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Aste immobiliari: atteso nuovo impulso

Il mercato delle aste immobiliari è sempre vivace: l'attività, in calo lo scorso anno (-16,5 pct), è attesa riprendersi dopo il Covid-19. Le aste giudiziarie più numerose sono in Lombardia e Sicilia, mentre risulta rilevante il ruolo dei professionisti.

06/05/2020
martelletto asta
Asta

L’emergenza sanitaria in atto ha solo momentaneamente rallentato l’attività sul mercato immobiliare, ma la crisi economica che sta generando alimenta il sospetto che possa essere in arrivo un’accelerazione del comparto delle aste giudiziarie. Intanto, stando a quanto emerge dal Report Aste (Astasy Srl), le aste immobiliari in Italia nel 2019 sono risultate ancora molto vivaci, seppure in calo rispetto all’anno precedente (204.632, in ribasso del 16,5%), per un controvalore a base d’asta pari a 28,4 miliardi di euro. L’obiettivo di chi si affaccia in questo mondo è di acquistare una casa a un prezzo inferiore a quello di mercato.

Olivieri, seguire i risvolti dei crediti dubbi

Il settore delle esecuzioni giudiziarie in Italia è molto vivace, tuttavia non è di semplice interpretazione e le sue dinamiche, i suoi molti risvolti e trend necessitano di un’attenta valutazione degli esperti. Bisogna considerare che spesso una casa messa all’asta è legata al settore dei crediti dubbi e, a loro volta, come questi sono classificati dalla banca che ne ha in carico l’eventuale mutuo. I dettagli di questo aspetto, secondo Luca Olivieri, amministratore delegato di RES Credit Management (società facente capo al Gruppo Frascino e partecipata dal Gruppo Tecnocasa), vanno analizzati in modo approfondito.

Sempre più rilevante il ruolo degli specialisti

Si possono scoprire, spiega, “solo scomponendo i dati aggregati” e contestualizzandoli con i trend del mercato dei crediti dubbi “si possono identificare alcune dinamiche che avranno un impatto significativo nei prossimi anni per il sistema bancario, per gli investitori istituzionali, per le società di recupero crediti e per i debitori stessi”. Per tutti questi motivi, sostiene ancora, “appare, infatti, evidente come il coinvolgimento di soggetti specializzati nella pubblicizzazione delle aste e, parallelamente, nella gestione stragiudiziale del credito, possa apportare benefici a tutti i soggetti coinvolti”.

In Lombardia e Sicilia il numero maggiore di aste nel 2019

Dai dati Astasy emerge che la distribuzione geografica delle aste immobiliari non è omogenea sul territorio. La concentrazione è nelle regioni del Nord (46%), seguita dal Centro (24%), dal Sud (18%) e dalle Isole (12%). Le prime cinque regioni per numero di esecuzioni giudiziarie coprono oltre il 51% del totale: Lombardia con il 18,7%, a seguire la Sicilia (9,4%), L’Emilia-Romagna (8,7%) Toscana e Lazio (ca. 7% ciascuna) con le prime 17 province che, da sole, pesano per circa il 40% del totale nazionale.

Il 70% ha riguardato immobili residenziali

Quanto alle tipologie, la scomposizione mostra un quadro in cui quasi il 70% dei lotti in asta è residenziale, mentre il 10% è rappresentato da immobili industriali e commerciali, il 5% da negozi, uffici, laboratori e magazzini. Un significativo 11% è composto dall’eterogenea tipologia dei terreni, agricoli ed edificabili, mentre il rimanente 4% è costituito da strutture ricettive e a destinazione specifica (cinema, teatri, ecc).

Il 90% ha un valore base d’asta inferiore ai 250mila euro

Arrivando all’elemento più interessante, ovvero il prezzo di base delle aste, si scopre che il 90% dei lotti in asta ha un valore di base asta inferiore a 250mila euro (in totale ca.12 miliardi). Nel dettaglio, l’8% dei lotti ha valore di base asta inferiore a un milione di euro (in totale 7.6 miliardi) e solo il 2% è costituito da beni il cui valore di base in asta è superiore a un milione di euro (in totale 8.7 miliardi).

Le procedure esecutive continueranno ad essere elevate

È rilevante ricordare, prosegue Olivieri “come nel 2017-2019 si sia assistito da un lato a un importante piano di risanamento del sistema bancario italiano, dall’altro a un significativo aumento di importanza delle società di recupero crediti nel meccanismo del recupero giudiziale dei crediti ipotecari, dovendo esse dare impulso ai business plans di investitori istituzionali e cartolarizzazioni. È quindi possibile immaginare che il numero delle procedure esecutive continui a rimanere elevato, anzi possa ricevere nuovo impulso dalle procedure che, si assume, siano state avviate negli scorsi due anni”.

La percentuale di successo rimane sotto il 30%

“Sempre in ottica prospettica, - aggiunge Olivieri - tenendo a mente che la percentuale di successo delle aste immobiliari rimane sotto il 30%, assume maggiore importanza il ruolo di soggetti specializzati nella gestione delle garanzie immobiliari, come RES Credit Management. L’eterogeneità degli immobili in asta e la loro dispersione sul territorio nazionale pongono problemi operativi significativi alle società di gestione del credito tradizionale che sempre più cercano l’assistenza di soggetti specializzati con la capacità di operare in maniera ramificata su tutto il territorio nazionale e su ogni tipologia di immobile”. L’opportunità di partecipare a un’asta immobiliare è aperta a tutti.

A cura di: Fernando Mancini

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