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Mutui e prestiti ai tempi di Coronavirus

Secondo il vicepresidente e direttore marketing del Gruppo MutuiOnline, Roberto Anedda, la situazione non è critica quanto si potrebbe ritenere, in quanto “Il mercato dei mutui ha recuperato da maggio al punto da essere tornato a livelli simili al periodo pre-crisi”.

03/11/2020
Mutui e prestiti ai tempi di Coronavirus

Il 2020, un anno davvero particolare sotto molti aspetti, sta per concludersi, ed è giunto il momento di tirare le somme anche sul mercato di prestiti e mutui, che durante il periodo interessato dall’avvento del Coronavirus ha subito una notevole flessione che, fino a qualche tempo fa, preoccupava gli operatori del settore.

La sfiducia aveva ovviamente aggredito i nuclei familiari italiani a causa di una crisi economica resa maggiormente critica dal blocco delle attività produttive durante il lungo periodo di lockdown, e questo ha un po’ bloccato i progetti di molti cittadini, che hanno preferito comprendere meglio l’andamento della situazione a livello nazionale, prima di decidere il da farsi in attesa di un periodo di maggiori garanzie di stabilità.

Secondo il vicepresidente e direttore Marketing del Gruppo MutuiOnline, Roberto Anedda, la situazione non è critica quanto si potrebbe ritenere, in quanto “Il mercato dei mutui ha recuperato da Maggio tanto da essere tornato a livelli simili al periodo pre-crisi. Sono state smaltite buona parte delle operazioni che avevano subito un rallentamento amministrativo a causa del lockdown. Soprattutto, è evidente che il mercato è molto dinamico e interessato. Le famiglie sono rimaste abbastanza focalizzate sulla possibilità di acquisto immobiliare nonostante le incertezze generate dalla situazione attuale”.

La ripresa del mercato dei mutui dopo il lockdown

Effettivamente, durante il periodo di fermo delle attività, non è stato possibile procedere agli iter di compravendita a causa della chiusura degli uffici pubblici preposti a questi scopi, e questo ha causato un rallentamento che, però, è stato subito sanato non appena la situazione si è normalizzata con la riapertura delle attività anche della Pubblica Amministrazione.
Questo conferma un dato positivo: seppur il periodo di emergenza sanitaria può aver preoccupato i consumatori italiani, non ha però determinato una vera crisi del settore, ma solo un rallentamento.

Osservatorio mutui di MutuiOnline: nessuna corsa alla surroga

Si potrebbe pensare che il lockdown abbia aumentato il numero delle richieste di surroga. Non è stato così, come ha confermato Anedda durante l’intervista: “Le surroghe sono un fenomeno importante, perché permettono un risparmio su mutuo esistente grazie ai tassi in calo. Tuttavia al momento mostrano segnali di rallentamento rispetto allo scorso anno, in quanto il 2019 è stato davvero un anno da boom anche grazie al taglio tassi Bce. Pensiamo quindi che quello delle surroghe sia un fenomeno che andrà a decrescere.

Quella che invece si mantiene stabile è la richiesta di mutui per acquisto, a dimostrazione che l’interesse per le compravendite immobiliari resta alto anche grazie alle quotazioni favorevoli. Ovviamente a seconda della tipologia di immobili si rilevano andamenti di prezzo diversi: in generale si può parlare di una ripresa delle quotazioni soprattutto per le soluzioni più interessanti e di maggiore qualità”.

Banche e pandemia: un buon momento per la clientela

La pandemia non ha comunque inciso negativamente sui rapporti tra istituti bancari e clienti, anzi. I tassi d’interesse ai minimi storici stanno permettendo alla clientela di ottenere condizioni economiche favorevoli. Come spiega Roberto Anedda: “Da parte delle banche c’è interesse a supportare la richiesta di finanziamenti grazie al costo del denaro che è ai minimi. Quindi abbiamo la possibilità di avere rate certe e contenute che permettono di affrontare un acquisto immobiliare in modo sereno e ponderato. La questione della cessione del credito in caso di eco bonus e superbonus sta poi occupando molto gli istituti di credito che si stanno strutturando con apposite piattaforme per gestire questo aspetto”.

Settore prestiti: calo nell’erogazione rispetto a un anno fa

Diverso il discorso per ciò che concerne il settore dei prestiti, che rispetto al terzo trimestre dello scorso anno, ha registrato un calo nelle erogazioni. Secondo Anedda è il settore nel suo complesso a trovarsi in sofferenza almeno in termini di volume, e il motivo lo spiega così: “Nel settore prestiti si ripercuotono le problematiche più immediate legate al Covid, in particolare per quanto riguarda la redditività delle attività economiche. Ciò ha creato meno possibilità di contrarre debiti e meno “voglia” di sottoscrivere finanziamenti. Gli istituti di credito hanno visto un peggioramento dei profili dei richiedenti, e hanno quindi aggiustato di conseguenza le decisioni di erogazione, aspettando, ad esempio, la fine del periodo di cassa integrazione per concedere i prestiti”.

A cura di: Emilia Urso Anfuso

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