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Conto alla rovescia per il Superbonus sulle case antisismiche
Chi ha intenzione di accedere al beneficio fiscale non può più perdere tempo. Occorre attivarsi da subito per centrare il termine del 30 giugno, data fino alla quale sarà possibile ottenere la detrazione del 110% rispetto a quanto speso per i lavori di messa in sicurezza.
Il tempo stringe per chi ha intenzione di comprare un’abitazione antisismica, ricorrendo alla demolizione seguita dalla ricostruzione. Secondo quanto stabilito dalla manovra di Bilancio 2022, per usufruire della detrazione al 110% occorre infatti siglare il rogito entro il 30 giugno prossimo. Infatti, successivamente il Sismabonus Acquisti scenderà al 75% se la demolizione consentirà un miglioramento di una classe di rischio, o all’85%, se il salto sarà doppio. Dunque, a un maggiore incremento del livello di sicurezza dell’immobile, corrisponderà un maggiore beneficio fiscale.
Evoluzione normativa
A differenza degli altri bonus casa, in questo caso il beneficio riguarda esclusivamente i casi in cui vi sia l'intervento di un’impresa per ricostruire edifici interi per ridurne il rischio sismico. Dunque non basta l'intervento su una singola abitazione. Anche i fondi d'investimento immobiliare possono gestire le operazioni di ristrutturazione (anche se affidandone la realizzazione a soggetti terzi specializzati mediante, ad esempio, contratti di appalto), ma a patto che l'oggetto dell'attività degli stessi sia la costruzione (o ristrutturazione) degli immobili.
La norma esiste dal 2013 e nel 2021 aveva visto un rafforzamento della soglia di detrazione al traino del Superbonus tradizionale (quello che consente il progresso di due classi in termini di efficienza energetica). Tuttavia l'ultima manovra di Bilancio ha esteso la vigenza di quest'ultimo fino alla fine 2023, lasciando la scadenza del primo al 30 giugno prossimo.
Le condizioni di accesso
Per accedere alla detrazione, l'immobile deve essere ubicato nei comuni ricadenti nelle zone classificate a rischio sismico 1, 2 e 3 e il beneficio va direttamente all'acquirente.
L'importo massimo di spesa detraibile è di 96mila euro e si può fruire dell'agevolazione anche mediante cessione del credito all'impresa venditrice, trasformando lo sconto fiscale in sconto sul prezzo di vendita dell'immobile oggetto di demolizione e ricostruzione. Ai fini dell'applicazione dell'agevolazione, è necessario che l'impresa che ha eseguito gli interventi proceda alla successiva vendita dell'immobile interessato entro 30 mesi dalla data di fine lavori.
Impatti sul territorio
Chi è interessato ad accedere al beneficio farebbe dunque bene a non perdere tempo. Al momento non sembrano esservi le condizioni per un intervento ad hoc che sposti più in là nel tempo la sua scadenza. Questo sebbene il Sismabonus Acquisti offra un beneficio importante negli sforzi di rigenerazione urbana indicati come una priorità del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza).
Anche se tra gli addetti ai lavori resta una flebile speranza in un'interpretazione estensiva da parte dell'Agenzia delle Entrate. Nel frattempo, meglio non fare affidamento su possibili interventi in tal senso.