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La Bce aumenta ancora i tassi: cosa succede ai mutui?
La Bce ha alzato ancora i tassi. Presto la politica monetaria dell'Istituto di Francoforte avrà nuove ricadute sui tassi di interesse applicati ai mutui. Ecco perché confrontare le offerte delle banche e delle società finanziarie rappresenta l'unica strada per ottenere risparmi considerevoli.

Aumentano ancora i tassi Bce. La Banca Centrale ha deliberato infatti, un ulteriore aumento dello 0,25%: il tasso ufficiale è arrivato al 4,00%. Tra qualche settimana il provvedimento preso dall’Istituto di Francoforte sarà già evidente sul mercato dei mutui. Solo un anno fa i tassi di interesse erano ai minimi storici.
In futuro, almeno per il momento, non sono previste pause in tal senso. Dall’Eurotower fanno sapere, infatti, che molto probabilmente si registreranno rialzi dei tassi anche a luglio. La strada intrapresa dalla Fed americana di fermare i tassi per valutare l’impatto sull’economia non sembra essere condivisa dalla Banca centrale guidata da Christine Lagarde.
In una nota la Bce ha fatto sapere che l’intenzione del consiglio direttivo è garantire un ritorno dell'inflazione all'obiettivo del 2% nel medio termine. Il mese scorso l’inflazione nell’Eurozona era a quota 6,1%, tre volte di più rispetto all’obiettivo della Banca centrale, ma comunque in calo rispetto alla fine del 2022.
Gli effetti sul mercato dei mutui
Il mercato dei mutui sarà condizionato senza alcun dubbio dalle nuove decisioni prese dalla Bce. A fare i conti con il nuovo ritocco dei tassi di interesse saranno in particolare coloro che hanno sottoscritto un mutuo a tasso variabile. Possono invece dormire sonni sereni i titolari dei mutui a tasso fisso. È l’ultimo Osservatorio di MutuiOnline.it a rivelare che il Tan medio di un mutuo a tasso fisso si attesta al 3,70%, ma l’offerta migliore non va oltre il 2,99%. Nel caso dei mutui a tasso variabile il Tan medio è pari al 4,36%, mentre l’offerta migliore si attesta al 3,70%. Confrontare le varie offerte delle banche resta l’unica strada per ottenere un certo risparmio e scegliere il finanziamento più adatto alle proprie esigenze.
L’analisi svela anche che le richieste di mutui sono per la maggior parte finalizzate all’acquisto prima casa. in lieve salita anche le surroghe. “La Bce vuole giustamente rimarcare a più riprese la sua indipendenza verso la Fed, ma non può fare i conti solo con l'inflazione, deve guardare anche alla velocità relativa dell'economia europea rispetto a quella americana (più lenta la prima) dove diventano sempre più concreti i rischi di una recessione imminente di tutta la regione, con una Germania già in recessione tecnica nell'ultimo quarter”, fa sapere Alessio Santarelli, Direttore generale della divisione Broking del gruppo MutuiOnline, che aggiunge che “confrontando le offerte si riesce a trovare il tasso fisso anche sotto il 3%”.
I mutui a tasso fisso dominano la classifica
Oggi i tassi fissi sono più vantaggiosi dei variabili: le richieste dei mutui a tasso variabile si sono infatti dimezzate. Si è passati dal 14,7% del primo trimestre dell’anno a 7,6% del trimestre in corso. I mutui a tasso fisso coprono oggi il 91,2% delle richieste. Si tratta del dato più alto degli ultimi quattro anni. Chi oggi preferisce la sicurezza del tasso fisso per evitare di versare importi troppo elevati per le rate può confrontare i migliori mutui a tasso fisso e scegliere il finanziamento più adatto alle proprie esigenze.
Prendiamo il caso di un immobile dal valore di 200.000 euro e supponiamo che l’LTV sia pari al 50%. Ipotizziamo che a far richiesta del mutuo a tasso fisso per comprare casa sia un 30enne di Milano e che la durata del finanziamento sia pari a 30 anni. Tra le migliori proposte del momento c’è Mutuo Promo Tasso Fisso di BPER Banca. La rata mensile è pari a 435,21 euro (Tasso fisso 3,25% e Taeg 3,44%). Questo mutuo è dedicato a chi alla scadenza non ha più di 75 anni.
BPER MUTUO GIOVANI UNDER 36 CON FONDO DI GARANZIA CONSAP FISSO | |
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TAN: | 3,75% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 390,00 Perizia: € 280,00 |
TAEG: | 3,95% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 463,12 (mensile) |
Chi richiede oggi un mutuo
È soprattutto chi ha un reddito più alto a richiedere oggi un mutuo. Rispetto al secondo trimestre 2022, il reddito medio dei richiedenti è cresciuto di quasi 450 euro, arrivando a quota 2.761. Chi percepisce un reddito mensile sopra i 2mila euro arriva a coprire il 42,4% del totale dei richiedenti mutuo rispetto al 29,8% dello scorso anno. Il discorso cambia se si volge lo sguardo verso chi ha una disponibilità economica più limitata: al momento aspettano solo che i tassi possano diminuire. Uno scenario che al momento non si attuerà, secondo gli esperti, se non prima dell’inizio del 2024.
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