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Derivati sui tassi

I derivati sono dei contratti dove l’oggetto non è lo scambio di un bene, una merce o una valuta ma la loro quotazione ad una data futura, per assicurarsi il rischio di perdite dalle fluttuazioni dei mercati.

banconote con grafico
I derivati sui tassi

Un derivato è un contratto il cui valore è determinato da quello di un prodotto sottostante come possono essere le materie prime, i titoli di stato, le azioni, gli indici dei mercati finanziari o anche l’andamento tassi di interesse. L’oggetto del prodotto finanziario non sarà dunque lo scambio del bene individuato, ma bensì il suo valore che deriva dagli andamenti delle quotazioni su un determinato mercato a una scadenza prestabilita. La funzione dei derivati è quella di affiancare e assicurare l’acquisto di un bene quotato dalle perdite speculative che si possono verificare nei mercati, tuttavia, essendo a loro volta oggetto di contrattazione dedicata, possono essere scambiati indipendentemente dal bene sottostante con una logica speculativa e non assicurativa come l’originaria funzione.

Esistono varie tipologie di derivati, ma i principali sono:

  • Future: sono contratti dove l’acquirente e il venditore si impegnano a scambiarsi una determinata quantità di una attività sottostante a un prezzo prefissato e con una regolazione differita a una data futura. In Italia i future sono negoziati sul mercato IDEM di Borsa Italiana Spa;
  • Option: sono contratti dove l’acquirente del contratto, a fronte del pagamento del premio, decide se esercitare la facoltà, l’opzione appunto, di dare corso al contratto o meno a secondo della convenienza sulla quotazione a scadenza del bene sottostante;
  • Swap: sono dei contratti a termine scambiati sui mercati con i quali le banche si scambiano flussi di cassa o pagamenti legati a tassi di interesse predeterminati con scadenze in date prestabilite.

Nello specifico del settore del mutuo ipotecario sono rilevanti gli Swap tra banche, che determinano giornalmente l’indice IRS o EURIRS, correntemente impiegato come la base di calcolo del costo del denaro a carico di chi richiede un mutuo tasso fisso. In prossimità della stipula del mutuo alla quotazione IRS rilevata andrà sommato lo spread praticato dalla banca per procedere al calcolo rata mutuo, in relazione all’importo del finanziamento richiesto e alla durata concordata.

Ultimo aggiornamento settembre 2023

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