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Surroga del mutuo è il momento giusto per cambiare

I tassi dei mutui sono ai minimi storici, e questo consente di poter risparmiare. Sono proprio i dati relativi al volume delle surroghe nei primi sei mesi del 2020 a dare uno spaccato reale: cambiare istituto bancario offre vantaggi per chi è alle prese con il pagamento del mutuo.

27/10/2020
Surroga del mutuo è il momento giusto per cambiare

Buone notizie per i risparmiatori italiani: i tassi dei mutui sono ai minimi storici, e questo consente di poter risparmiare un gruzzolo che, in tempi di crisi economica aggravata dall’emergenza sanitaria, può mettere i nuclei familiari in una condizione di maggior serenità. Sono proprio i dati relativi al volume delle surroghe sui mutui nei primi sei mesi del 2020 a dare uno spaccato reale sullo stato di crisi: cambiare istituto bancario offre vantaggi per chi è alle prese con il pagamento di un mutuo.

Da gennaio a giugno 2020, secondo i recenti dati forniti dalla Banca d’Italia, le surroghe sono state pari a un volume di 4,6 miliardi di euro, dato che corrisponde al 18,3% sul totale complessivo dei mutui erogati alle famiglie che ha raggiunto un ammontare di 20,4 miliardi di euro.

Nuovi mutui: buone le condizioni proposte dagli istituti di credito

Per quanto concerne la situazione relativa ai nuovi mutui, le condizioni proposte dagli istituti bancari a fine settembre 2020 sono confortanti. Facendo un esempio su un mutuo residuo di 100.000 euro con una durata quindicennale, i tassi applicati vanno dallo 0,45% a un massimo dell’1%, con rate mensili da 575 a 598 euro. per i mutui ventennali, invece, le percentuali di interesse salgono, ma di poco: dallo 0,55% con rata mensile di 440 fino all’1,2% con rata mensile di 469 euro.

Ultimo esempio: una surroga da 25 anni. In questo caso i tassi possono andare dallo 0,75% all’1,4% con rate mensili da 366 a 395 euro.

Surroga del mutuo: verifica dei tassi

Molti risparmiatori si chiedono: “Ho qualche convenienza con la surroga del mutuo”? La risposta si ottiene confrontando gli interessi a debito calcolati sul mutuo in corso e i tassi calcolati dalla banca surrogante: solo in questa maniera si può toccare con mano la convenienza effettiva prima di avviare la pratica di trasferimento.

Quando conviene

Per passare il mutuo da un istituto di credito a un altro, sono necessarie alcune condizioni che permettono anche alla banca di vedere come altamente vantaggioso, per se stessa, l’accoglimento della domanda da parte del debitore.

Una di queste condizioni è l’importo residuo del debito: se è molto al di sotto dei 100.000 euro è poco conveniente per chi accetta di finanziare. Diciamo che un mutuo residuo di circa 70/80.000 euro è la condizione eccellente. Inoltre, il rapporto tra il valore dell’immobile e il debito residuo non deve essere inferiore al 70%. Poi, per la banca surrogante è bene poter avere prova del fatto che l’emergenza sanitaria in corso non abbia provocato grossi scossoni alla capacità economica del nucleo familiare.
La conditio sine qua non resta sempre la solvibilità del richiedente.

Un risparmio che può arrivare fino a 30.000 euro: un esempio pratico

Un esempio pratico per far comprendere come l’abbattimento dei tassi può far risparmiare fino a 30.000 euro. Il caso può essere quello di chi, nel 2013, ha stipulato un mutuo da 200.000 euro a 25 anni con un tasso pari al 4% (dato medio rapportato al 2013)  e con una rata mensile pari a 792 euro.

Se questo risparmiatore avesse deciso di surrogare l’importo della rata sarebbe sceso a 606 euro, con un risparmio di 186 euro mensili. Per i 18 anni di debito residuo, la somma da versare è di circa 161.000 euro, calcolando anche le detrazioni fiscali sugli interessi, ma se si fosse scelto di surrogare ecco che il debito sarebbe sceso a circa 130.000 euro.

Attenzione: il passaggio da un istituto di credito a un altro al momento appare vantaggioso per chi avesse contratto un mutuo nel 2015 e nel 2017. Cattive notizie, invece, per chi avesse avviato il finanziamento lo scorso anno: in casi simili, e considerando anche le condizioni meno convenienti applicate al conto corrente, si potrebbe del tutto azzerare il vantaggio relativo alla surroga. Meglio valutare attentamente la situazione prima di decidere il da farsi.

A cura di: Emilia Urso Anfuso

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