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La stretta sulle detrazioni coinvolge anche i mutui: le novità dal 2025
Arriva la stretta sulla possibilità di dedurre i costi legati ai mutui. La manovra di Bilancio, nella bozza all'esame del Parlamento, prevede un plafond di detrazioni limitato per i redditi superiori medio-alti e alti, con l’ammontare legato anche ai carichi familiari.

La scelta non è ancora definitiva, dato che la parola finale spetta al Parlamento, che dovrebbe varare la manovra entro le prossime due settimane, ma il quadro appare delineato. Il taglio alle detrazioni per i redditi superiori a 75 mila euro interesserà anche i mutui per l’acquisto della prima casa. Con la risorse che dovrebbero contribuire a ridurre il cuneo fiscale per i redditi medio-bassi.
Come funzionerà il plafond
La bozza di manovra del Bilancio 2025, approvata dal Consiglio dei Ministri, prevede un plafond di detrazioni limitato per i redditi superiori medio-alti e alti, con l’ammontare legato anche ai carichi familiari. Per fare un esempio, chi ha più di due figli a carico, potrà contare su detrazioni annuali fino a 14 mila euro, mentre i single non potranno andare oltre quota 7 mila, con soglie intermedie per le altre categorie. Mentre, per i contribuenti oltre i 100 mila euro di reddito il tetto con più di due figli a carico sarà di 8 mila euro, la metà per chi non ha figli a carico.
Confronta le offerte di mutuo prima casa:
MUTUO BBVA | |
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TAN: | 3,05% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 150,00 Perizia: € 200,00 |
TAEG: | 3,24% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 424,31 (mensile) |
MUTUO GIOVANI | |
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TAN: | 3,07% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 750,00 Perizia: € 320,00 |
TAEG: | 3,26% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 425,39 (mensile) |
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MUTUO A TASSO FISSO ACQUISTO | |
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TAN: | 3,10% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 300,00 Perizia: € 200,00 |
TAEG: | 3,31% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 427,02 (mensile) |
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L’importo degli interessi sui mutui
Nel calcolo rientreranno anche le spese per i mutui e per l’istruzione, mentre resteranno escluse quelle per la salute, prima voce delle tax expenditures ogni anno, con cifre tra i 23 e i 25 miliardi di euro.
Lo scorso anno gli interessi sui mutui derivanti dall’acquisto dell’abitazione principale sono stati portati in detrazione da 4,3 milioni di contribuenti, per una media di 1.112 euro. Resta da capire quanti rientrano nella fascia superiore ai 75 mila euro e quanti non “scaricheranno” questa voce dato che avranno già raggiunto il massimale con altre voci. Verosimilmente il risparmio per le casse dello Stato sarà nell’ordine di qualche centinaia di milioni di euro.
La manovra non impatterà comunque sulle spese passate collegate a detrazioni: quindi chi stipula un contratto di mutuo prima casa entro il 31 dicembre 2024 può continuare a detrarre gli interessi senza dover tener conto del plafond. Lo stesso vale per le spese di riqualificazione energetica degli edifici e di manutenzione ordinaria sostenute fino al 2024 compreso.
Cresce l’importanza della comparazione per ottenere risparmi
Dato lo scenario, cresce l’importanza di non fermarsi alla prima offerta di mutuo, bensì di valutarne una pluralità, in modo poi da scegliere quella più conveniente per le proprie esigenze. Il ricorso a un comparatore può aiutare in tal senso. A ottobre, segnala l’Osservatorio di MutuiOnline.it, il Tan medio del fisso si è attestato al 2,90%, ma mettendo a confronto le diverse offerte è possibile ottenere anche il 2,55%.
Quanto al variabile, la media è stata del 4,06%, mentre per la migliore condizione è stata del 3,68%. Questo a considerare i mutui tradizionali, dato che se invece si opta per un mutuo green, di quelli cioè che finanziano l’acquisto di immobili ad alta efficienza energetica o la ristrutturazione dell’esistente, si possono ottenere sconti fino a 35 punti base. Questo tipo di finanziamento viene offerto a condizioni più favorevoli proprio per incentivare il risparmio energetico e ammodernare il patrimonio immobiliare e perché gli istituti sanno che, in caso di difficoltà con il rimborso, possono rivalersi su un asset di maggior valore rispetto a un immobile a scarsa efficienza energetica.
La parola torna alla Bce
La riduzione dei tassi amplia le possibilità di accesso ai finanziamenti. Un processo destinato a rafforzarsi nei mesi a venire, soprattutto se l’inflazione continuerà a seguire la traiettoria degli ultimi trimestri. A ottobre il carovita è cresciuto del 2,0% nell’Eurozona, sostanzialmente in linea con gli obiettivi statutari della Bce. Questo lascia un nuovo spiraglio di taglio ai tassi nella seduta del 12 dicembre, quando saranno disponibili anche i dati relativi all’inflazione nel mese di novembre. Poi si navigherà a vista, con l’Eurotower che ha fatto sapere di non voler prendere impegni sin da ora, rimandando ai dati macro che arriveranno via via arriveranno dal fronte macroeconomico.
I migliori mutui a tasso fisso oggi:
Banca | Tasso | Rata | Taeg |
---|---|---|---|
BBVA | 3,05% | € 424,31 | 3,24% |
Intesa Sanpaolo | 3,07% | € 425,39 | 3,26% |
Banca Sella | 3,10% | € 427,02 | 3,31% |
Webank | 3,21% | € 433,01 | 3,31% |
Crédit Agricole Italia | 3,00% | € 421,60 | 3,34% |
Credem | 2,96% | € 419,45 | 3,34% |
BNL - Gruppo BNP Paribas | 2,90% | € 416,23 | 3,35% |
Banco BPM | 3,11% | € 427,56 | 3,37% |
Banca Monte dei Paschi di Siena | 3,16% | € 430,28 | 3,47% |
Banco di Desio e della Brianza | 3,37% | € 441,82 | 3,59% |