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Quali sono i mutui per i più giovani?
Aggiornato il 18/06/2015

Tempi duri per le nuove generazioni: dal lavoro alla famiglia è tutto un rimandare a momenti migliori e, tra le tante incertezze che un giovane deve affrontare, la ricerca di un mutuo adatto alle proprie esigenze può tramutarsi in un problema di non facile soluzione.
Tra contratti di lavoro a scadenza, redditi bassi e incertezza lavorativa, per i giovani tra i 20 e 30 anni acquistare casa sembra essere un vera chimera: ma allora quali requisiti bisogna possedere per poter accendere un mutuo? E poi, esistono offerte accessibili a chi non ha più di trent’anni e senza una certezza lavorativa? Trovare risposta a queste domande non è semplice, anche perché le offerte di mutuo dipendono da banca a banca e, anche quelle adatte alle fasce più giovani e con meno certezze economiche, cambiano di frequente soprattutto a fronte di una periodo storico dove l’andamento dei mercati finanziari è tutto fuorché stabile.
Seguendo però alcuni dati forniti dall’osservatorio MutuiOnline.it, comparatore e broker di mutui leader in Italia, è possibile tracciare un profilo dei mutui concessi ai giovani fino a 30 anni e quindi fornire utili indicazioni a chi intende comprare casa e rientra nella fascia d’età ormai considerata più “precaria”.
Il posto di lavoro è una dei temi “caldi” che emergono quando si parla di mutui: secondo i dati forniti dall’Istat, infatti, confermano che il tasso di disoccupazione giovanile tra i 15 e 24 anni è arrivato al 29,3% e in questa situazione è ovviamente difficile riuscire ad accedere ad un finanziamento. Avere un contratto a tempo indeterminato aiuta sicuramente ad ottenere un mutuo da una banca, anche se, secondo i dati MutuiOnline (dati gennaio-ottobre 2011), tra i richiedenti con età fino a 30 anni che hanno ottenuto un mutuo l’88,2% hanno un contratto indeterminato, mentre nel 2010 erano l’89,6%: una lieve flessione che comporta un incremento dei mutui tra i lavoratori autonomi (da 7,3% del 2010 all’8% attuale), liberi professionisti (2,7% del 2011 contro i 2,3% registrati l’anno scorso) e, anche se in maniera meno evidente, tra le categorie di lavoratori atipici nella quale rientrano i contratti a tempo determinato e gli impieghi part-time (+0,1% nel confronto 2010/2011).
Nella richiesta di un mutuo, però, la tipologia di contratto di lavoro non è l’unica variabile da tenere in conto: l’importo richiesto per il mutuo e la possibilità di poter vantare su garanzie da parte di parenti o genitori, ad esempio altri redditi oppure una casa di proprietà della famiglia, possono essere variabili su cui far leva per poter accedere ad un mutuo. Anche la possibilità di avere a disposizione dei risparmi da investire nell’acquisto della casa, e poter ridurre così l’importo da destinare al mutuo, è un’ottima soluzione per aumentare la possibilità di accedere al finanziamento: il loan to value, ovvero la percentuale di mutuo sul valore complessivo dell’immobile, è cresciuto in particolare per gli importi tra il 71% e l’80% del valore della casa (+1,9% rispetto al 2010) tra i mutui concessi ai giovani fino a 30 anni. Per quanto riguarda invece il valore medio di mutuo erogato si attesta a 120.755 euro secondo le stime MutuiOnline.it, che rileva una riduzione del 7,22% rispetto all’anno precedente dell’importo medio concesso in questa fascia d’età.
Invece, sempre secondo i rilevamenti di MutuiOnline.it, per quanto riguarda il tipo di tasso d’interesse il tasso fisso risulta essere la tipologia più scelta dai più giovani nell’ultimo anno: dal 19,4% dei mutui a tasso fisso erogati nel 2010 si è passati al 39,4% di quest’anno. Resiste anche il tasso variabile con cap che si attesta al 32,7%, mentre il tasso variabile “puro” da gennaio ad ora è stato scelto “solo” nel 25,6% dei mutui. Nonostante la non brillante situazione dei mercati finanziari, che si riflette sull’andamento degli spread medi dei mutui, il recente taglio ai tassi della BCE consente di poter sfruttare buone occasioni sui tassi variabili che beneficeranno dell’effetto di ribasso sugli Euribor, l’indice di riferimento dei tassi variabili: scegliere oggi questa tipologia di mutuo consente anche ai più giovani di pagare interessi non eccessivamente elevati almeno per un paio d’anni. Per chi cerca certezze anche negli anni a seguire, le offerte di mutuo a tasso fisso restano ancora da preferire grazie a proposte al di sotto del 5% che rimangono appetibili per chi non vuole correre il rischio di avere una spesa a rischio di eventuali rincari.
Una particolare iniziativa per agevolare i mutui per i più giovani è stata introdotta dal Ministro della Gioventù e da Abi, l’Associazione bancaria italiana, nel settembre scorso. Si tratta di un Fondo di Garanzia destinato a giovani famiglie sotto i 35 anni di età che permette di ottenere una copertura pubblica fino a un massimo di 75mila euro per l’acquisto di una prima casa. L’iniziativa si chiama "Diritto al futuro": possono effettuare richiesta giovani coppie e single con figli a carico ed è accessibile a tutte le categorie di lavoratori, anche a coloro che hanno contratto a tempo determinato, a patto che il reddito ISEE complessivo dei richiedenti non superi i 35 mila euro.
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