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Adesso sono i giovani a trainare il mercato dei mutui

Due garanzie pubbliche su tre vanno agli under 36. Il mercato dei mutui sta conoscendo una nuova stagione che vede protagonisti i giovani, grazie all'ombrello protettivo statale e a tassi di finanziamento particolarmente contenuti. Un'opportunità anche di crescita sociale.

29/12/2021
agente finanziario illustra a una giovane coppia la politica dei prestiti
I giovani trainano il mercato dei mutui

Un primato che sarebbe stato impossibile da immaginare anche solo qualche mese fa. I giovani sono diventati i protagonisti del mercato italiano dei mutui, assorbendo la maggior parte delle richieste avanzate alle banche.

Un fatto nuovo che ha anche una grande valenza sociale perché sono proprio i giovani coloro che maggiormente esprimono il bisogno di andare a vivere una casa in proprietà, ma finora spesso erano frenati dalla carenza di risparmi sul conto corrente e soprattutto dalla mancanza di adeguate garanzie sulla solvibilità futura a fronte di contratti di lavoro di frequente precari. Con il risultato che molti rimanevano anni e anni in affitto, magari pagando un canone superiore alla rata necessaria per il mutuo.

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La svolta

Il cambio di rotta è arrivato con il Decreto Sostegni bis, che ha alzato la garanzia pubblica sui mutui concessi agli under 36 portandola dal 50% (oggi è la copertura offerta a tutti i cittadini, senza limiti d’età) all’80% della somma finanziata. Inoltre, il provvedimento legislativo ha eliminato per questa categoria di richiedenti l’imposta di registro (solitamente ammonta al 2% del valore catastale), l’imposta ipotecaria (50 euro per acquisto da privato e 200 euro per acquisto da impresa), l’imposta catastale (50 euro per acquisto da privato e 200 euro per acquisto da impresa) e quella sostitutiva sul mutuo (pari allo 0,25%).

Vengono eliminati anche il credito di imposta di pari importo sull’Iva (4% sulla prima casa se comprata dal costruttore) con un meccanismo di compensazione sulle somme dovute a titolo di Irpef in dichiarazione dei redditi.

Questo con la conferma della detraibilità, secondo le normali agevolazioni riservate ai mutui prima casa, degli interessi passivi e degli altri oneri relativi al mutuo, fino al 19% dell'importo sostenuto e per un massimo di 4mila euro all’anno.

Sentendo le spalle più protette, le banche hanno così iniziato a concedere finanziamenti per l’acquisto della prima casa fino al 100% del prezzo, cosa che mai (salvo rare eccezioni) si era vista in passato. E tra i giovani si è scatenata la corsa a chiedere il mutuo, complice la situazione dei tassi eccezionalmente bassa e la consapevolezza che questa situazione non potrà durare ancora a lungo, soprattutto se persisterà un’inflazione elevata, che costringerebbe la Bce a rialzare i tassi ufficiali.

I numeri

Sta di fatto che oggi due mutui su tre di quelli coperti dalla garanzia pubblica viene erogato proprio ad under 36 (categoria nella quale rientrano anche le coppie, di cui almeno uno dei due risponda al requisito anagrafico), con un Isee inferiore ai 40mila euro. Con la condizione che il finanziamento concesso sia relativo all’acquisto dell’abitazione principale per un importo massimo di 250mila euro. Non è richiesto un reddito minimo per accedervi, né un contratto a tempo indeterminato, anzi al beneficio possono accedere anche i disoccupati.

Questi numeri confermano le rilevazioni di MutuiOnline.it, dalle quali emerge che gli under 36 sono ormai al 49% delle erogazioni totali (e nell’85% dei casi c’è la garanzia pubblica) contro il 28% di un anno fa.

Per ottenere la garanzia pubblica occorre presentare domanda apposita direttamente alla banca o all’intermediario finanziario al quale si richiede il mutuo. Sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze è possibile scaricare la documentazione utile per la presentazione della richiesta.

A cura di: Luigi dell'Olio

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