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Come realizzare una copertura su balconi e terrazzi?
In aumento le richieste di case con spazi esterni quali terrazze, balconi, giardini. Quali permessi e autorizzazioni sono necessari per costruire verande, pergole, coperture in generale e trasformare questi spazi in ambienti vivibili e fruibili anche nei mesi più freddi?
Durante il lockdown della scorsa primavera gli italiani sono stati costretti a vivere le loro abitazioni con intensità e a condividerle 24 ore al giorno con tutti i componenti della famiglia. La convivenza forzata ha spinto ciascuno a ricercare un proprio spazio esclusivo all’interno della casa nonché a rivalutare l’importanza degli spazi esterni. A seguito dell’emergenza sanitaria pare, infatti, che le abitudini degli italiani circa il mercato immobiliare sono notevolmente cambiate: in aumento le ricerche di trilocali con balconi, terrazzi, cortili interni e giardini.
I prezzi delle case calano
Durante i mesi di lockdown, mentre le agenzie rimanevano chiuse, come del resto tutte le altre attività, sono aumentate a dismisura le ricerche online: coloro che avevano intenzione di acquistare casa nei mesi immediatamente precedenti l’arrivo del virus in Italia, infatti, non si sono dati per vinti e hanno fatto bene. Il prezzo medio degli appartamenti in vendita, in calo in gran parte d’Italia, insieme a tassi sui mutui eccezionalmente bassi, rendono questo momento storico molto favorevole per chi vuole comprare un'abitazione. La maggior parte delle persone vorrebbe una casa vicino a spazi verdi, giardini e parchi; addirittura molti milanesi sono disposti a lasciare la loro abitazione in città per spostarsi in periferia in una casa più grande e possibilmente con aree esterne e verdi.
Case con balconi e terrazzi: come realizzare una copertura
Un aspetto interessante per le persone che acquistano o hanno una casa con terrazzo è quello di poter realizzare una copertura per rendere il terrazzo fruibile anche nelle giornate di pioggia o nei mesi più freddi.
In caso di copertura sul terrazzo è necessaria l’autorizzazione? Cosa prevede la legge? Cerchiamo di capire se e cosa presentare al Comune e al condominio qualora si voglia procedere alla realizzazione di una copertura per esterni. Bisogna innanzitutto individuare il tipo di struttura da realizzare, per capire se è necessario o meno richiedere permessi ed autorizzazioni prima di effettuare dei lavori in casa. Sul punto, non esistendo a livello nazionale una legge chiara e univoca, la normativa a cui si fa riferimento è il Testo Unico sull’Edilizia (D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380) e le valutazioni avvengono caso per caso alla luce anche di come si è pronunciata la giurisprudenza negli anni (Tar Lombardia, sent. n. 24/2020; Tar Campania, sent. n. 1051/16), secondo cui la copertura sul terrazzo o balcone richiede il permesso di costruire tutte le volte in cui si dà vita a una struttura stabile. Qualora si voglia realizzare, infatti, uno spazio che ricopre una superficie autonoma e stabile, si è in presenza di una nuova costruzione, ed in quanto tale necessita del permesso del Comune prima di poter essere eseguita. In maniera estremamente generale, si può dire che le opere amovibili e di modeste dimensioni possono essere installate dopo aver presentato una semplice comunicazione, mentre le strutture fisse e quelle che aumentano la volumetria dell’immobile al quale ineriscono, necessitano di un titolo abitativo. Analizziamo di seguito le diverse opere edilizie come definite dal Cons. di Stato sez 4 Sent. 25/01/17 n. 306 per comprendere quali autorizzazioni siano richieste.
Veranda
La veranda, realizzabile sui balconi, terrazzi attici o giardini, è caratterizzata anche da superfici vetrate che all’occorrenza si aprono tramite finestre scorrevoli o a libro. Dal punto di vista edilizio, essa determina un aumento della volumetria dell’edificio e una modifica della sua sagoma e necessita sempre, quindi, del permesso di costruire. Chi non si fa autorizzare commette un abuso edilizio e va incontro a conseguenze penali.
Pergolato e pergotenda
Il pergolato è una struttura realizzata al fine di adornare e ombreggiare giardini o terrazzi e consiste in un’impalcatura, generalmente di sostegno di piante rampicanti, costituita da due o più file di montanti verticali riuniti superiormente da elementi orizzontali, tale da consentire il passaggio delle persone e aperta su almeno tre lati e nella parte superiore. Quando il pergolato è coperto, nella parte superiore - anche per una sola porzione - con una struttura non facilmente amovibile, è assoggettato tuttavia alle regole dettate per la realizzazione delle tettoie. La pergotenda rappresenta un pergolato coperto da una stoffa simile a una tenda in materiale plastico facilmente amovibile. Per le precedenti opere non ci vuole alcun permesso di costruire da parte del Comune in quanto trattasi di strutture removibili che non generano un vero e proprio spazio coperto autonomo. Restano fermi – in entrambi i casi - gli obblighi verso il condominio: rispettare il decoro architettonico e la stabilità dell’edificio; il condominio, qualora non vengano rispettati tali limiti, può chiedere la rimozione dell’opera realizzata in contrasto con le linee originarie dello stabile.
Tettoie o pensiline
Le tettoie e le pensiline sono elementi di arredo, riparo o protezione anche dagli agenti atmosferici per le quali è sempre necessario il permesso di costruire in quanto si tratta di struttura stabile e non facilmente amovibile.
A chi rivolgersi e cosa deve contenere la domanda di permesso di costruire
La domanda per il rilascio del permesso di costruire, sottoscritta dal proprietario o chi ne abbia titolo per richiederlo, deve essere presentata agli uffici comunali e corredata da un’attestazione concernente il titolo di legittimazione, dagli elaborati grafici richiesti. La domanda, inoltre deve essere accompagnata da una dichiarazione del progettista abilitato che asseveri la conformità al progetto degli strumenti urbanistici approvati, ai regolamenti edilizi vigenti e alle norme antisismiche, di sicurezza, antincendio e relative all’efficienza energetica (art. 20, comma 1 D.P.R. 380/2001).