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Mercato immobiliare, sale il valore delle case

07/07/2020
Mercato immobiliare, sale il valore delle case

Aumenta il valore delle case. Nei primi tre mesi del 2020 l’indice dei prezzi delle abitazioni comprate dalle famiglie, per questioni abitative o per investimento, aumenta dello 0,9% rispetto al trimestre precedente. Segnalato anche un + 1,7% nei confronti dello stesso periodo del 2019. Dai dati risulta, infatti, che l’Ipab era +0,2% nel quarto trimestre 2019.

È la fotografia scattata dall’Istat in merito alla crescita dei prezzi degli immobili registratasi nel primo trimestre dell’anno. Potenziata la ripresa che già aveva contraddistinto la seconda parte del 2019. I prezzi delle abitazioni esistenti mostrano l’aumento più ampio da quando è disponibile la serie storica dell'IPAB.

L’aumento tendenziale dell’IPAB, considerato il più grande dal secondo trimestre 2011, è da attribuire – secondo quanto si legge dalla nota diffusa dall’Istat - sia ai prezzi delle abitazioni nuove, che crescono dello 0,9% (era +1,4% nel trimestre precedente) sia soprattutto ai prezzi delle abitazioni esistenti che aumentano su base tendenziale dell’1,9%, mostrando una netta accelerazione rispetto al quarto trimestre del 2019. In quel caso, infatti, la variazione era stata nulla.

Giù le compravendite

A presentare il segno meno sono invece le compravendite. Registrato un brusco calo dei volumi: parliamo del -15,5%. Questa è la variazione tendenziale registrata per il primo trimestre del 2020 dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate per il settore residenziale.

Un calo legato alle misure adottate per il contenimento dell’emergenza Covid-19 che hanno drasticamente limitato la possibilità di stipulare i rogiti notarili, causando una forte flessione delle transazioni a partire dal mese di marzo.

Il divario tra gli andamenti dei prezzi (in aumento) e quelli dei volumi (in forte calo) testimonia – secondo il report redatto dall’Istat - come le misure restrittive introdotte, sebbene già in vigore a marzo, non abbiano avuto alcun impatto apprezzabile sulle quotazioni degli immobili residenziali registrate nel primo trimestre, che si riferiscono, anche per il mese finale, al perfezionamento di contratti di compravendita a condizioni stabilite prima dell’emergenza sanitaria.

Per approfondire il tema delle compravendite immobiliari, vi consigliamo la guida “Come acquistare casa” a cura di MutuiOnline.it.

Aumenta l’Ipab

Su base congiunturale l’aumento dell’IPAB (+0,9%) è dovuto unicamente ai prezzi delle abitazioni esistenti che crescono dell’1,2%. In calo, invece, i prezzi delle abitazioni nuove che diminuiscono dell’1,2%. L’indice Ipab viene rilasciato con cadenza trimestrale e si compone di due sub-indici: l’indice dei prezzi delle abitazioni nuove e l’indice delle abitazioni esistenti.

Il tasso di variazione acquisito dell’IPAB per il 2020 è positivo e risulta pari a +0,9%. Con i dati del primo trimestre 2020 sono stati aggiornati, come di consueto – fa sapere l’Istat - i pesi utilizzati per la sintesi degli indici delle abitazioni nuove e di quelle esistenti. In particolare, il peso delle abitazioni nuove è pari a 16,7% contro l’83,3% delle abitazioni esistenti. Si tratta di un dato fondamentalmente stabile rispetto al 2019, ma fortemente in calo rispetto al 2010, quando rappresentava quasi il 35%.

Gli atti notarili di compravendita immobiliare costituiscono la fonte informativa su cui l’Istat basa la costruzione degli indici dei prezzi delle abitazioni. I dati dei rogiti hanno acquisito una rilevanza statistica ai fini del calcolo dei nuovi indicatori, grazie agli effetti di importanti innovazioni normative che determinano una maggiore coerenza tra il prezzo dichiarato e quello effettivamente pagato.

I dati utilizzati per la stima dell’IPAB riguardano una parte delle transazioni presenti nel database che riguardano la totalità delle unità immobiliari urbane compravendute, ad eccezione di quelle verificatesi nei comuni delle province autonome di Trento e Bolzano e in alcuni comuni del Veneto (2 comuni), della Lombardia (2 comuni) e del Friuli Venezia Giulia (44 comuni), dove vige un sistema catastale diverso dal resto d’Italia.

In particolare rientrano nel calcolo dell’indice dei prezzi delle abitazioni le compravendite di unità immobiliari censite come abitazioni (categorie catastali che vanno dalla A1 alla A11, esclusa la A10) o come pertinenze (categorie C2, C6, C7 ossia box, posti auto e cantine).

A cura di: Tiziana Casciaro

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