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Mutui: il Covid ha messo in difficoltà un italiano su tre

04/06/2020
 Mutui: il Covid ha messo in difficoltà un italiano su tre

Sono bastati tre mesi a decretare la crisi economica di molte famiglie, che si sono trovate di fronte a un calo delle entrate, il fermo dell’attività o la perdita del lavoro.

La pandemia ha messo in ginocchio buona parte dei lavoratori precari e di chi facesse parte di uno dei comparti più colpiti: il turismo, la ristorazione, i lavori autonomi.

A darcene prova con i numeri alla mano è l’indagine della Banca d’Italia compiuta su un campione di oltre 3.000 mutuatari, che rileva nel mese di aprile il 38% di famiglie in condizioni critiche a causa del diffondersi dell’epidemia.

Il dato si fa più critico se si considera la categoria dei lavoratori autonomi, con il 52% che si dichiarata in palese difficoltà, e una percentuale ancora più alta - il 64% - di chi lavora nel commercio e nella ristorazione.

E non è abbastanza, perché il 40% degli intervistati ha dichiarato di avere da parte risorse per far fronte solo ai prossimi tre mesi e soltanto alle spese riguardanti il cibo, i beni di prima necessità e le rate.

Gli strumenti indicati dalla Banca d’Italia per far fronte alle difficoltà

Non sono poche le risorse a disposizione dei cittadini per far fronte al duro periodo imposto dal diffondersi dell’epidemia, con tutte le conseguenze ben note che questa ha portato.

Ne abbiamo parlato diffusamente negli ultimi mesi e le riassumiamo qui per chi volesse far chiarezza sugli aiuti che la legge dispone per i mutuatari in difficoltà.

Sospendere le rate del mutuo

È la ben nota moratoria del mutuo, la sospensione del pagamento delle rate istituita con la Legge n.244 del 2007, oggetto di importanti integrazioni in seguito all’emergenza coronavirus a partire dal marzo 2020.
Il cosiddetto Fondo Gasparrini consente di non pagare la rata, nella parte della quota capitale e del 50% degli interessi, fino a un periodo di 18 mesi.

La Banca d’Italia fa sapere che con il decreto legge Cura Italia di marzo scorso sono state oltre 32 mila le domande accolte, ma c’è spazio ancora per altre 300 mila richieste.

Ricordiamo le condizioni necessarie per inoltrare la domanda alla Consap:

  • aver perso il lavoro subordinato, a tempo determinato o indeterminato;
  • aver perso il lavoro di rappresentanza commerciale o di agenzia;
  • aver perso un lavoro di collaborazione coordinata e continuativa;
  • essere subentrati al titolare del mutuo per sopraggiunta morte, riconoscimento di grave handicap o di invalidità civile non inferiore all'80%;
  • aver subito una riduzione dell'orario di lavoro di almeno trenta giorni;
  • essere un lavoratore autonomo o un libero professionista che ha subito una riduzione del fatturato superiore al 33% dal 21/2/2020 alla data della domanda e comunque nell’ultimo trimestre. Tale calo andrà documentato e accompagnato da autocertificazione.

Ricordiamo inoltre che è consentito chiedere la sospensione anche se si è già in ritardo nel pagamento delle rate, purché per non più di 90 giorni consecutivi.

Sospendere le rate dei finanziamenti

Oltre che con il mutuo, le famiglie sono in difficoltà con le rate di finanziamenti.

Per questo, il Consiglio Direttivo Assofin, Associazione italiana del credito al consumo e immobiliare, ha predisposto insieme alle Associazioni dei Consumatori una moratoria a cui gli operatori del settore potranno aderire concedendo una sospensione delle rate del prestito fino a 6 mesi ai propri clienti in difficoltà.

Stessa iniziativa è stessa messa in campo da ABI, che il 23 aprile ha lanciato la sospensione delle rate dei finanziamenti a rimborso rateale con una modalità molto simile.

Gli ambiti di intervento dell’Accordo riguardano i prestiti non garantiti da garanzia reale a rimborso rateale erogati prima del 31 gennaio 2020. La durata della sospensione accordata sale questa volta a 12 mesi.

Il carattere dell’iniziativa è libero e delegato agli intermediari finanziari. La sospensione delle rate dovrà essere espressamente richiesta dal cliente, ed eventualmente approvata dall’operatore del credito, quindi notificata alla Banca d’Italia. Sarà invece necessario non essere già in una situazione di ritardo con i pagamenti.

Prevenire con la surroga

La rata del mutuo è una spesa troppo importante, che accompagna nella maggior parte dei casi per buona parte della vita. Ecco perché è sempre il caso di valutarne la convenienza con un’operazione di surroga, prima che si entri in una condizione di emergenza che porti a decisioni drastiche come chiedere la sospensione delle rate.

Su MutuiOnline.it è possibile fare un check gratuito del proprio mutuo e scoprire quanto si può risparmiare con la surroga. Si scoprirà che sostituire il mutuo con uno alle condizioni migliori del mercato può far risparmiare fino a 100.000 euro.

A cura di: Paola Campanelli

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