- Altri marchi del Gruppo:
- Trovaprezzi
- Prestitionline.it
- Segugio.it
Interessi passivi del mutuo: sapete cosa sono?

Gli interessi passivi del mutuo rientrano tra i costi per il mutuo fiscalmente detraibili. Spesso alla stipula del mutuo si è più focalizzati sulle spese contingenti, legate alla formalizzazione del contratto, che non su quelle future da portare a detrazione.
E’ bene fare un po’ di chiarezza, così da non “perdere i pezzi” e beneficiare delle agevolazioni previste in materia.
Prima di approfondire in che cosa consistono gli interessi passivi e in che modo vengono detratti, facciamo un passo indietro ed andiamo a vedere quali sono le prime spese da sostenere all’atto di acquisto di un’abitazione.
Trovate un dettaglio analitico nella nostra Guida su come acquistare casa.
Volendo sintetizzare, possiamo dire che all’atto di compravendita il proprietario, se acquista una prima casa da un privato, dovrà pagare le seguenti imposte, aggiornate il 1° gennaio 2014: imposta di registro al 2%, imposta ipotecaria fissa di 50 euro e imposta catastale fissa di 50 euro. Se invece si acquista da impresa costruttrice entro cinque anni dalla fine dei lavori, avremo l’Iva al 4%, imposta di registro, ipotecaria e catastale fisse a 200 euro.
Per quanto riguarda gli interessi passivi del mutuo, possono essere portati a detrazione, nella misura del 19%, sul 730 o sul Modello Unico. Il finanziamento può coprire l’acquisto di una prima casa o anche di altre proprietà. Inoltre, cosa non sempre nota, si possono portare a detrazione anche gli interessi passivi legati a mutui per ristrutturazione dell’abitazione principale, ad interventi di recupero edilizio o in campo agricolo.
Insieme agli interessi passivi possono essere portati a detrazione gli oneri accessori legati alla stipula del mutuo: tra questi ricordiamo le spese notarili, le eventuali perizie tecniche e l’apertura di un conto corrente accessorio. Restano invece escluse dalle detrazione le eventuali polizze sull’immobile o polizze vita.
Gli interessi passivi possono essere detratti annualmente nella misura massima di 4.000 euro.
Se il mutuo è cointestato, la detrazione spetta in ragione della ripartizione del finanziamento.
Diverso è il caso in cui solo uno dei due coniugi risulta intestatario del contratto di mutuo: in quel caso spetterà il 100% degli interessi all’effettivo proprietario.
Indicazioni più specifiche vengono fornite dalla Guida pubblicata dall’Agenzia delle Entrate.
L’Agenzia delle Entrate specifica che gli interessi passivi si calcolano “dalla data in cui l’immobile è adibito ad abitazione principale, e comunque entro due anni dall’acquisto, se l’immobile è oggetto di lavori di ristrutturazione edilizia, comprovati dalla relativa concessione edilizia o da un atto equivalente”.
Gli interessi passivi sono detraibili anche se si acquista un immobile locato, purchè entro tre mesi dall’acquisto, l’acquirente notifichi al locatario l’atto d’intimazione di licenza o di sfratto per finita locazione. Entro un anno dal rilascio, l’immobile deve essere adibito ad abitazione principale.La detrazione è infine fruibile anche se il mutuo è acceso in un momento differente rispetto all’acquisto. Il che significa che l’acquisto dell’abitazione può avvenire nei 12 mesi precedenti o successivi alla stipula del mutuo.
Ricordiamo che MutuiOnline.it offre la possibilità di confrontare le offerte ed individuare, attraverso un preventivo personalizzato e gratuito, le soluzioni più adatte alle proprie esigenze.
Se invece volete visionare le migliori offerte in termini di mutui, a tasso fisso o variabile, consultare le pagine dedicate che contengono aggiornamenti quotidiani.
Come valuti questa pagina?
Grazie del tuo voto!