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Mutui, il 2015 è record di erogazioni

05/10/2015
Mutui, il 2015 è record di erogazioni

Continua il boom delle erogazioni di mutui da parte degli istituti di credito italiani. 

I dati diffusi dall'ABI (Associazione Bancaria Italiana), evidenziano che i prestiti per l’acquisto degli immobili nei primi otto mesi del 2015 sono aumentati dell’86,1% sul corrispondente periodo dell’anno precedente. L’indagine si basa su un campione di 78 intermediari che rappresentano circa l’80% del mercato del credito.

La stessa Associazione stabilisce che è sempre più significativo anche il ricorso al Fondo di garanzia per la prima casa, rivolto alle giovani coppie e ai precari. Il Fondo, istituito con la legge numero 147 del 27 dicembre 2013 che stabilisce una dotazione di 670 milioni di euro, è incentivato anche dalla scelta della Banca d’Italia di garantirlo per i mutui che coprono fino al 100% del valore dell’immobile.

Nel periodo gennaio-agosto l’ammontare totale delle erogazioni di nuovi prestiti è stato pari a 28,920 miliardi di euro rispetto ai 15,543 miliardi dello stesso periodo del 2014, con un’incidenza delle surroghe pari a circa il 29%.

L’ammontare dei nuovi mutui è anche superiore sia al dato dello stesso periodo del 2013, quando si attestarono sui 12,089 miliardi di euro, sia al valore dei primi otto mesi del 2012, quando raggiunsero i 13,924 miliardi di euro: ma soprattutto, i flussi erogati fino ad agosto hanno già superato le cifre dell’intero 2014, che si erano fermate a 25,283 miliardi di euro. 

I prestiti a tasso variabile hanno rappresentato il 48,3% delle nuove erogazioni: in forte incremento i mutui a tasso fisso, che nel mese di agosto hanno superato il 60% delle nuove erogazioni, mentre nel 2014 erano stati meno del 20%.

Per quanto riguarda il tasso medio d'interesse applicato sulle nuove operazioni per l’acquisto di abitazioni, l'indicatore di agosto è salito al 2,81% rispetto al 2,75% del mese precedente. Nonostante l’aumento, i numeri sono molto lontani dal 5,72% registrato alla fine del 2007. La percentuale è anche più bassa rispetto al tasso medio di tutti i prestiti stanziati, che è risultato pari al 3,36%.

Tuttavia, l’aumento dell’erogato registrato dall’ABI non trova riscontro nelle cifre rilevate dall’Agenzia delle Entrate sulle compravendite. Secondo l’Agenzia le transazioni riguardanti gli immobili sono cresciute solo del 2,85%, passando da 206.093 del I semestre 2014 ai 211.968 dello stesso periodo di quest’anno. Le stime di Nomisma prevedono di recuperare quota 500 mila transazioni non prima del prossimo anno.

“Tenendo conto della modificata incidenza della componente di surroga e sostituzione”, spiega Luca Dondi, presidente di Nomisma, “si può stimare, secondo i dati diffusi dall’ABI, che il settore residenziale abbia beneficiato nel primo semestre del 2015 di risorse aggiuntive destinate a transazioni per oltre 5 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un ammontare decisamente spropositato se paragonato al tutto sommato modesto incremento delle transazioni registrato dall’Agenzia dell’Entrate”.

Il monito del presidente Dondi è di perseguire la trasparenza del settore, presupposto necessario per una valutazione corretta del mercato e per il raggiungimento della credibilità dell’intero Paese.

A cura di: Paola Campanelli

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