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Coronavirus: accelera la corsa verso le case in campagna
Il coronavirus ha accelerato la richiesta di immobili con uno spazio esterno da parte degli italiani. Trend che era già in atto e che con lo smart working ha trovato nuovo spunto. In campagna, inoltre, si trovano soluzioni a più buon mercato. Scopriamo di più.

Il coronavirus ha accelerato la richiesta di case con terreno da parte degli italiani. Il trend si stava manifestando già a inizio anno, quando ancora non si parlava di pandemia, ma con il rapido contagio del Covid-19, in tutto il Paese c’è stata un’impennata di richieste da parte di persone che hanno confermato la convinzione di voler vivere in campagna non appena tutto sarà passato.
Di fatto, le misure imposte per contrastare l’emergenza sanitaria hanno ristretto i confini di movimento delle famiglie alle mura domestiche, aumentando la loro consapevolezza dei limiti che le caratterizzano. Sono aumentate così le richieste alle agenzie di persone che vogliono tornare alla natura, in modo da soddisfare le proprie esigenze di benessere per il corpo e per la psiche.
+20% l’interesse per i casali tra febbraio e aprile
Molti italiani, infatti, con lo scopo di ‘fuggire’ dai rischi di contagio, hanno fatto rotta verso le case di campagna o stanno pianificando di farlo acquistando una dimora rurale. È quanto emerge da un’inchiesta realizzata da ‘Ville&Casali’, rivista di riferimento del mercato (da oltre 30 anni) per la scelta della casa fuori città. Dall’indagine, cui hanno partecipato venti tra le principali agenzie che si occupano di immobili di prestigio nel Paese, è emerso che tutte - tra febbraio e aprile - hanno avuto un incremento intorno al 20% di richieste per i casali di campagna, da parte di interlocutori italiani, ma anche stranieri.
Lo smart working favorisce la ‘fuga’ dalla città
L’obbligo di condivisione di spazi ristretti, soprattutto per un lungo periodo come quello che è stato per il lockdown (quasi due mesi), “ha stimolato l’attenzione” dei clienti “verso soluzioni abitative che ci riportano a contatto con una dimensione legata a un modello rurale” ha commentato Giovanni Morelli editore di ‘Ville&Casali’. Il primo passo, ha spiegato, “lo vediamo proprio in questi giorni con le agenzie immobiliari che per l’estate 2020 registrano richieste di affitto per 2-3 mesi, un po’ come negli anni ’80 quando si partiva per la villeggiatura. Grazie alla definitiva messa in pratica dello smart working, la scelta di vivere fuori città, coniugando lavoro e benessere personale, è diventata una concreta possibilità. Non solo: l’Italia vanta numerosi borghi abbandonati che meriterebbero di essere riscoperti e il Coronavirus potrebbe diventare uno stimolo per salvarli”.
Soluzioni più a buon mercato
Dall’indagine emerge che a spingere verso la campagna è anche il fatto che, a parità di investimento, alcune soluzioni fuori città possono essere molto interessanti dal punto di vista delle quotazioni. Basti pensare, secondo l’analisi sostenuta nella ricerca, che per comprare un trilocale nel quartiere Città Studi di Milano servono 700-750mila euro, ma con la stessa cifra nelle campagne del piacentino è possibile acquistare un rustico abitabile, da 500 metri, con fienili di 1.000 metri e due, tre o cinque ettari di terreno seminativo o noccioleto.
Le opportunità da cogliere
L’indagine di ‘Ville&Casali’ riporta inoltre alcune mete preferite e i relativi costi. Si va dai colli piacentini (dagli 80mila euro) alle colline dell’Appenino emiliano, che non superano i 1.000 euro al metro quadro, per salire ai 600mila euro per una porzione di casa colonica sulle prime colline fiorentine, fino ad arrivare a 10-15 milioni di euro per aziende agricole di alcuni ettari nel Chianti. Fra Monferrato e Langhe, territorio fra i più richiesti dalle giovani coppie, un casale con terreno di 5-10mila metri parte dai 150mila euro, fino ai 7-800mila per un’azienda da 6-7 o 8 ettari di vigneto. Prezzi intorno a 1.000 euro/mq per un casale con terreno si possono trovare anche dalla Puglia alla Sicilia.
Le agevolazioni per tornare ‘contadino’
L’indagine fornisce un quadro di opportunità a chi è interessato a una soluzione per le vacanze, a chi vuole fare una scelta di vita, ma anche a chi intende diventare agricoltore. Cresce infatti anche la tendenza dei giovani (+20% rispetto allo stesso periodo, febbraio-aprile, nello scorso anno) che, da soli o in comune, si stanno spostando per lavorare la terra. ‘Ville&Casali’ segnala quindi alcune agevolazioni per loro: la possibilità di accedere a un premio fino a 70mila euro per i giovani (massimo 41 anni) o per misure in conto capitale per investimenti, qualità, misure agro-ambientali, l’opportunità di fare domanda di sostegno della politica agricola comune nei centri di assistenza Coldiretti, che dà un supporto di circa 280/300 euro a ettaro ogni anno.
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