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Mutui e taglio dei tassi Bce: ecco perché conviene la surroga
Più di una richiesta su tre di mutuo è per una surroga. La portabilità del mutuo conviene perché, con i tassi di interesse in calo, permette di abbassare la rata mensile. Il maggiore risparmio è alla base del boom di richieste per il trasferimento di un finanziamento ipotecario in corso da una banca a un’altra.

La discesa dei tassi di interesse fa salire il ricorso alla surroga. Il trasferimento del mutuo da una banca a un’altra è una mossa utile per abbassare la rata mensile che si sta pagando per un finanziamento ipotecario.
Il cambio di banca permette di trovare un mutuo più conveniente rispetto a quello in corso e stipulato in passato. La portabilità del mutuo comporta la rinegoziazione del contratto a condizioni più favorevoli a livello di tasso, di durata residua e di importo da pagare mensilmente per la restituzione del prestito ottenuto. L’operazione è completamente gratuita: non prevede né spese notarili, né costi amministrativi, né commissioni bancarie.
Fermo restando che una banca è libera di accettare o meno la richiesta di surroga, lo spostamento del mutuo da un istituto di credito a un altro consente il passaggio dal tasso variabile al tasso fisso (e viceversa), con quest’ultimo al momento ancora più economico del primo. Sebbene anche il variabile sia in calo, dopo i quattro tagli del costo del denaro varati dalla Bce nel 2024.
Sono questi i motivi che hanno spinto tanti mutuatari, nel corso di quest’anno, a ricorrere alla surroga per risparmiare sulla rata mensile. L’Osservatorio di MutuiOnline.it ha accertato che, sul totale delle richieste di mutuo, più di una su tre è per una surrogazione del mutuo. Nel 2024 questa quota è cresciuta al 34,1%, nel 2023 era al 31,2% e nel 2022 era al 22,1%. Stringendo il focus solo al quarto trimestre di quest’anno, la percentuale è aumentata ulteriormente, arrivando al 34,8%.
Confronta le offerte di surroga a tasso fisso:
MUTUO BBVA | |
---|---|
TAN: | 2,99% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 0,00 Perizia: € 0,00 |
TAEG: | 3,13% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 554,10 (mensile) |
MUTUO DOMUS FISSO | |
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TAN: | 3,12% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 0,00 Perizia: € 0,00 |
TAEG: | 3,29% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 560,62 (mensile) |
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MUTUO CREDIT AGRICOLE GREENBACK | |
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TAN: | 3,06% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 0,00 Perizia: € 0,00 |
TAEG: | 3,31% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 557,61 (mensile) |
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La strada in discesa dei tassi proseguirà nel 2025
Il ritocco all’ingiù dei tassi di interesse sui mutui non si ferma neanche in quest’ultimo mese del 2024. Così come la parabola discendente ha contrassegnato tutto l’anno, da gennaio a oggi. Anzi, nell’arco di questi dodici mesi ha subito anche un’accelerazione.
A imprimergliela è stato l’allentamento della politica monetaria da parte della Bce. I tagli del costo del denaro di giugno, settembre, ottobre e dicembre sono sempre stati salutati dai mercati con una serie di ribassi dei tassi (anche in anticipo rispetto alle decisioni assunte a Francoforte), rendendo i mutui meno pesanti per i bilanci domestici.
Con l’inflazione orientata verso l’obiettivo del 2% nell’Eurozona, con un’economia che fatica a correre in Europa, con la necessità di ridare fiato ai consumi di famiglie e imprese, tra gli analisti prende quota la sensazione che la Banca centrale europea possa varate altre tre riduzioni dei tassi nel 2025. Con tre tagli da 25 punti base ciascuno entro dicembre del prossimo anno, potremmo assistere al riequilibrio del tasso variabile con il tasso fisso.
Fisso e variabile: ecco quali sono le migliori offerte
Intanto, anche a novembre 2024, il tasso fisso è rimasto ancora più economico del variabile, anche se entrambi hanno proseguito la loro discesa.
Secondo l’Osservatorio di MutuiOnline.it, il miglior TAN fisso per un mutuo a 20 e 30 anni è segnalato al 2,51% (era al 2,90% a fine 2023), mentre il miglior TAN variabile è dato al 3,64% (era al 4,64% a dicembre dell’anno scorso).
Più nel dettaglio: a novembre 2024, il tasso medio dell’Euribor 1 mese è stato del 3,07%, l’Euribor 3 mesi al 3,01% (l’Euribor è l’indice di riferimento per i contratti variabili). Più vantaggiosi l’IRS 10 anni al 2,33%, l’IRS 20 anni al 2,32%, l’IRS 30 anni al 2,10% (l’IRS è il parametro di riferimento per il tasso fisso).
Alla luce dell’evidente convenienza rispetto al variabile, nel 2024 il 99,2% dei richiedenti un mutuo si è orientato verso il tasso fisso, che attualmente rappresenta un porto sicuro per i consumatori.
Le offerte di mutuo surroga a tasso fisso:
Banca | Tasso | Rata | Taeg |
---|---|---|---|
BBVA | 2,99% | € 554,10 | 3,13% |
Intesa Sanpaolo | 3,12% | € 560,62 | 3,29% |
Crédit Agricole Italia | 3,06% | € 557,61 | 3,31% |
BPER Banca | 3,35% | € 572,28 | 3,48% |
Banca Monte dei Paschi di Siena | 3,31% | € 570,24 | 3,52% |