Altri marchi del Gruppo:
Trovaprezzi
Prestitionline.it
Segugio.it
logo mutuionline.it
Chiama gratis 800 99 99 95 Chiama gratis 800 99 99 95

Taglio Bce: in arrivo nuova liquidità sul mercato del credito

18/09/2019
Taglio Bce: in arrivo nuova liquidità sul mercato del credito

Mercato del credito in sommovimento dopo le recenti misure varate dalla Bce: un pacchetto che da una parte punta ad ampliare l’afflusso di liquidità e, dall’altra, migliora i termini di accesso per gli utenti. I privati e le imprese, che beneficiavano già di tassi di interesse molto bassi, godono ora di un scenario più favorevole e in una prospettiva ancora più lunga di quanto potevano immaginare poche settimane fa. Mario Draghi, nel suo ultimo consiglio direttivo da presidente dell’Eurotower (lascerà la carica a Christine Lagarde dal primo di novembre), ha avuto la forza per imporre (a dispetto, secondo indiscrezioni, dei pareri contrari di Germania, Austria e Olanda) provvedimenti che disegnano per i prossimi anni la politica monetaria dell’Eurozona in ‘modalità’ accomodante. Misure, che comprendono il taglio dei tassi di deposito dal -0,4% a -0,5% e il nuovo avvio al programma di quantitative easing (Qe). L’intero pacchetto è stato motivato dal peggioramento delle attese per l’economia Ue (per quest’anno e per il prossimo) e dalle incertezze geopolitiche globali. 

Una politica accomodante per lungo tempo 

Il mercato, che aveva già ampiamente scontato la limatura dei tassi (se ne aspetta già un altra, di 10 punti base, a dicembre), è stato colto di sorpresa dalla decisione della Bce di non porre un ‘limite’ (‘open-ended’) al Qe da 20 miliardi di euro di acquisti al mese. La Banca centrale, sottolineando che questo durerà invece “per tutto il tempo necessario”, ha indirettamente promesso di mantenere attivo il programma fino quando non riterrà opportuno varare una stretta. Situazione che, stando alle attuali aspettative del mercato monetario, potrebbe durare fino al 2026. Sono le armi con cui s’intende stimolare l’economia reale, dando una mano alla produzione, agli investimenti, ai consumi. Ci sono dunque tutti i presupposti perché il colpo di ‘bazooka’ sparato dalla Bce possa dare una nuova scossa anche al mercato dei prestiti e dei mutui per l’acquisto o la ristrutturazione di una casa, così come delle surroghe.  

La curva dei tassi sui mutui tutta sotto l’1%

In particolare si potrebbe arrivare al paradosso (in Europa già sono stati registrati alcuni casi) dell’applicazione di tassi negativi ai finanziamenti, ovvero con le banche ‘invogliate’ comunque a immettere liquidità sul mercato perché per loro sarà meno conveniente lasciarla in deposito presso lo sportello centrale. Già l’evoluzione del mercato degli ultimi mesi ha lasciato presagire questo quadro: l’Euribor oggi gira sui nuovi minimi (in area -0,45%) e gli indici Irs – con un calo complessivo dell’1% in sei mesi - si sono portati anche su valori negativi per durate fino a 10 anni e oscillano ora attorno allo 0,40% per le durate maggiori (dopo essere scivolati sin quasi sulla soglia dello zero). Una ricerca di MutuiOnline.it sottolinea come, per la prima volta nel mercato dei mutui, l’intero arco di migliori offerte, dal variabile al fisso e fino alle durate più lunghe, sia al di sotto della soglia dell’1%. Nel dettaglio: ora è possibile ottenere un mutuo ventennale con un tasso variabile di appena lo 0,24% e uno con un tasso fisso dello 0,64%. Sulla durata di trenta anni il miglior saggio indicizzato è dello 0,27% e il fisso più conveniente è dello 0,95%. 

I benefici per i mutui a tasso fisso, variabile e le surroghe

Livelli che sono destinati a risvegliare l’interesse degli investitori e, di riflesso, contribuire a portare il mercato dei mutui sopra le performance registrate nel 2018. Anche perché i benefici della decisione presa dalla Bce vengono intercettati a valle sia dai nuovi mutuatari, sia da chi ha già un mutuo variabile, sia da chi ha un mutuo a tasso fisso. Questi ultimi, in particolare, possono valutare l’opportunità di ricorrere a una surroga ma a condizioni migliori. Del resto, il forte calo recente dei tassi fissi ha esteso la possibilità di una surroga conveniente a molti mutui che fino all’inizio dell’anno godevano già di un tasso originario favorevole, espandendo di fatto lo stock di finanziamenti ricontrattabili, che negli ultimi anni si era molto ridotto. Lo confermano i numeri dell’Osservatorio MutuiOnline.it, che in luglio-agosto registra un forte aumento delle richieste di surroghe e sostituzioni, schizzate al 61,1% del totale dal 38,3% del secondo trimestre e 33,7% dei primi tre mesi.

A cura di: Marco Pescarmona

Come valuti questa pagina?

Valutazione media: 5 su 5 (basata su 1 voto)

Articoli correlati