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Moratoria mutui e garanzie Pmi: 660mila domande in 2 settimane

16/04/2020
Moratoria mutui e garanzie Pmi: 660mila domande in 2 settimane

La moratoria sui prestiti e le garanzie alle piccole e medie imprese (Pmi), misure attivate per fronteggiare gli effetti della crisi da Coronavirus, iniziano a dare i loro frutti. Nelle prime due settimane alla task force messa in campo sono arrivate “oltre 660mila domande o comunicazioni da parte di famiglie e imprese, per un totale di 75 miliardi di euro di finanziamenti residui interessati dalle moratorie sui prestiti fino al 3 aprile”. È quanto emerge dai primi dati raccolti dalla task force costituita per promuovere l’attuazione delle misure del Governo a sostegno della liquidità per combattere l’emergenza sanitaria da Covid-19.

I primi numeri delle due iniziative pro-credito

In particolare, secondo la nota congiunta diffusa dai vari organi che sostengono il programma (tra cui Ministero dell’Economia e delle Finanze, Banca d’Italia, Associazione Bancaria Italiana e Mediocredito Centrale, ministero dello Sviluppo economico e Sace Simest), sono circa 437mila le domande o comunicazioni inviate dal mondo imprenditoriale e accolte dalle banche (per complessivi 58 miliardi) e 227mila quelle arrivate da famiglie e professionisti (per complessivi 17 miliardi).

Il volume di mutui e prestiti

Scendendo nel dettaglio, secondo quanto riporta il comunicato, per quanto riguarda le novità introdotte dal Decreto ‘Cura Italia’, il totale delle comunicazioni relative all’accesso al Fondo Gasparrini per la sospensione del mutuo sulla prima casa è pari a un valore di quasi 3 miliardi di euro, quelle per la moratoria su prestiti e rate di mutuo pari a importi per oltre 40 miliardi. Ulteriori 4 miliardi riguardano i prestiti non rateali con scadenza prima del 30 settembre.

Mcc, continua il flusso delle richieste di credito

Mediocredito Centrale, che gestisce il Fondo di Garanzia per le Pmi, ha da parte sua rilevato che il flusso delle richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese - nonostante le chiusure derivanti dal lockdown - non si è ridotto, anzi ha mostrato “segnali incoraggianti di tenuta”. In particolare Mcc ha ricevuto 9.972 richieste (per un importo finanziato di oltre 1,6 miliardi), di cui 8.697 ai sensi del DL Cura Italia (per un importo di quasi 1,5 miliardi). Le domande accolte sono state 8.571 (per circa 1,3 miliardi), delle quali 7.451 ai sensi del Dl Cura Italia (per quasi 1,2 miliardi). Il Consiglio di Gestione del Fondo ha deciso di aumentare il numero delle sedute settimanali per velocizzare l’esame delle richieste ricevute e rendere ancora più tempestive le risposte.

Il ruolo di coordinatore della task force

La task force, precisa la nota congiunta, “costituisce un punto di condivisione di informazioni e di coordinamento, da cui ciascun partecipante trae indicazioni e spunti per la propria attività; monitora e sostiene l’attuazione di misure quali la moratoria dei mutui, il potenziamento e l’estensione dell’operatività del Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese (Pmi), l’ampliamento delle possibilità di accesso al Fondo Gasparrini per la sospensione dei mutui sulla prima casa”.

Misure potenziate a favore delle Pmi

Le misure contenute nel “Dl Liquidità” hanno ampliato ulteriormente il ventaglio di opzioni a favore delle imprese: la dotazione e l’operatività del Fondo di Garanzia per le Pmi sono state potenziate in misura significativa e Sace ha ora la possibilità di concedere garanzie a istituti finanziari che eroghino nuovi finanziamenti alle imprese italiane e di potenziare il sostegno pubblico all’export.

A cura di: Fernando Mancini

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