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Banca d’Italia: tassi sui mutui casa ancora in calo

I tassi applicati sui mutui accesi in luglio per acquistare una casa sono scesi all’1,61 pct, nuovo minimo degli ultimi sette anni. Nello stesso mese la domanda di credito arrivata dal settore privato è accelerata del 2,8 pct e i depositi presso le banche sono saliti del 7,8 pct.

16/09/2020
 Banca d’Italia: tassi sui mutui casa ancora in calo

La strada della ripresa passa anche attraverso il ricorso al credito da parte delle famiglie italiane, la cui domanda continua a trovare il favore di tassi d’interesse che continuano ad aggiornare i loro minimi storici. Soprattutto per quanto riguarda il finanziamento per l’acquisto di un’abitazione. In luglio, secondo il rapporto periodico di Banca d’Italia ‘Banche e moneta’, i tassi applicati sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di una casa, comprensivi delle spese accessorie, si sono collocati all’1,59% (1,61 in giugno e l’1,65 in maggio). Per il terzo mese di seguito hanno aggiornato il loro minimo dal gennaio 2003, da quando Via Nazionale ha iniziato la rilevazione.

La domanda di credito accelera del 2,8%

Nello stesso mese, tuttavia, i tassi di interesse applicati sulle nuove erogazioni di credito al consumo sono saliti per il terzo mese di seguito, al 7,68 per cento dal 7,50 indicato in giugno e il 7,32 per cento segnato in maggio. Questa correzione al rialzo, comunque, non sembra avere impattato sulla domanda di credito, come risulta dal fatto che in luglio i prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, hanno registrato un’ulteriore accelerazione rispetto al mese precedente: sono cresciuti del 2,8 per cento sui dodici mesi (+2,3 per cento registrato in giugno e contro il +1,5 per cento in maggio).

Aumentano i prestiti a famiglie e società

In particolare, secondo il rapporto di Banca d’Italia, i prestiti alle famiglie sono aumentati in luglio dell’1,7 per cento sui dodici mesi, con un ritmo più vivace rispetto ai due mesi precedenti (+1,6 in giugno e +1,1 maggio%). In progresso anche quelli concessi alle società non finanziarie, che sono aumentati del 4,4 per cento (3,6 nel mese precedente). La voglia di comprare casa nel Paese, come già emerso da altre ricerche di mercato (come l’Osservatorio MutuiOnline.it e il Barometro di Crif), non è stata quindi intaccata né dal periodo estivo né dalla pandemia. Anzi, gli italiani sono intenzionati a sfruttare la finestra favorevole offerta dal costo del denaro ai minimi e dalle quotazioni che, all’indomani del lockdown, stanno scendendo in modo diffuso.

Proprio per questo motivo, come evidenzia l'Osservatorio MutuiOnline.it, gli italiani preferiscono all’89,9% (trimestre ad agosto) che venga applicato il tasso fisso sul mutuo che intendono accendere. Al tal riguardo il sito, grazie a strumenti e pagine dedicate, può aiutarci a scegliere il miglior mutuo prima casa e il tipo di ammortamento più adatto alle nostre caratteristiche. Avviare la richiesta di mutuo su questa piattaforma, inoltre, permette anche di risparmiare rispetto a chi si reca allo sportello di una banca.

I depositi salgono del 7,8%

Tornando al rapporto ‘Banche e moneta: serie nazionali’, con riferimento luglio, i depositi del settore privato sono cresciuti del 7,8 per cento sui dodici mesi (contro il 6% in giugno), mentre la raccolta obbligazionaria è diminuita del 7,6 per cento sullo stesso periodo dell’anno precedente (-3,7% in giugno). Ancora una volta sono diminuite le sofferenze del 15,2 per cento sui dodici mesi (in giugno la riduzione era stata del 12,3 per cento). La variazione, secondo la precisazione di Via Nazionale, può risentire dell’effetto di operazioni di cartolarizzazione.

I titoli di Stato nei portafogli delle banche

Per quanto riguarda i titoli in portafoglio emessi da residenti in Italia (diversi da azioni e partecipazioni), le banche italiane in luglio possedevano titoli di Stato italiani per un ammontare di 447,46 miliardi di euro, in aumento dell’1,5% dai 440,97 miliardi del mese precedente. Dalla fine dello scorso dicembre l’ammontare è salito del 16,6%. Si conferma che buona parte di questo portafoglio titoli, secondo le tabelle pubblicate da Banca d’Italia, è rappresentata dai Btp: a luglio sono saliti a 313,7 miliardi dai 310,33 miliardi del mese precedente. Al secondo posto della classifica ci sono i Cct (69,23 miliardi contro 68,32 miliardi del mese precedente) e poi i Bot (17,20 miliardi contro 17,01 miliardi) e i Ctz (18,72 miliardi contro 16,71 miliardi).

A cura di: Fernando Mancini

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