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Domanda di mutui: a giugno torna il segno più

Si inverte a giugno il corso della domanda di mutui, che dopo 15 mesi consecutivi caratterizzati dal segno meno torna in territorio positivo con un +3,6%. A rilevarlo è il Barometro CRIF, il Sistema di Informazioni Creditizie della Centrale Rischi Finanziaria che raccoglie i dati relativi a oltre 85 milioni di posizioni creditizie.
La dinamica registrata durante il primo semestre resta però caratterizzata da una performance negativa, che l’indagine quantifica in un -4,4% rispetto agli stessi sei mesi del 2017. “Finalmente a giugno”, spiega Simone Capecchi, Executive Director di CRIF, “si torna a vedere una dinamica positiva anche grazie al costante ridimensionamento del peso delle surroghe. Andamento positivo che peraltro si riflette anche sulla crescita dell’importo medio richiesto e sull’allungamento dei piani di rimborso. Ovviamente un singolo mese non può rappresentare un indicatore assoluto di una vera e propria inversione di tendenza ma, certamente, la componente dei nuovi mutui è destinata a consolidarsi ulteriormente, sostenuta dal miglioramento delle condizioni economiche delle famiglie e da tassi di interesse ancora appetibili”.
Tornano a salire anche le somme richieste
Dopo il calo registrato a maggio, l’importo medio domandato fa segnare un +0,9% e si attesta sui 126.094 euro. Quasi un terzo delle richieste, il 29,5%, è per un importo che va dai 100.000 ai 150.000 euro, seguito per il 26,2% dalle somme entro i 75.000 euro. Nel confronto con le rilevazioni dello scorso anno si segnala un leggero spostamento verso classi di importo più elevato, riconducibile primariamente al ridimensionamento del peso delle surroghe, che per natura si caratterizzano per cifre più contenute rispetto ai nuovi prestiti.
Una panoramica sui piani di rimborso
Il 22,2% del campione rilevato richiede un mutuo per una durata dai 26 ai 30 anni, una percentuale che si ripete per il periodo 21-25 anni, mentre l’ammortamento più gettonato è quello tra i 16 e i 20 anni, con il 26% della domanda totale (+1,8% rispetto a 12 mesi prima). Complessivamente oltre il 72% delle richieste prevede un piano di rimborso superiore ai 15 anni, mentre quelle con durata inferiore ai 5 anni, dove tipicamente si concentrano i mutui di sostituzione, hanno un peso sempre meno significativo segnando lo 0,6%.
L’età di chi richiede un prestito per la casa
Il 34,6% dei futuri mutuatari ha un’età compresa tra i 35 e i 44 anni, un intervallo che perde l’1,1% rispetto a un anno fa. Si rafforza invece la fascia più giovane 25-34 anni, in crescita dello 0,7% (ora al 25,2%), mentre i 45-54enni occupano una percentuale del 24,1% del totale del campione. Ricordiamo che negli ultimi anni le banche hanno pensato ad alcune soluzioni per venire incontro ai giovani aspiranti mutuatari e lo stesso Stato è intervenuto con provvedimenti che favoriscono l’accesso al credito alle categorie più in difficoltà, come ad esempio il Fondo di Garanzia per la prima casa.
Si compra soprattutto con un mutuo
Il finanziamento consente l’acquisto della casa anche a chi non dispone della somma necessaria per l’acquisto dell’immobile. Secondo la Banca d’Italia, 8 case su 10 vengono acquistate con il mutuo e il rapporto fra prestito e valore dell’immobile resta su valori elevati, intorno al 75%. In più, i tassi ai minimi storici rendono l’indebitamento meno gravoso per le famiglie rispetto al passato, specialmente per periodi brevi che trovano nel tasso variabile la soluzione di ammortamento più giusta da sottoscrivere. Tuttavia, come rileviamo anche nella news “Niente ferma la discesa dei tassi di interesse” si continuano a preferire i mutui a rata costante, con i dati dell’Osservatorio MutuiOnline.it che li colloca all’81,6% delle richieste totali.
Un esempio di prestito per la casa
Ricordiamo che il modo giusto per risparmiare sulla scelta del finanziamento è di confrontare le offerte. Su MutuiOnline.it è possibile trovare quotidianamente il miglior mutuo per finalità oppure effettuare una simulazione tramite un semplice form da compilare con i dati essenziali dell’immobile e della persona richiedente: in pochi secondi il sistema individua la soluzione più economica in base al profilo di utente.
Solo a titolo di esempio, supponendo di valutare un finanziamento di 100.000 euro a 25 anni per un valore della prima casa che si trova nella provincia di Roma del valore di 200.000 euro, la soluzione migliore a tasso fisso il 16 luglio è quella offerta da Intesa Sanpaolo. La rata da corrispondere sarà di 407,02 euro al Tan dell’1,68% e Taeg 1,88%. Le spese di istruttoria sono di 550 euro, quelle di perizia di 320 euro. I tassi sono in promozione esclusiva su MutuiOnline.it e scontati dello 0,9% rispetto alle condizioni economiche riportate nelle Informazioni Generali vigenti al momento della stipula del mutuo. Per l’erogazione del prestito non è obbligatoria l’apertura del conto corrente presso la stessa Banca.
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