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Giù i prezzi delle case in Italia, su in quasi tutta Europa
In Europa i prezzi delle case registrano per lo più aumenti importanti. L'Italia invece realizza nel 2020 solo +1 per cento rispetto al 2019, risultato magro rispetto agli altri Paesi. Tuttavia dopo i cali degli anni scorsi, anche il recupero di un punto lascia ben sperare per la ripresa.

È la Turchia il Paese che, nell’ultimo anno, ha visto crescere maggiormente i prezzi delle case: +30,3% nel 2020 rispetto al 2019. A darne notizia, Knight Frank attraverso il suo Global House Price Index che ha analizzato l’andamento dei prezzi di 56 Paesi nel mondo e rivelato una media di aumenti del 5,6% per l’anno in questione, il più alto degli ultimi tre anni.
Quasi tutti i Paesi, circa l'89%, ha registrato un aumento dei prezzi nel 2020. Per quanto riguarda l’Europa, si rileva un forte gap tra Paesi con un indice altissimo, come l’Austria (+10%), la Germania (8%) e la Francia (6%) e territori come l’Italia con un modesto +1% o la Spagna con risultati negativi (-2%).
Secondo l’analisi di Knight Frank, alla base di questi risultati poco soddisfacenti ci sarebbero una serie di fattori, perché “in queste economie dell'Europa meridionale rigidi blocchi, aumento della disoccupazione e un surplus di offerta in alcune aree stanno portando a un'inflazione dei prezzi più debole”.
La situazione dei prezzi in Italia
Una crescita dell’1% dei valori dell’immobiliare nel nostro Paese in un anno come quello appena passato è stata quasi presa come un risultato buono, che lascia ben sperare per il futuro. C’è da dire, infatti, che questa visione ottimista arriva da anni di performance non brillanti dei nostri mercati, con numeri a dir poco non entusiasmanti, spesso negativi: un segno più in un momento di grande crisi, alla luce di questo, si può leggere come un segnale positivo.
Se poi andiamo ad analizzare l’andamento dei prezzi nel dettaglio, scopriamo che l’aumento dell’1% si riferisce al quarto trimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019, ma si riduce allo 0,4% se si guardano i dati del secondo semestre dell’anno rispetto al precedente. L’Italia si piazza dunque 50ma nell’elenco dei Paesi.
I prezzi nel resto del Mondo
Dopo i risultati eclatanti della Turchia, è la Nuova Zelanda che registra l’aumento più importante dell’indice dei prezzi di vendita, con il 19%. Seguono la Russia con il 14%, gli Stati Uniti con il 10%, il Canada e il Regno Unito entrambi con il 9%.
A far crescere la domanda ci sono i bassi tassi di interesse che arrivano da politiche monetarie caute adottate dalle Banche centrali, oltre a un mercato in grande fermento grazie al nuovo ruolo occupato dalla casa in questo ultimo anno di pandemia. Secondo l’agenzia Knight Frank, a determinare l’andamento futuro del mercato immobiliare ci sarà comunque la velocità di diffusione del vaccino, con la conseguente riaperture delle economie.
Le previsioni per il nostro mercato residenziale
La situazione dei mercati immobiliari in Europa è molto eterogenea, e Paesi come l’Italia risentono ad esempio del beneficio della riduzione dei tassi applicati ai mutui da parte delle banche. Un'ulteriore spinta può arrivare dalle politiche economiche messe in campo dal Governo per contrastare la crisi e la quantità di agevolazioni per chi ricorre ai bonus per la riqualificazione energetica della casa, in particolare il Superbonus 110%.
Riguardo a questo, alcune banche propongono formule che vanno oltre la cessione del credito e la concessione di un mutuo ristrutturazione, con un servizio affiancamento e consulenza ai clienti nel complesso processo amministrativo e burocratico che comporta la richiesta della maxi-detrazione.
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