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Fisso vs variabile

Chi sta per avviare un mutuo, nell'uovo di Pasqua trova una sorpresa che nel tempo vale migliaia di euro: i tassi fissi tornati ai minimi e la possibilità di indebitarsi per 20 anni attorno all'1,5%. Si può indicare il nome di chi ha fatto questo regalo inattesso: è un banchiere italiano, si chiama Mario Draghi e lavora a Francoforte. La scelta della Bce di mantenere una politica accomodante sul costo del denaro infatti ha fatto crollare le quotazione dell'Eurirs: i valori del tasso ventennale sono scesi di mezzo punto in sei mesi e hanno quasi del tutto assorbito l'aumento degli spread praticato l'estate scorsa dalla maggior parte delle banche. "Tutte le banche- spiega Roberto Anedda, Direttore Marketing di MutuiOnline.it- spingono i clienti sul tasso fisso e alcune hanno ridotto gli spread sull'Eurirs, una scelta che però non hanno fatto le due maggiori aziende di credito italiane che a suo tempo guidarono la discesa dei tassi di tutto il mercato e sono state la scorsa estate tra le prime ad aumentare i loro spread".
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