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Mutuo, perché capitalizzare l’investimento conviene

10/07/2019
Mutuo, perché capitalizzare l’investimento conviene

È meglio un affitto o un mutuo? Sicuramente un finanziamento ipotecario è uno strumento che permette di capitalizzare sul lungo termine un investimento, i cui benefici possono essere sfruttati nel frattempo.

Oggi, a maggior ragione più di ieri, questa opzione è favorita da un quadro creditizio più aperto, dai bassi prezzi che ha raggiunto il mercato immobiliare e, soprattutto, dai bassi tassi di interesse (che girano da molti mesi sui minimi storici).

E la prospettiva, alla luce della difficile fase congiunturale, è che rimarranno bassi anche sul medio-lungo termine. Per contro l’affitto, che è la condizione abitativa delle città, per molte famiglie è diventato insostenibile. Condizione aggravatasi sia con l’accresciuta presenza di turisti, che ha fatto esplodere il fenomeno degli affitti brevi (e il conseguente calo dell’offerta), sia per la crisi, che ha ridotto fortemente le capacità reddituali sia degli under sia degli over 35. È quanto emerge dal focus “Città, la crisi dell’abitare e la mappa dei disagi” di Confcooperative Habitat e realizzato in collaborazione con Censis e Confcooperative.

Delle 4 milioni di famiglie in affitto circa il 40%, ben 1,6 milioni, è in condizioni di disagio abitativo in relazione ai costi. Addirittura tra le famiglie in affitto sul mercato il 28% dichiara di sostenere una spesa per la casa che supera il 40% del reddito

A casa con mamma e papà fino a 34 anni 

La crescita degli affitti e delle difficoltà economiche ha fatto lievitare gli sfratti, che in 9 casi su 10 sono dovuti a morosità. Nel 2017 ogni giorno, festivi compresi, sono state raggiunte da uno sfratto 160 famiglie. I provvedimenti hanno interessato soprattutto nuclei famigliari economicamente fragili, mentre la realizzazione di nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica (a loro destinati) è ai minimi storici.

In pratica per ogni nuova abitazione sociale ci sono circa 6 famiglie oggetto di sfratto. Nel frattempo, l’indisponibilità di case in affitto a basso costo insieme alla difficoltà a trovare un lavoro stabile, al protrarsi degli studi, determina la lunga permanenza dei giovani in famiglia.

In Italia, infatti, bel il 66,4% dei giovani, tra i 18 e i 34 anni, vive ancora con i genitori, con una forte differenza tra le donne (56,9%) e gli uomini (68%), ma soprattutto una consistente differenza con la media europea, che si attesta al 48,1%. Da rilevare, in particolare che se consideriamo la fascia compresa tra i 25 e i 34 anni scopriamo che interessa il 49,3% dei giovani.

Acquistare casa: Milano è diventata cara come Roma

Lo stesso rapporto Confcooperative Habitat, analizzando la percezione che hanno i cittadini della qualità della vita nelle città in cui vivono, chiarisce che Sofia e Bucarest battono Roma, Napoli e Palermo in termini di giudizio su trasporti, pulizia e condizioni di strade ed edifici.

Forse anche per questo motivo, secondo quanto emerge da una ricerca dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa (sulla base della tipologia immobiliare media), rispetto a un anno fa, Milano ha raggiunto Romadiventando anch’essa la città più costosa d’Italia: con 200mila euro si acquistano 67 mq.

Se poi si volesse vivere nel centro della capitale bisognerebbe accontentarsi di una casa di soli 37 mq o addirittura di un immobile ancora più piccolo nel centro storico. A Milano, in centro, si possono acquistare 5 mq in più. Al terzo posto tra le città più costose c’è Firenze dove, con 200 mila euro, si acquista in media un immobile di 76 mq, che diventano 58 mq in centro. Le più economiche in assolutosono Palermo e Genova. Dunque ecco perché, come riporta la notizia dal titolo “Il mattone: il mutuo batte l’affitto”, arrivare a possedere una casa di proprietà conviene. Chi volesse accendere un mutuo può consultare il sito MutuiOnline.it, dove può comparare le varie offerte delle banche, disegnare un finanziamento in base alle proprie necessità e anche sottoscriverlo.

A cura di: Fernando Mancini

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