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Calano le richieste di mutui, ma i giovani continuano a crescere

Grazie alle agevolazioni statali, le richieste di mutuo da parte degli under 36 sono cresciute ancora, nonostante un contesto di contrazione generale del mercato. E sale anche l'importo medio dei finanziamenti, che a circa 140mila euro si avvicina ai massimi storici.

26/10/2021
giovane coppia che acquista casa con chiavi in mano
Continuano a crescere le richieste di mutui giovani

Calano le richieste di mutui e surroghe da parte delle famiglie italiane, ma non quelle degli under 36 che, grazie alle agevolazioni concesse dallo Stato, continuano a salire. Questa la fotografia scattata dal Sistema di Informazioni Creditizie di Crif nel terzo trimestre 2021.

In particolare, le richieste di mutui e surroghe hanno subìto una battuta d’arresto del 22,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il segmento under 36, invece, è cresciuto del 2,2%, favorito dalle misure adottate dal governo nazionale con il decreto Sostegni bis in favore dei giovani.

L’importo medio dei mutui, invece, è arrivato a sfiorare i 140mila, avvicinandosi così ai massimi storici. “Il terzo trimestre dell’anno ha visto una fisiologica contrazione delle richieste di mutuo rispetto al corrispondente periodo del 2020, quando si erano registrati volumi anomali dovuti alla violenta impennata delle istruttorie presentate dalle famiglie dopo diversi mesi di attività ai minimi termini a causa dei provvedimenti restrittivi della primavera scorsa”, spiega Simone Capecchi, executive director di Crif che, guardando al bilancio dei primi nove mesi dell’anno, fa notare che le richieste complessive non solo risultano superiori a quelle del 2020 ma sono decisamente superiori anche a quelle del 2019.

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Importo sui massimi storici

Nel terzo trimestre, Crif ha registrato un significativo incremento dell’importo medio richiesto che, con una crescita del 5,8% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, è salito fino a 139.246 euro, molto vicino ai massimi di sempre.

Si tratta del terzo valore più elevato registrato negli ultimi dieci anni. Per quanto riguarda invece la distribuzione per fascia di importo, le richieste per importi tra 100mila e 150mila euro rappresentano la soluzione preferita dagli italiani, con il 28,4% del totale. Al secondo posto (con il 27,5%) permane la classe di importo tra 150mila e 300mila euro, mentre quelli al di sotto dei 75mila euro, classe nella quale tipicamente si collocano i mutui di sostituzione, rappresentano poco più del 20% del totale.

Under 36, tra domanda di mutuo e mercato immobiliare

Osservando la distribuzione delle interrogazioni in relazione all’età del richiedente, l’ultimo aggiornamento del Barometro Crif evidenzia come nel terzo trimestre 2021 la fascia compresa tra i 35-44 anni si confermi maggioritaria, con una quota pari al 31,3% del totale, seguita da quella tra i 25-34 anni, con il 30,2 per cento. A conferma della valenza degli stimoli governativi varati nei mesi scorsi, complessivamente le richieste degli under 35, sommando la fascia compresa tra 18 e 24 anni e quella tra 25 e 34, arrivano a incidere sul totale per il 33,5%, al di sopra dunque della fascia compresa tra i 35 e i 44 anni.

Mettendo a confronto gli Osservatori Immobiliare di MutuiOnline.it, quello generale e quello con focus sugli under 36, si può osservare, in base alle rilevazioni trimestrali, una crescita più veloce del prezzo al metro quadro degli immobili venduti a chi non ha ancora compiuto i 36 anni di età, che a fine settembre ha raggiunto i 1.984 euro contro i 1.974 euro (2.071 contro 2.006 la rilevazione mensile). In particolare, al centro Italia si paga di più della media nazionale (2.128 euro al metro quadro), mentre i prezzi più bassi si trovano nelle isole (1.388 euro). La regione più costosa, però, è il Trentino (2.992 euro), seguita dal Lazio (2.733 euro) e dalla Lombardia (2.109 euro).

A cura di: Gabriele Petrucciani

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