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Mutui e giovani senza impiego fisso: è davvero incompatibilità?

La nuova era dei mutui vede un atteggiamento di apertura delle banche in un nuovo clima di riconquistata fiducia, con prodotti ad hoc pensati per i più giovani e formule studiate per chi non ha grandi budget a disposizione. Ma nel concedere un finanziamento che impegna per lunghi anni, di fatto sembra che la situazione sia molto meno facile di quanto possa apparire.
Per capirlo, basta guardare i dati dell’Osservatorio di giugno di MutuiOnline.it, secondo i quali nel secondo trimestre dell’anno ben l’85,8% dei mutui è stato concesso a richiedenti con un impiego a tempo indeterminato, mentre solo poco più del 10% delle erogazioni sono andare a soddisfare la domanda di liberi professionisti e lavoratori autonomi, la cosiddetta “generazione non bancabile”, che difficilmente accederà a un finanziamento nonostante le condizioni siano le più vantaggiose di sempre.
Un dato in forte contrasto con l’attuale situazione del mercato del lavoro, perché a ben guardare coloro che hanno smesso di essere dipendenti e di avere un lavoro sicuro sono sempre di più e gli stessi dati Istat sull’occupazione dicono come “su 100 occupati negli ultimi 12 mesi, 1 è permanente, 4 sono autonomi e 95 sono a termine”.
In una recente intervista riportata nella nostra news "Mutuo: l’Italia non è un paese per giovani" a Roberto Anedda, direttore marketing del Gruppo MutuiOnline.it commenta così a Linkiesta la situazione: “la banca in maniera asettica e distaccata si limita di volta in volta a valutare la posizione lavorativa e reddituale della persona che si presenta a chiedere il mutuo e chi arriva con un primo contratto, magari a tempo determinato, avrà molte meno probabilità di accedere a un mutuo rispetto a chi magari ha anche avuto più contratti, però continuativi, e riesce a dimostrare di avere un’entrata che prosegue nel tempo e che potrebbe evolvere anche in meglio”.
I Millennials e la casa
Nella stessa news di sopra scriviamo come diversi sono i cambiamenti sociali e culturali che condizionano il mercato degli immobili e la sua crescita e che hanno trasformato letteralmente il pubblico degli acquirenti di case. Una profonda trasformazione della società rivela la debolezza delle fasce più giovani, che impiegano molto più tempo per iniziare a lavorare in maniera stabile, affrancandosi sempre più tardi dalla famiglia.
I giovani che oggi dispongono di almeno il 20% del prezzo di un immobile sono veramente pochi, visti gli stipendi inferiori di quasi il 20% rispetto ai loro coetanei degli anni Ottanta. In più, nell’epoca della condivisione fare uso di una casa, oggi in una città, domani probabilmente da un’altra parte del mondo vista la precarietà dei posti di lavoro, conviene di più che acquistarla.
La cultura della casa è tuttavia molto radicata nelle famiglie italiane e continua a costituire un traguardo importante da raggiungere, ma come conciliare una situazione sempre più precaria dei giovani con l’esigenza di vedersi riconoscere dalla banca la fiducia necessaria per ottenere un prestito? Cerchiamo di capirlo qui.
Come fare per non vedersi rifiutare una domanda di mutuo
Le soluzioni di fatto sono ben poche e quelle che ci sono prevedono che un giovane abbia le spalle in qualche modo coperte, dai genitori oppure da una persona molto vicina, che possa in qualche modo garantire per lui. Ma ci sono anche altri casi in cui si può affrontare la richiesta di garanzia della banca.
Nella nostra news di qualche tempo fa "Come richiedere un mutuo senza busta paga?" ricordiamo ancora che nel caso si richieda un mutuo senza disporre di una busta paga dimostrabile occorre fornire la garanzia di un reddito sufficiente ad adempiere al pagamento delle rate ogni mese. Se questa garanzia non dovesse sussistere, le soluzioni alternative sono essenzialmente due:
- la presenza di un cointestatario, una persona di fiducia o un parente con un reddito dimostrabile che abbia la funzione di “coobbligato”, vale a dire che paghi il mutuo insieme all’intestatario;
- la presenza di un garante, colui che interviene nel momento in cui chi richiede il mutuo non sia in grado di pagare le rate.
Il caso più frequente di garante è quello dei genitori che aiutano il figlio nell’investimento. Qualora il genitore che presta la sua garanzia sia pensionato, la condizione perché la banca accetti il garante del mutuo è che questo abbia i requisiti minimi di affidabilità finanziaria, sia in termini reddituali, sia in termini patrimoniali. Solitamente l’età massima fissata per un garante di un mutuo è di 75 anni alla scadenza del finanziamento, che per molti istituti è stata innalzata a 80/85 anni. In caso di morte, l’impegno del garante passa agli eredi.
Il Fondo di garanzia prima casa
Un’ulteriore possibilità per cercare di ottenere un mutuo pur non disponendo delle garanzie necessarie richieste dalla banca è ricorrere al Fondo di garanzia prima casa, concesso dallo Stato nella misura del 50% della quota capitale per mutui ipotecari finalizzati all’acquisto di immobili, per la ristrutturazione o l’accrescimento dell’efficienza energetica di unità immobiliari da adibire a prima casa, su un importo massimo di 250 mila euro.
Come riportiamo anche in "Come acquistare casa: agevolazioni 2018" contrariamente a quanto previsto in passato, il Fondo è rivolto a tutti i cittadini, salvo che il richiedente, alla data di presentazione della domanda di mutuo, non sia proprietario di altri immobili a uso abitativo (fanno eccezione quelli acquistati per successione mortis causa). È invece previsto un tasso calmierato del finanziamento per le seguenti categorie:
- giovani coppie (dove almeno uno dei due componenti non abbia superato i 35 anni);
- nuclei familiari monogenitoriali con figli minori;
- giovani di età inferiore ai 35 anni titolari di un rapporto di lavoro atipico;
- conduttori di alloggi di proprietà degli IACP, comunque denominati.
La domanda di accesso al Fondo va presentata direttamente alla Banca o all’intermediario finanziario aderente all’iniziativa cui si richiede il mutuo, utilizzando l’apposita modulistica per la richiesta di accesso al Fondo di garanzia per la prima casa. Gli elenchi delle banche aderenti al Protocollo presso le quali richiedere le garanzie statali sono disponibili sul sito della Consap, oltre che sul sito dell’ABI.
L’importanza di scegliere un mutuo alle condizioni più vantaggiose del mercato
Va da sé che quando si sta per chiedere un mutuo è molto importante avere le idee chiare sul rapporto rata/reddito e sulla tipologia di finanziamento più indicata alle proprie esigenze.
Di grande aiuto può essere l’utilizzo degli strumenti di calcolo messi a disposizione da MutuiOnline.it, il portale leader in Italia della comparazione online, forte della partnership di ben 44 istituti di credito tra i primari in Italia. In pochi click è possibile calcolare la rata del mutuo, il Taeg, il piano di ammortamento, il risparmio fiscale.
Se invece si desidera prendere visione dei mutui più convenienti ogni giorno sul mercato a tasso fisso, variabile o misto, è sempre possibile consultare la sezione mutuo migliore del giorno oppure fare delle simulazioni veloci, sicure e completamente gratuite.
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