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Vendita di nuda proprietà: fenomeno in crescita

Acquistare e vendere case con la formula della nuda proprietà (la vendita di una casa da parte di una persona anziana, che ne mantiene in vita l'usufrutto) conosce un apprezzamento costante in Italia. Per chi vende rappresenta un importante ammortizzatore sociale.
Chi acquista paga un prezzo inferiore a quello di mercato, confidando nella rivalutazione dell’immobile col tempo. Nella trattativa è utilizzata come riferimento la tabella Istat sull’aspettativa di vita.
Nel 2018 gli atti di compravendita con questo sistema sono stati 19.680 e il fenomeno "è in crescita rispetto al 2017, quando se ne sono registrate 19.127”: in salita del 2,8% annuo e di oltre il 9% dal 2016. Sono dati diffusi alla Camera, durante la presentazione della guida multimediale sugli strumenti patrimoniali per la Terza età, realizzata dal Consiglio nazionale del Notariato, insieme alle maggiori associazioni dei consumatori.
È un fenomeno che riflette le caratteristiche sociali del Paese, che sta rapidamente invecchiando. Infatti, molte persone che vendono la nuda proprietà con riserva del diritto di usufrutto sono accomunate da due caratteristiche: non hanno figli e la casa in questione ha spese di gestione elevate. La vedono dunque come la soluzione adeguata per i loro problemi in quanto consente di ottenere immediatamente la disponibilità di denaro, continuando a vivere nella casa.
Paese che invecchia e con pochi figli
Secondo le più recenti statistiche, già citate nella notizia “Perché il mercato immobiliare non è più quello di una volta”, ben il 73% degli italiani è proprietario di una casa e circa uno su tre vive da solo. Nel complesso, secondo il Notariato, ci sono circa 1,3 milioni di nuclei familiari composti da anziani con un reddito inferiore a 20mila euro, proprietari di una casa che vale almeno 200mila euro.
Frequentemente questo scenario si associa a una condizione di fragilità determinata da vecchiaia o presenza di disabili. Questo scenario suggerisce che ci sia un importante potenziale di sviluppo per strumenti che permettano di rendere liquida una parte della ricchezza rappresentata dall’abitazione.
In un’Italia che invecchia disporre di strumenti patrimoniali privati, come può essere appunto la nuda proprietà, è sufficiente per pianificare un futuro sereno e dignitoso. Un altro modo per procurarsi liquidità per comperare una casa è accendere un mutuo. A questo proposito un risparmiatore può consultare il sito MutuiOnline.it per avere il quadro delle varie offerte degli istituti di credito, confrontarle e prendere la decisione migliore per quanto lo riguarda.
Un nuovo modo di investire
L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha realizzato un’analisi sulle compravendite di nuda proprietà effettuate nel 2018: il 76,3% delle transazioni è finalizzato all’investimento a lungo termine, mentre solo il 23,7% riguarda l’abitazione principale.
Percentuali molto simili si registravano nel 2017, quando gli acquisti per investimento si attestavano al 72,7%. Gli acquirenti di nuda proprietà hanno un’età compresa tra 35 e 64 anni nel 70,8% dei casi, mentre i proprietari hanno un’età superiore a 54 anni nel 76,8% dei casi.
L’analisi punta poi l’obiettivo sulle motivazioni che spingono i proprietari a vendere con la formula della nuda proprietà: la maggior parte dei venditori (74,1%) lo fa per reperire liquidità e quindi per mantenere un certo tenore di vita, oppure per far fronte ad esigenze legate all’avanzare dell’età e a volte per sostenere i figli nell’acquisto della casa.
Le tipologie più compravendute con la formula della nuda proprietà sono i trilocali con il 32,6% delle preferenze. Seguono i bilocali con il 28,4% delle scelte ed i 4 locali che si attestano al 18,9%.
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