionano le detrazioni

A questo proposito occorre fare una premessa: se i lavori sono precedenti al 2021, la domanda per le detrazioni è già stata presentata l’anno successivo a quello della spesa e da quel momento in avanti il risparmio sulle imposte da pagare (questo è il senso delle detrazioni) scatta in automatico di anno in anno.

Mentre nella prossima dichiarazione dei redditi – attesa tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate - andranno attestate le spese sostenute nel 2021. Occorrerà presentare tutti i giustificativi di spesa e le attestazioni di pagamento.

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Le spese per le certificazioni

Tra le spese detraibili vi sono anche quelle per i visti e le asseverazioni relativi ai bonus casa. Questi ultimi sono documenti attraverso i quali un professionista abilitato (architetto, geometra o ingegnere) attesta la sussistenza di tutti i requisiti tecnici necessari per poter fruire dei bonus edilizi.

Nel caso Superbonus 110%, all’asseverazione appena esposta occorre aggiungerne una seconda che attesti la congruità delle spese sostenute, con riferimento ai prezzari delle Regioni o delle Province autonome e ai listini delle Camere di Commercio. In mancanza di dati sufficientemente circostanziati, occorre fare riferimento alla situazione progettuale, effettuando un’analisi dei prezzi correnti di mercato.

Il visto di conformità è, invece, un documento rilasciato da un professionista commercialista, tributarista, fiscalista abilitato che attesta la sussistenza del diritto ad accedere ai bonus edilizi per i quali tale certificazione è obbligatoria.

Le novità in tema di detrazioni

Il decreto Antifrodi approvato il 12 novembre scorso ha introdotto l’obbligo di asseverazione e del visto di conformità anche per i bonus ordinari diversi dal 110%, in caso di cessione e sconto in fattura. A questo proposito, l’Agenzia delle Entrate ha da poco pubblicato una norma interpretativa in cui chiarisce che tutte le spese effettuate per asseverazioni o visti da quella data al 31 dicembre 2021 possono essere portate in detrazione, al pari delle spese vive per i lavori. Chiarimento superfluo? Tutt’altro, considerato che, a differenza del Superbonus 110%, per tutti gli altri in ambito edilizio non vi erano state specificazioni sulla detraibilità o meno delle spese per i lavori dei professionisti.

Così vi è stato un primo chiarimento da parte dell’Agenzia delle Entrate, finalizzato a spiegare che, per effetto dell’intervento della legge di Bilancio 2022, la detrazione spetta comunque per le spese sostenute per il rilascio del visto di conformità, delle attestazioni e delle asseverazioni relative a tutti i bonus casa, a valere per l’intero 2021. Quindi il secondo passaggio con la norma interpretativa, a specificarne la validità anche per le spese sostenute tra il 12 novembre e 31 dicembre 2021.

A cura di: Luigi dell'Olio

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