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Mutui, un sogno per gli under35

Tra il 2006 e il 2020 la percentuale dei mutui erogati a persone sotto i 36 anni si è dimezzata, passando da 44,8% al 22,6%, la richiesta è crollata dal 49,2% al 27,2%, nonostante i tassi di interesse ai minimi storici. I prestiti per la casa non sono mai stati così convenienti, ma i giovani li chiedono sempre meno e quando lo fanno le probabilità che le banche li conceda, restano basse come e più di ieri: esigono impiego, stipendio e garanzia. Che non ci sono. «Su tutto pesa l'instabilità economica del Paese», spiega Roberto Anedda, Direttore Marketing di MutuiOnline.it. «I giovani hanno contratti sempre meno stabili e retribuzioni più basse. Poi, dalla grande finanziaria del 2008, diverse direttive comunitarie impongono agli istituti di credito parametri sempre più rigidi». Si è passati dalla stabilità che ieri, anche se solo in parte, permetteva alle banche di "dare fiducia" a un brillante precario ad inizio carriera a un rating molto severo: più questo è basso, più questo incide negativamente sul bilancio della banca, e sulla possibilità di far circolare la liquidità. Avere tanti clienti con rating basso significa avere in cassa più denaro vincolato, che non può essere utilizzato.
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