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I costi e le agevolazione del mutuo seconda casa

Per quanto riguarda i costi, a fare la differenza con l'abitazione principale è l'imposta di registro, che per le seconde case ammonta al 9% del valore catastale. E sul mutuo si paga un'imposta sostitutiva del 2%. Ma sull'onorario del notaio è possibile risparmiare fino al 30%.

07/09/2021
simbolo di percentuale in rosso e tanti simboli di dollari in bianco
Costi e agevolazioni del mutuo seconda casa

Acquistare una seconda casa comporta specifici oneri e qualche agevolazione, anche se, per lo più, è considerata un bene di lusso. Quindi nel caso si stia considerando questa ipotesi è bene sapere quali siano le caratteristiche generali che ne disciplinano l’acquisto, anche attraverso la richiesta di un mutuo.

Le tasse sulla seconda casa

Innanzitutto, l’aspetto più importante è capire il perimetro fiscale in cui ci si muove. Non ci sono infatti solo agevolazioni, ma un contesto di oneri che va ben ponderato, come per esempio le tasse e le imposte da pagare.

Per quanto riguarda le seconde case si parla di valore catastale. Sul valore catastale si paga il 9% (imposta di registro), 50 euro di imposta ipotecaria e 50 euro di imposta catastale.

Di fatto, dunque, a fare la differenza è l’imposta di registro, perché per la prima casa è del 2 per cento.

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Le agevolazioni sulla seconda casa

A parte il caso di acquisti effettuati dalle imprese, non esistono vere e proprie agevolazioni sulla seconda casa. Ma è possibile chiedere al notaio di applicare il prezzo valore dell’immobile, che si calcola moltiplicando la rendita catastale per 126, cioè il coefficiente di legge. Scelta che consentirà un taglio di circa il 30% sugli onorari del notaio.

Ipotizzando però di acquistare una seconda casa da ristrutturare, si possono prendere in considerazione le agevolazioni fiscali per i lavori di ristrutturazione o per l'efficientamento energetico, che valgono anche per questa tipologia di immobile. l bonus ristrutturazioni, con cui si porta in detrazione Irpef il 50% delle spese sostenute, è riconosciuto anche per le seconde case: la detrazione per le seconde case è del 50% sulle spese sostenute per un massimo di 96mila euro.

Sì al bonus 110%

Il Superbonus prevede la detrazione del 110% sulle spese sostenute dall'1 luglio 2020 al 30 giugno 2022. Per quanto riguarda le spese sostenute entro la fine dell'anno fiscale 2021, la detrazione viene ripartita in 5 quote annuali, mentre le spese sostenute nel 2022 sono ripartite in 4 quote annuali.

La detrazione può essere usata per la prima e per la seconda casa dallo stesso proprietario, ma resta fermo il limite di 96mila euro per ciascuna unità immobiliare. Nel caso del Superbonus, invece, il tetto di utilizzo è a due immobili; anche in questo caso è comunque possibile sfruttare il bonus sia per la prima sia per la seconda casa.

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In caso di mutuo

Nel caso in cui non il capitale a disposizione non fosse sufficiente per acquistare l’immobile, è possibile accendere un mutuo seconda casa. Si tratta, in concreto, di un finanziamento garantito da ipoteca destinato all’acquisto o alla ristrutturazione della seconda casa, intesa come un'abitazione di proprietà in cui non si è stabilita la propria residenza e che di conseguenza non è l’abitazione principale.

Le regole sono le stesse del mutuo prima casa, ma variano i costi: il mutuo prima casa, infatti, gode di un’imposta sostitutiva sul capitale dello 0,25%, mentre per il mutuo seconda casa l’aliquota "schizza" al 2%. Inoltre, con il mutuo seconda casa non si ha la possibilità di detrarre dalla dichiarazione dei redditi né gli interessi passivi né gli oneri accessori.

A cura di: Gabriele Petrucciani

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