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Credito: boom dei mutui nel primo quadrimestre 2021

Mercato del credito molto dinamico nei primi quattro mesi dell’anno: i mutui sono cresciuti del 34,6 per cento, confermando la centralità del progetto casa delle famiglie italiane. Le prospettive per il mercato immobiliare sono di ulteriore crescita grazie ai fondi in arrivo da Bruxelles.

02/07/2021
casetta di legno e persona con chiavi di casa in mano
Andamento del mercato dei mutui immobiliari nel primo quadrimestre 2021

Il mercato del credito italiano ha riacquistato dinamicità dopo la contrazione accusata nel 2020 a causa della pandemia, anche se denuncia ancora un piccolo ritardo (-12,1%) rispetto ai livelli registrati nel pre-Covid.

Le prospettive sono però rosee, grazie agli aiuti introdotti dal Governo e agli stimoli che dovrebbero derivare dai fondi europei. Infatti, dopo la ripresa prevista per quest’anno, gli analisti stimano per il biennio 2022-2023 una crescita dello stock di credito complessivo del 3% all’anno. È quanto emerge dalla cinquantesima edizione dell’Osservatorio sul credito al dettaglio realizzato da Assofin, Crif e Prometeia.

+34,6% i mutui immobiliari tra gennaio e aprile

La ripresa delle richieste di finanziamento da parte delle famiglie italiane è stata comunque molto pronunciata: nei primi quattro mesi del 2021 le erogazioni complessive sono cresciute del +29,4% tendenziale, grazie soprattutto al rimbalzo registrato nei mesi di marzo e aprile, dovuto principalmente a un effetto base favorevole (gli stessi mesi del 2020 i volumi erogati hanno segnato infatti un minimo relativo).

Il ruolo di locomotiva è stato esercitato in particolare dal comparto dei mutui immobiliari che, dopo essere cresciuti nel 2020 del 12,7, nei primi quattro mesi del 2021 hanno ulteriormente accelerato il passo: mettendo a segno un +34,6%.

Si conferma la centralità del progetto casa delle famiglie

L’analisi di Assofin-Crif-Prometeia sottolinea inoltre che dal confronto dell’andamento dei mutui sul corrispondente periodo del 2019 emerge un incremento ancora più elevato (+39%), a conferma che la centralità del progetto casa, sostenuto dal credito, si è rafforzato per le famiglie italiane nel periodo della pandemia.

Una scelta, secondo la chiave di lettura degli esperti, che è stata sostenuta dalle condizioni di mercato ancora molto vantaggiose, dagli incentivi dello Stato (bonus green, ristrutturazione, giovani) e dal recupero delle compravendite immobiliari residenziali in un mercato con quotazioni basse.

La ritrovata vivacità del mercato immobiliare

Dietro alla vivacità ritrovata del mercato immobiliare, per altro puntualmente segnalata anche dall’Osservatorio che MutuiOnline.it pubblica mensilmente, c’è anche il pacchetto di agevolazioni contenuto del Decreto Sostegni bis.

In particolare, il Governo ha predisposto a favore dei giovani sotto i 36 anni che intendano comprare la loro prima abitazione (con un Isee inferiore ai 40mila euro) un’estensione della garanzia statale – da parte del Fondo di Garanzia Mutui Prima Casa - all’80% (dal precedente 50%) della quota capitale del mutuo richiesto, nei casi in cui il rapporto tra l’importo del finanziamento e il prezzo d’acquisto dell’immobile, comprensivo degli oneri accessori, sia superiore all’80%. L’obiettivo è di rilanciare la domanda immobiliare di una generazione che, sotto molti aspetti, è condizionata da un mercato del lavoro molto rigido e da un capitale di partenza basso.

Gli stimoli in arrivo da Bruxelles contribuiranno alla ripresa

Tornando al report, i mutui con finalità d’acquisto, nell’ambito del percorso di ripresa in atto dal secondo semestre del 2020, hanno evidenziato una costante crescita: +52,1% rispetto allo stesso periodo del 2020 e +37,3% sul 2019. L’attesa ripresa economica e l’effetto a pioggia degli stimoli che dovrebbero arrivare dall’Europa lasciano ben sperare che questo trend possa continuare nel prosieguo dell’anno.

Anche perché, aggiungono, anche i flussi dei finanziamenti per acquisto di abitazioni cresceranno ancora grazie al contributo dei nuovi prestiti, sostenuti anche dalla ripresa degli investimenti in costruzioni, da tassi di mercato ancora favorevoli e dalle nuove necessità abitative create dalle diverse abitudini imposte dalla pandemia. Al progresso dovrebbero contribuire anche gli incentivi alla riqualificazione energetica e il bonus giovani.

Gli altri mutui (aggregato che comprende prevalentemente le surroghe), dopo aver trainato il comparto dei mutui alle famiglie nel 2020, proseguono nel calo (-1,1% nei primi quattro mesi 2021, che segue il -2,3% del quarto trimestre 2020). Tale tendenza riflette, oltre che il confronto con gli elevati volumi erogati nei trimestri corrispondenti, la riduzione del numero di mutui che ancora potrebbero beneficiare di condizioni più convenienti (anche perché, come detto, i tassi sono indicati in risalita).

A cura di: Fernando Mancini

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