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Prezzi delle case giù in picchiata negli ultimi nove anni

15/07/2019
Prezzi delle case giù in picchiata negli ultimi nove anni

Ancora un dato negativo per i prezzi degli immobili, che non riescono a prendere quota neanche in questo primo trimestre del 2019. La lunga crisi economica ha avuto ripercussioni sui prezzi, che sono calati rispetto alla media del 2010 (primo anno per il quale è disponibile la relativa serie storica) del 17,2%.

I dati arrivano dal bollettino dell'Istat, Istituto Nazionale di Statistica, secondo cui la vera causa di questo risultato è da attribuire al crollo degli importi calcolati sulle abitazioni esistenti, circa un quarto in meno rispetto al 2010 (-23,7%), mentre quelli delle abitazioni nuove si sono attestati sul +0,8%.

L’Istituto mette in risalto anche come i prezzi dei primi tre mesi siano calati anche sullo stesso periodo del 2018, -0,8%. La discesa su base annua è da ricondursi anche in questo caso ai prezzi delle abitazioni esistenti, che hanno fatto segnare -1,3%, contro +1,7% delle nuove costruzioni, il cui peso nel determinare gli andamenti complessivi si va sempre più riducendo.

Prezzi del nuovo in salita anche nel 2018

In media, nei primi tre trimestri dello scorso anno i valori delle abitazioni sono scesi dello 0,6%: il dato racchiude ancora una volta le dinamiche opposte tra i valori delle case di seconda mano (che pesano per oltre l’80% sul dato complessivo), calati dell’1%, e quelli delle costruzioni nuove, che sono risultati più alti dell’1,2%.

Ancora un successo per le compravendite

È dell’8,8% l'incremento tendenziale del settore residenziale registrato nel primo trimestre 2019 dall'Osservatorio del Mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate, che parla di un mercato in recupero ininterrotto dal 2014 e del totale riassorbimento delle pesanti perdite del 2012. Ne abbiamo parlato in “Immobiliare residenziale: la provincia supera la città”, in cui abbiamo sottolineato il maggior successo delle transazioni registrato nei comuni non capoluogo, 83 mila compravendite e +5,5%, contro il 2,3% dei capoluoghi.

Uno sguardo alle preferenze dei mutui

Una fotografia chiara di quanto sta accadendo arriva dai dati dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana), secondo cui le compravendite di case assistite dai mutui sono cresciute del 107% negli ultimi 5 anni. A questo proposito, ricordiamo a chi ha intenzione di accendere un finanziamento i vantaggi del portale MutuiOnline.it, che propone le migliori soluzioni di finanziamento delle banche partner per ogni tipologia di utente.

Facciamo un esempio per dare un’idea dei tassi vantaggiosi offerti dalle soluzioni online. Per la generica richiesta di un impiegato 40enne residente a Roma (interessato a un prestito di 110.000 euro, da restituire in 20 anni, per acquistare una prima casa del valore di 200 mila euro), si distingue all’8 di luglio il mutuo a tasso fisso di Widiba, che propone una rata mensile di 514,42 euro al Tan dell’1,17% e Taeg dell'1,25%. I costi di istruttoria ammontano a 500,00 euro, a zero euro invece quelle di perizia.

Optando invece per il tasso variabile, si può scegliere l’offerta di Unicredit che con Mutuo Unicredit Tasso Variabile prevede una rata di 490,58 euro mensili al tasso dello 0,68% (Taeg 0,84%). Le spese di istruttoria sono di 500,00 euro, quelle di perizia 211,06 euro. 

A cura di: Paola Campanelli

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