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Immobiliare, tra gli acquirenti anche i pensionati

Pubblicato il 11/05/2017

Aggiornato il 05/12/2019

Immobiliare, tra gli acquirenti anche i pensionati

Il mercato immobiliare, caratterizzato dalla discesa dei valori già evidenziata nella news "Perdono ancora quota i prezzi dell’immobiliare", attira negli ultimi anni l’interesse di diverse tipologie di compratori. Tra questi c’è anche la categoria dei pensionati che secondo un’indagine effettuata dall’ufficio studi del Gruppo Tecnocasa hanno rappresentato nel secondo semestre 2016 il 9% degli acquirenti immobiliari. La percentuale è però più bassa di quanto riscontrato nello stesso periodo del 2015, quando il dato era superiore dello 0,3%.

L’analisi sottolinea che nel 60,3% dei casi gli ex lavoratori hanno comprato un’abitazione principale, mentre per il 26,9% e il 12,8% si è trattato rispettivamente di finalità investimento (+1,4% sull’anno precedente) e casa vacanza.

Le richieste di questa classe di acquirenti si sono concentrate maggiormente sui trilocali, saliti al 35,4%, un tipo di alloggio preferito anche dai clienti di altre fasce di età – come spiegato nell’articolo "Trilocali, i più amati dagli italiani. Nelle scelte dei pensionati che acquistano un immobile ci sono quindi i bilocali con il 29,0% e i quadrilocali con il 13,6%. Per quanto riguarda le soluzioni diverse, come ad esempio ville, villette e rustici, la percentuale di acquisti si attesta sull’11,3%. Il 65,8% che ha trovato l’immobile attraverso le agenzie Tecnocasa è coniugato, il 17,1% è celibe/nubile, il 12,5% è vedovo e il 4,6% è separato o divorziato.

Dal lato dei venditori, i pensionati hanno rappresentato il 29,6% degli offerenti. Di questi, il 65,8% ha ceduto casa per ottenere liquidità, il 20,8% per spostarsi in un’abitazione più confortevole ed il 13,4% per trasferirsi in un’altra città.

Ricordiamo che anche i pensionati possono usufruire dell’aiuto di un mutuo per far fronte alla spesa dell’immobile desiderato. Il Gruppo Tecnocasa ha rilevato che il 9,3% degli acquisti è stato effettuato con l’ausilio di un finanziamento, mentre il 90,7% delle compravendite è avvenuto senza l’intervento di un istituto di credito. La percentuale è chiaramente esigua rispetto ad altre tipologie di acquirenti, proprio a causa del fattore anagrafico. Tuttavia c’è una certa flessibilità da parte delle varie banche, che delineano un massimo tra i 75 e gli 80 anni come età da avere al momento della conclusione del piano di ammortamento. Alcuni intermediari, in virtù della stipula di polizze fideiussorie, spingono il limite di età fino agli 85 anni.

Per la scelta del miglior mutuo basta consultare il sito MutuiOnline.it, che confronta i finanziamenti di oltre 60 banche. Il portale è leader nel mercato italiano della distribuzione di prodotti di credito a privati e famiglie.

Simulando al 4 maggio la richiesta di un cliente di Enna – pensionato di 63 anni, acquisto seconda casa – per un prodotto a tasso variabile a 15 anni del valore di 100.000 euro (prezzo dell’immobile di 150 mila euro), risulta quale proposta più vantaggiosa Mutuo Youpremium del Banco Popolare Siciliano che offre ai propri clienti una rata mensile di 594,11 euro al tasso dello 0,90% (Taeg 1,40%). Le spese di istruttoria e perizia sono rispettivamente di 600 e 320 euro mentre per l’imposta sostitutiva il cliente dovrà sborsare 2.000 euro. Il Banco Popolare Siciliano si distingue anche per un mutuo a tasso fisso, con una rata di 640,75 euro (Tan 1,94% e Taeg 2,47%) e stesse spese del variabile. Risulta invece quale prodotto più economico a gestione online Iw Bank Private Investment che offre una rata fissa di 641,21 euro al Tan dell’1,95% (Taeg 2,38%). I costi di istruttoria ammontano a 600 euro, mentre quelli di perizia sono pari a zero: la frequenza delle rate può essere mensile o semestrale. La polizza incendio del fabbricato è obbligatoria ma il costo è sostenuto interamente dalla Banca, che stipula il contratto – anche in qualità di assicurato e beneficiario – con CARGEAS Assicurazioni.

A cura di: Paola Campanelli

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